38 ce, che vien dall'interpretazione morale della vita po.litica; 'ha tenuto, piiuttosto dhe a dar ,l,ezio,nidi vita di partito, ,piuttosto che a tracciar compiti parziali, a ohiarire qu,eUo che dev'essere lo stile d1 el nuovo italiano, del nuovo fascista: stile che vien da un atto di coscienza, da una comprensione ,intima e logica dei fini della nazione, d·egli scopi d,el fas·cismo. L 'on. Turati, bisogrna convenirne, ha runà continuità di penSiiero ed azione sicura. C,onserva, in ogni atto, iin ogni gesto, la caratteristica preolara dell'indagatore delle cose, nella loro -intimità. Guarda non alla forma, ma alla sostanza; non ali' esterionità ma ali' interiorità. Egli dice : occorre veramente aver la cosoienza deUe cose, delle funzioni, dei compiti. La parola ·coscienza, in politioa, trova per ,la prima volta un interprete buono. Coscienza significa atto spirituale, consapevolezza, metodo a conseguire gli scop1i. Significa comprensione di sè, innanzi tutto, comprensione dei doveir.i, delle esigenze nazionali. Signifioa, ancora qui, atto iniziale della volontà. È quello che occorre ! Infatti, guardate il Partito: div,enta•gigantesco, d.iventa un esercito di milioni d 'iscritti. Ne.li' istessa riiunione del Direttorio, nella quale s'approvava il discorso di Bresoia e se ne faceva quasi un catechismo, si seppe p•µre qual' era iii numero dei fascisti a tutto maggio, : cifra enorme, che tra tutte le organizzazioni - esclusi s'intende i sindacati - sorpassa il mil,ione. Ora, ciò, potrebbe destar timori. Un partito così grande è meno sicuro, meno facile a guidarsi, meno malleabile. So,tto un certo aspetto ci sarebbe ,da spaventarsi e da ricordar certi vecchi ammoniment,i alla chiusura ad ogni costo. Ma lo spirito, oggi, è un altro. Si dice : il Partito dev'essere un esercito mantenuto dalla consapevolezza dei singoli, più che d_alladisoiplina esterna. Questa varrà, ma quando occorra. Il Par- . ' . . . . ,, . t1to puo 1ng1gantirs1, se c e coscienza fascista che tenga. che unisca, che sorregga. Può darsi. La massima di Turati è questa : con bontà forte. È bella Biblioteca Gino Bianco RASSEGNE e speriamo che dia i frutti~ che ~i de~iderano. Certo un grande, gigantesco partito d·eve esser. pe.r_v~so da una intensa fede, chè sia 1ns1eme forza ,di coesio,ne e forza pure di ,po,tenza : che, ove manchi. I' ~na o l'altra non v'è speranza d1 vita. Le cronachette di questi ultimi tempi ,dei residual 1 i partiti in ca~a no,stra - i quali s'accapigliano, v1von di scandaletti e di scissioni, di · beghe e di. . . . tendenze - potre,bbero essere significati ve al nostro riguardo. Sebhen sia tutt' ailtrra c01sa, che, almeno per ora, no1n abbiam voglia d.i guardare, per non annebbiarci la vista, di fronte a quella, ch,e, in cònclusione, è la belila prova del nostro fascismo d'oggi : non ancora definitivamente asse,stato in qualche pr1ov,incia, ma in via di sicuro assestamento, se la fed,e e -la forza, la volontà d,ei •~pi e ,i,lbuon senso dei fascisti vorréllllno- com'è ,a credersi - affermarsi e vincere ancora. *** E debbo, questo ,mese, chiuder la cronaca, registrando un lutto immenso, che colpisce il fascismo : Aurelio Padovani è tragicamente morto, ,per un acoidente, che gli è derivato dal troppo attaccamento dei suoi. L'amicizia e la stima prof onda, di che era circondato nel giorno suo onomastico, l'han portato alla tomba, mentre parlava da un balcone agli amici. ·Gli amici eran troppi, accanto a luii, e il balcone s'è staccato ed è preci,pitato giù, tra scinando festeggiato e ammiratori. S'è spenta una delle più belle figure del fa.s-cis·mo: u,n eroe delile due guerre ; l'animatore della rivolta nera in Ca·mpania, l'organizzatore dei fasci d,el napoletano, colui che preparò l'adunata di Napoli, donde partì la gran marcia, che condusse a Roma. Era un Capo severo, per quanto buono, intransigente, per quanto affettuoso, irreducibile · nella condotta -come · irreduci,bile nell '·ideale. In questi ultim1 i tempi, per un equivoco, che ha tenuto per tre anni la tCampania ,e N~poli senza ooa organizzaz 1 ione fascista, era fuori de' ranghi ufficiali del Partito. !Ma non monta ! ,Er~ più .che mai ,dei nostri, più che mai fascista, nel suo volere. L'iscrizione, per lui, davvero non conta, •per .rendergli onore, per add,itar1 lo come esempio ai nuovi ed ai v,ecchi fascisti. Era iscritto in rispirito ai primi posti, invece ; ·nel rango degl 'iniziatori, dei purissi,mi, dei più devoti alla causa, di coloro che più e meg,lio han fatto ,per ,i.Iraggiungimento d,ella prima . . v1ttor1a. A ca.po scoperto, dunque : passa un ,campione ,inimitabile ! Nell'ora d,e,lla riedificazione e del potenziamento l'esempio è sublime. CARLO CURCIO .. POLITICA COLONIALE Le recenti pubblicaz,ioni riguardanti le rivelazioni su documenti conservati in archivi della Russia ed anche de,lla Greci-a ,richiamano ! 'attenz-io,ne d,i tutti gli italiani sull 'O!pera sleale svolta ,da coloro che per l 'interve,nto dell'Italia nel grand,e conflitto mondiale ritrasse•ro vantaggi enormi, consacrati ad essi dalla vittoria comune, che aveva preso il volo audacemente ne'I giugno del 1918 dalle rive del Piave. Ed è con un senso di vera amarezza che noi abbiamo preso vi,sione del lavoro svolto dai diplomatici dell'Intesa per ostacolare ogni nostro g;usto desiderio di espansione: la fermezza e la serietà di Sonnino non valsero a salvaguardare il nostro diritto, chè troppi erano ~ coalizzati contro di esso. Nel caso specifico, i documenti r:rlevatori parlano della spartizio,ne dell'Asia M11nore, regione verso cui, fino da prima dello scoppiare della guerra, era diretta I' attenzione deH' Italia perchè nuclei di lavoratori italiani creavano in quelle terre opere di vita quali la ferro via di S•mirne-Afiun, quella di HaidirPascià-Conia, il grande impianto irr;gatorio di Conia. Ad accrescere la nostra influenza nell'Anatolia
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