Vita Nova - anno II - n. 7 - luglio 1926

. . . \ \ .14 I ' UNIVERSIT A FASCISTA gli Zanotti e di altri insigni studiosi che ci sono ogni iniziativa cittadin~ e l'accentramento in Roma contesi dalle ;arie citt.à italiane e dalle università di ogni potere amministrativo, economico e p~litico: straniere. È vero che l'Università, la quale aveva Anche a Bologna, sul finire del secolo XVIII, dato nel' 500 vistosi baglio1i con l'Alciato, l'Ama- specialmente dopo il -1 789, spira un'ari~ di rivoseo, il Sigonio e altri, cade in povera condizione luzione. I dissensi che i bolognesi avevano con · nel secolo che segue; ma l'inizio del '700 si apre ·Roma s'acuirono anche di più,_ e noi qui avemmo con un nome di singolare e straordinaria impor- uno dei primissimi moti d'Italia, che fu!ono chia- .. tanza," Luigi Ferdinando Marsili. H Egli sente e mati repubbljcani, quello di· Zamboni e di De Ro- ' vede la decadenza degli studi in Bologna, ne in-, landis. Questi due giovani credettero di pot~~ por- . daga le cause e si accorge come gli studi, spe- tare in Bologna la rivoluzione con la parola libertà. cialmente scientifici, siano troppo teoretici, troppo Non si sa bene se la « libertà » che -essi invocalontani alla prova. e dalla realtà, e inizia qui. un vano fosse quella di Francia, quella di Danton, complesso di scuole e di musei, che egli chiama ovvero quella del Senato bolognese, i~ quale l'anl'lstituto, nel quale gli insegnamenti dovevano es- dava a poco a poco perdendo ; fatt~ è che il gosere accoppiati alle prove e agli oggetti, sussidi indi- verno pontificio senza guardare troppo per il ·sotspeilsabili della lèzione parlata. Le scl:lole-del Marsili tile, troncò la sommossa e imprigionò i capi i qu~li · divennero celebri e furono prese ad esempio in trovarono poco dopo la morte. qualche parte d'Italia e specialmente in vari paesi Il, 1796 porta Napoleone in Italia, nell'Emid'Europa. Il Lalande tesse di esse il più grande -lia, a Bologna; e qui egli trova un'accoglienza !~- e merÌtato elogio. stosissima. Bologna è lieta perchè diventa la capi- . Questa. stessa cronaca inoltre rivive di belle tale della repubblica Cispadana, ma poi perèostumanze, di modi artistici, di ricor~i delle an- de una p~rte della sua influenza quandt> guesto tiche glorie, quelle ad esempio del Po_rchetta, che dominio si fu allargato e dalla Cispadana si passò . . voleva tener presente ai bolognesi la gr<1ndescon- alla Cisalpina, e più tardi alla repubblica italiana. fitta inferta ·ad un signore Visconteo, e accoglie Bologna ebbe ànche da principio la fortuna - <li tanto in tanto, con sontuose fe;te, sovrani e di possedere,· almeno sulla carta, l'l;tituto Nazioprincipi, come Giaçomo Stuart, o il Sobieski, o riale, cioè il più grande istituto di cultura della la regina Cristina di Svezia, la quale tanta cu- repubblica italiana, quasi continuazione dell'Istituto riosità e tanto interessamenJo suscitò negli animi Marsiliano ; ma purtroppo, per 1 •estensione d~l teritaliani. Boiogna si contenta di conservare, -finchè ritorio, anche questo istituto nazionale dovette paspuò, i patti di Martino V, di avere, non fosse al- sare nella sua sede principale,. a Milano, divenuta tro nello stemma, il motto « libertas », e di poter capitale della repubblica. .. ' . mantenere a Roma il suo ambasciatore, od oratore E indubitato tuttavia che Bologna èbbe non _ che dir si voglia, nello stesso modo che facevasi poco a guadagnare dal governo francese, per la degli altri stati italiani. sua amministrazione, per l'importanza che acquiQuei patti però stabiliti tra Bologna e il Papa starono le sue ·scuole, per la posizione della città erano andati· in dimenticanza pel lato della indi- rispetto alle altre e perchè degli insigni .cittadini ~ pendenza bolognese, e se la tradizione esisteva, suoi, quali il Marescalchi, l' Aldini, il ._.Savioli e nel fatto chi comandava era _il cardinale legato·. altri fur.ono.chia~ati da Napoleone e dai governo Lo seppe ad esempio, il cano~ico Montieri, il· francese ad alte posizioni di onore e di grande . quale per aver fatto una geografia con un. mazzo decoro. - · di carte .da giuoco a fine di potere, come egli di- La caduta di Napoleone, la ~confitta di Gioacceva, unire l'utile al dilettevole, e per avere nella chino Murat, il trionfo lìnale dell'Austria, della · tavoletta che riguardava il governo bolognese detto Prussia e della Russia, conducono al congresso di · che esso era un golJerno misto, retto cioè in parti Vienna e-portano a Bologna, come in tutta Italia, uguali dal· Papa e dal Senato bolognese, si buscò. la restaurazione·; per Bologna col governo pontifi- ✓ la prigione. E ~he Roma preponderasse si vide . cio. Il governo pontificio era stato pregato dal-co~~ anche più chiaramente nel 1780 quando il cardi- gresso di voler dare alle popolazipni da esso dipendennale Boncompagni presentò il famoso piano econo- · ti delle condizi~ni più larghe, P!Ù favorev.oli, più lim,co, il quale, in sostanza, era il seppellimento di berali di quelle prima ; ma ~entre il saggio e virtuoso I .. ·no Bian o ... •

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