I , , • • • • , BOLOGNA . .,. ' positive prese1:1tanoun carattere artifìciosò, convenzionale, che i deboli hanno interesse· di rendere stabile, immutabile. Questi soltanto hanno difatti interesse che si fondi una uguaglianza fra il forte e il debole. Perciò i· sofisti aspi;ano a tornare allo stato di natura, dove l'uonio non era legato da nessuna convenzione. E' la politica della forza che 6isogna restaur~re, secondo essi, perchè, èome suonano alcuni· versi .di Critia, ci fu ùn tempo in · cui la vita umana er,a senza leggi, simili a quella . r t • .. • • ., I ' ' - .,. , , I - • I • / • ./ I J ' , • - - I I • • • - , . , \ • ' ✓ "blio~teca Gino Bia co • delle bestie e schiava · della violenza. Di qui la lotta implacabile -contro tutte le tradizioni, tuttele convenzioni considerate come inve.nzioni dei deboli. Il eh~ manifestava un bisogno di libertà, an~he se esso si tra~uceva in concreto nell«- dissoluziorte di ogni ordine morale e sociale. Contro la sofistica di cui Platone specialmente nel uo Gorgia ci ha dato una limpida rappresentazione, reagirono Aristofane e Socrate. } ... • ' , ..-. I -- • • .. • • • J • I - - - I • I • -- -. I , - \ • , l .... .. , . .. - ! I r I • / I • ' 7 • - . I ;- • • ( ,· l ,: . . - J , • • .I ' • t - ' ' - ( .' - • I . • I
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