Vita Nova - anno II - n. 7 - luglio 1926

42 usar,e agli insegnanti universitari i riguardi, che convengono ali' alto ufficio ,di essi tutti, alla fama e al1'età di molti. Non è possibile pretendere eh' essi vivano parecchie settimane fuor della :loro sede con un compenso, che ,in più luoghi non basta a ,procurar loro un trattamento agiato e decoroso. Non è possibile costringerli ad affrettare il lavoro oltre a un certo ,lim1 ite: J 'affollamento di alcune sedi, la riduzione de1 ll 'indennità dopo il 3 i luglio, i'l provvedimento recente, che lim,ita al solo pomeriggio domenicale il ri,poiso, obbligano a una fatica, che non molt,i ,possono tollerare in piena estate, dopo .il lavoro non 1 lieve dell'anno accademico, degl1i esami universitari, delle lauree, se pure non si voglia ridurre l'esame aHa canzonatura di una confessi one auricolar~, che ,purtroppo non è senza esempio. Una Commissione di sette •membri, lavorando nove ore a•l giorno, che non sono poche, non può esaminare giornalmente più di otto o nove candidati : chi pretende andare oltre a questo limite, si fa bello di quel che non è un merito, il sacrificare aHa rapidità 1 la serietà dell'esame. E, poichè il prolungare g1l 1 i esami nell'agosto non è tollerab.ile nè per gli esaminatori, nè per i candidati e aumentare a numeiro dei membri universitari non è possibile, credo ohe il rimedio ,si,a uno solo : ritornare a-Ila Commissione d,i nove, come nel regolamento Gootile, scegliendo gli insegnanti di scuola media anche fra quelli degli istituti di primo grado, che siano 1iscritti nel ruolo di onore, de' quali parecchi sono-degnissimi di far parte di Commissioni per esami di Stato : valga per tutti un nome solo, queUo di A,dolfo Gandiglio. -E i Commissari siano scelti per modo che nella Commissione siano rappresentate davvero tutte le discipline e non avvenga che manchi in essa fin l'insegnante di italiano o di lat,ino, sicchè s'abbia a provvedere con ripieghi : ai due professori uni versi tari poi non si addossi il carico d'esaminare ,in una disciplina, neppure in quella eh' essi professano, poichè è necessario eh' essi iblioteca Gino Bianc RASSEGNE attendano Jiberi al compito 1 loro, eh' è quello di vigilare, intervenendo con .inteNogazioni opportune, su tutte le prove del gruppo 1 loro. . Credo infine che s1 ia necessario chiedere tem,pesti vamente agtli insegnanti universitari in qua,le sede preferiscano recarsi per g1 l1 i esami. Perchè, se è evid,ente che questi non possono serv,ire a un Napoletano per visitare Venezia o Trieste, o ad un Veneto per fare un' escursione sull'Etna o sul Gennarg,entu, nè devono dar modo a chicchessia di confiscare stabilmente una sede a proprio vantaggio, è a,ltrettanto evidente, a ,parer mio, che s'abbia a tener conto dei desider,i ragionevoli, quando non contrastino con gli interessi generali : e se v'è chi per rag,ioni di ,sa1ute o di famiglia vorrebbe una sede d,i mare o una di collina, o ha bisogno di non al'lontanarsi troppo dalla città sua, o pensa di approf,ittare de' ritag1 li di tempo •per suoi studi in un archivio o ,in un ga1 binetto, o anche - perchè no ? - desid.era una sede 1 dove la vita non sia troppo costosa, il non sodisf arJo - cito in altro senso le belle ,parole del,le Avvertenze ministeriali ai nuovi prog:riaimmi- << significhereibbe poco meno ,che espriime1 re sfiducia v,erso chi rende aUo Stato questo servi21io importante, e ciò nell'atto stesso che gli se ne riconosce Ja competenza e l'autorità )). Domandando in tempo, non oltre :I' ap·ri,le, i desider,i degli insegnanti, con l 'avvertenza che, ov,e più d'uno chi,eda 'la stessa sede, sarà data preferenza al più anziano, no•nsarà molto dif ficile che .i più siano sodi,sfatti del1 'assegnazione e non abbiano motivo per rif.iuta11la: a,lle sed,i, che nessuno _ab~ia chiesto, si potrà provvedere invitando a recarvisi alcuno de' meno anziani, del quale si possa presumere minore i,l disagio : credo c~e a un invito, fatto ,per ,i,l vantaggio della scuola, nessuno, se appena possa accoglierlo, vo,rrà rifiutarsi. Sarà così possibi 1 le aver in tempo notizie di chi abbia buoni motiv,i per non accettare alcuna sed,e ; e non so se io erro, ,ma credo che sia più difficile opporre un rifiuto a un invito e a successive elii. ..,.. ventuaili insistenze del Min,istero che non sia comunicare al1 l 'u,ltima ora al Provveditore un impedimento qualsiasi, del qua'le egli non può che «prendere atto con rammarico)). E in ogni modo si eviterà lo sconcio che delle Commissioni nominate dal Ministero poche funzaonino com'esso le aveva da prima composte, e che il ,pov•ero Provvedi,tore si deva affannare a turar le fa-Me come che sia, senza avere nè 1'autorità nè iJ modo per una sostit~zione decorosa dei rifiutanti. Spero bene che nessuno, leggendo queste righe, che mi sono suggerite da una modesta esperienza e da un grande amO'l'e, vorrà accusarmi di anteporre gli interessi ,. delile persone a quel'li della scuola. Quanto a •me, perchè a,lcuno non abbia. a mal,ignare, dirò che quest'anno non po,tevo essere più soddisfatto e della sede assegnatami e della Commissione, con cui 1 lavoro ; ma io amo, più c:he le belle parole, 1 la lbel,la realtà; e 'la -rea!ltà, la ritrosia cioè sempre crescente d,ei 1professori universi tari, e massime · dei più insigni, a far ·parte delle Co·mmi1 ssioni per gli esami ,di Stato, m ',è parsa tarle che occorra con molta buona volon1 tà dall'una e daJI 'adtra part,e, ripararvi perchè la riforma non sia sva'lutata in un punto essenziale. E a chi opponese che i vari provvedi,menti, da ,me sugg-eriti ~ importano nuov~ aggravi ail bilancio, r,isponderei che gli esami ,di Stato costano tanto che un lieve aumento di spesa non -può importare, purchè siano fatti bene, e che, a ogni modo, il parere senza essere, e nelle cose piccole e nelle grandi, non rispond,e a'lle direttive nuove del 1 la v,ita nazionale. G. B. PICOTTI CULTURA FASCISTA GIORGIO PINI, Benito Mussolini. Bv1logna, Cappelli, 1926. Distinta da una sua specia'le caratteristica nonchè dalla finalità divulgativa cui tende, alle molte

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