... . . ., . \ .,. -1O UNIVERSITÀ FASGIST A 1 dell'Italia Settentrionale. L'istituzione del podestà doveva trasformarsi in · signoria per il predominin che o una parte della città, _o un signore estraneo, o un capo popo!o; prendeva sopra tutti gli _altri, oppure per il podestà che in luogo di rinnovarsi di sei mesi . in sei mesi o di anno in anno,· era riuscito a imporsi e. a durare còntinuatamente per lungo tempo. , Grave è la discussione che fu ' fatta_. tra gli storici d'Italia, se la signoria ' rappresenti un progresso o un regresso di fronte .al comune ; noi siamo d'avviso che la signoria rappresenti un pri~o .. passo innanzi, e proprio per questq rappresenti un -progressd, in quanto che la vita umana è continua evoluzione e noi non possiamo pensare che la evoluzione da una condizione economica e civile, ad I un'altra condizione economica e civile, non rappresenti, per uomini che vengono sempre più affermandosi verso la modernità, non rappresenti, diciamo, un progresso. , Un primo tentativo per l'affermazione della signoria fu quello di Romeo Pepoli intorno al 1320, ma esso non. riuscì. La potenza del Papa si venne affermando qui con Bertrando del Poggetto, e perciò le velleità d'indipendenza dal dominio dello stato pontificio dovettero per allora venire meno. Se non che tante e tali furono le azioni invise ai bolognesi commesse, per così l'amministrazione interna come per _ i rapporti -esterni, dal cardinale Bertrando, che, ad ' un certo momento, poco dopo il 1330, venne cacciato da Bologna a furia di popolo, e Bologna sentì il bisogno di affidarsi ad una persona forte, sapiente e valorosa che potesse difenderla dai ne- . .miei di fuorit in pa-rticolar modo dalla potenza papale, e nello stesso tempo sapesse far sopire i dissensi che gravi tra ~e-varie fazioni e tra i vari ... concetti erano nella città bolognese. Nel' 1337 è gridato signore di Bologna Tadde~ Pepoli, il figliolo di Romeo. Taddeo tenne per dieci anni la· signoria, rispettato, onorato, esaltato dai cittadini bolognesi, sebbene avesse dovuto considerarsi, non c~rto signore indipendente, ma vicario del -Papa. Non ostante il riconoscimento della suprema autorità papale, Taddeo Pepoli governò la città di Bologna con la sapienza, con la larghezza di un vero e proprio signore. Diversi d~ lui ·furono i figlioli Giacomo e Giovanni successi nel 1447, alla- morte del padre. Deboli, . inabili, si videro presto costretti a cedere il governo della città, a un signore che andava affermandosi àltamente ';' inb anc ' nella Lombardia, ..Giovanni Visco~ti arcivescovo di Milapo ; e quello che è peggio, i figli ~i Taddeo Pepoli vendettero la città per denaro, la qual cosa gettò su di essi _un marchi~ indelebile di infamia. :_ r • - • : ;.,.- I · d , .. d"/ Il Visconti non s'era so tanto 1mpa ron1to · 1 Bologna, ma dominava ormai per tutte le città della. Lombardia, ,pér m_olte dell'Emilia, per alcune della Toscana, e tendeva ad impadronirsi di F:iren~e ; come già si era impadronito di Genova e a co~ stituire il primo grande forte nucleo territoriale italiano .destinato forsè ·a !appresentare il cent~o di unificazione dell'Italia, quando, inaspettamente, per un. terribile malore, venne a morte nel 1354.. Diversamente da lui operarono i nipoti, i quali c~d- · dero subito in lotte tra di loro, e per queste per-· ' dettero i_n gran parte i dominii che il _ potente zio aveva conquistati. Bologna, maltrattata dai nipoti, dominata· da un parente dei Visconti, Giovanni d•Oleggio, dovette sottostaie alla. tirannia di q~estQ, finèhè nel 1360 no~ venne di nuovo conquistata dal Papa. Il Papa aveva mandato in Italia a me_ttere in ordine e a riconquistare i dominii perduti durante la cattività babilonese, un valoroso card~ nale, uomo forte in dottrina e in armi, Egidio Albornoz. Questi · alleatosi prima con Cola di Rienzo,- riprese e assoggettò Roma ; muovendò di là riconquistò l'Umbria e le Marche, s'avviò per l'Emilia e riprese anche Bologna, cacciandone ~'Oleggio ; e potè perciò vantarsi dinanzi al Papa ~i avere recato a lui in Avignone un carro pieno di ~hia~i~; erano le chiavi delle città che egli aveva riconquistate e ricondotte alla santa romana Chiesa . .. Dopo la sconfitta dei Visconti nella battaglia di S. Ruffillo, incominciò ,un periodo di relativa pace per Bologna, sotto il domi~io .della Chiesa e dei legati della medesima. Ì\1a quel dualismo cui sopra accennammo, rappresentato da ·una tendenza a una indipendenza da Roma e dalla C~iesa per la · libertà municipale, e dall'altra dalla obbedienza alla forza assoggettatrice che di tanto in tanto ve-· niva da Roma, ebbe il modo di nuovamente ma- . nifestarsi .. Nel 1376, c'è una rivoluzione.in Bologna. Bologna si sot~rae al dominio pontificio e costituisce una repubblica indipendente. Questa però è di effimera durata, perchè la città deve di nuovo assoggettarsi, dopo brevissimo tempo, àl dominio eccle..: siastico. Altri tentativi di signoria vediamo clopo il 1390 con lo Za~beccari e poco dopo con Giovanni ! Bentivoglio, quegli che veramente fu, 1eb- . -
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