-- .. ,, - - I , - e PROF. AGOSTINO SA VELLI "' ~ t ., ,, . ., • .. • .. . • ì STORIA DEL ◄ RISORGIMENTO • .. ~ERA DEL 6 GENNAIO 1,26 Il famoso decreto di condono del 16 luglio 1846 fu, com~ avvertimmo, la prima rivelazione dell'animo di Pio IX: il quale, prima d'allora, per quanto s'atteneva alle sue tendenze politiche, non era certo conosciuto, se non da pochi intimi. In verità egli era uno spirito devoto, un sacerdote esempJare ; ma, francamente, non credo avesse saldezza e coscienza vera e propria nel campo politico. E' vero che, nei fidati colloqui col conte Giuseppe Pasolini e con sua moglie Maria, aveva con loro parlato con tutta .sincerità delle idee fer- - mentanti negli ariimi in quel momento storico, e dalla signora Pasolini aveva anche " avuto in presti~o i libri politici allora di moda, come i due ... volumi. del Gioberti « Del primato morale e civile - degl'ltaliani », e quel1o del Balbo « Le sper~nze d. tana ». Pio IX aveva sopratutto alçune idee esatte intorno alla ~ecessità di diminuire quella ehe era l'oppressione poliziesca éosì violenta nello Stato pontificio; del eh~ egli stesso aveva fatto l'esperienza a Spoleto e -poi ad Imola, quando fu vescovo di quelle due diocesi. Comprendeva essere indispensabile avviare ·a una soluzione il problema ferroviario ; sentiva che .occorreva dotare lo Stato papale di quegli strumenti, eh' erano neI • • 1n ·1a CO cessari per mettere in valore economicamente il paese ; assentiva a certi concetti riformatori, e in- · clinava ad ammettere la partecipazione di cittadini laici eminenti all'amministrazione pubblica ; quanto al resto egli molto probabilmente non aveva un concetto fermo e saldo. Se egli si fosse trovato in posizione politica e sociale tale che gli permettesse d'attuarli, avrebbe avuto in sè l'energia per supe- ... rare le opposizioni che da tante parti gli sareb- 1 bero state mosse? Perchè, se è esatta una frase che si · attribuisce a Pio IX, egli, appena elevato al pontificato, avrebbe espresso così le, proprie dubbiezze : « Quello che il Mazzini vuole io non voglio ; quello che il Mazzini non vuole io non lo posso fare. )> Certo egli conosceva il programma neoguelfo; certo, quand" parti da Imola per reca~si a Roma al conclave, .al conte Giuseppe Pasolini, che gli augurava il papato, diceva : « State sicuro che non sarò eletto pontefice ma i libri che vostra moglie mi ha dato li farò leggere al nuovo papa. » Ma è anche· certo che forse nessuno si attendeva da lui il condono. , Già accennai, nella lezione precedente, che l'indulto in sè non giustifica l'entusiasmo che suscitò; ma in quel momento esso acquistò un'im- ' r ' , - •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==