I I miracoli dei ·raggi X e il monito di un maestro Augusto Murri ammoniva: " lo dico ogni giorno e ridico a tutti gli esami, ·che non è possibile di vedere un infermo e di non sentirsi sorgere subito un' ipotesi intorno alla ragione della sua malattia. Ma guai Fig. I - CRANIO NORMALE. (Le ossa della faccia, molto sottili sono sfumate nella riproduzione ; le macchie nere in corrispondenza dei mascellari sono date da apparecchi di protesi dentaria). a fermarsi lì! Bisogna prima di concludere rovistare fuori e dentro del corpo, in tutti i più reconditi recessi dell'organismo e poi tener sempre la mente difesa dalla seduzione della prima e delle successive ipotesi. Quando tutta la mèsse dei fatti e stata raccolta, allora le ipotesi devono ripresentarsi tutte e tentare la prova: quella sola che s'accorda in tutto coll'osservazione compiuta, impone l'assenso. Se l'assenso è dato prima di questo lavoro di comparazione critica, che. deve far combinare l' idea col fatto, l'errore è quasi inevitabile ", aggiungendo: :.,_a deduzione seduce, la verità è cosa divina. Essa ha diritto che le siano dedicati il tempo, il lavoro, l'angoscia del metodo induttivo ". E me n~ spiegava la ragione alcuni anni or sono in una intervista concessami. - Il medico pratico - mi diceva il Clinico illustre - ha per obietto dei suoi pe·nsieri e delle sue azioni il campo più complesso della natura: ha dinanzi fenomeni fisici e chimici; però ha pure ciò che non hanno nè fisici nè chimici : la vita. E non basta: zoologi, anatomici, fisiologi gli insegnano molte cose della vita diversa da quella nota a loro. È la vita di malattia che nessuno conosce se non lui. Peggio ancora: non basta che comprenda questa vita diversa: il medico dovrebbe anche agire per I Biblioteca Gino • 1anco ritrasformare la vita morbosa nella primitiva vita di salute. - Ma quali e quante difficoltà per giungere ad una diagnosi esatta! Troppe· malattie hanno gli stessi # sintomi, le stesse manifestazioni. E allora? Allora ecco il venerando scienziato a insistere nella necessità di studiare, di osservare, selezionare le ipotesi per giungere a identificare il male. E da tutti? Gli errori non infrequenti anche di insigni medici stanno a dimostrare quali e quante· difficoltà si incontrano per la ricerca induttiva del morbo. Perchè se da Ippocrate in poi s'è percorso un meraviglioso cammino, troppe insidie si celano nel corpo umano che sfuggono a qualsiasi indagine. Fortunatamente da poco è intervenuta una nuova scienza che fruga dentro, penetra negli anfratti e riesce 'spesso a scoprire· la causa del male e la fissa su una lastra fotografica: la radiologia. *** Come nacque la nuova scienza? Inizialmente com~ tutte le grandi scoperte: dal caso. Nel 1800 l'abate Nollet, fisico francese, constatò là facilità di far passare una corrente elettrica attraverso un'atmosfera gassosa rarefatta, e facendo il vuoto in un 'ampolla ovoidale (l'uovo elettrico) otteneva effetti luminosi.!Ma la resistenza opposta al Fig. 2 - TRATTO LOMBARE DELLA COLONNA VERTEBRALE E REGIONI RENALI. (In alto le ultime due costole, in basso le parti superiori delle creste dell'ileo; le linee oblique leggermente divergenti verso il basso, ai lati della colonna, delimitano le masse muscolari degli psoas ; all'infuori di queste, le due ombre ovalari, a fagiuolo, rappresentano i reni ; quella di destra, molto più grande di quella di sinistra, riproduce un rene affetto da tumore (cancro) felicemente asportato coll' atto chirurgicoj. ...
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