' ... ! -FRA LIBRI E RIVISTE Ne1 I fascicolo di marzo deJla rivista « L'ordine Fascista » che si pubblica a Roma, diretta da Antonio Coglia, rileviamo un articolo di A. ·.Lovato che tratta J'argomento demografico in rapporto ai campi sotto il titoilo: « Ritornare alla campagna ! ». L'argomento non è certo nuovo ; il direttore dellla antifascista « Critica Politica » lo sta illustrando dal suo punto di vista proprio in questi mesi, come abbiamo già rilevato ne.Ila presente rubrica. Ma è utile insistere sul problema per ia sua importanza fondamentale nei riguardi economici, politici e sociali delila vita dei popoli moderni. 1,1 fenomeno deJl' urbanesimo che minaccia lo spopolamento rurale giustifica ,1 'allarme, anzi lo rende necessario perchè si vigili sul suo andamento. Il Governo Fascista non trascura Ja sua funzione in questo campo. Opportuni provvedimenti abbiamo fede che riusciranno ad impedire che questo male presso di noi non ancora gravissimo nè irrimediabile raggiunga 1 le proporzioni catastrofiche che già si verificano in F rancia, per dire un esempio. *** Alfredo Panzini, Ìn « Gerarchia » di Apriile, racconta la vita di Costantino Brighenti, ri velandoci una figura eroica e romantica di soldato coloniale. I giornali riferiscono : « Benito Mussolini a Tripoli si è soffermato davanti alla tomba di Costantino Brighenti e della sua donna ,Maria ». « Il maggiore Costantino Brighenti, a T arbuna, e1 bbe ordine di ripiegare la bandiera, e non volle. Preferì lo strazio della donna adorata che era con ,lui ; preferì la morte. Rileggo una sua lettera da T arhuna, in data 15 maggio J 924, neHa quale parla di un'Italia nuova, libera dalle insidie demagogiche e dei trop- • n 1anco po umanitari che preten~o~o di cambiare il mondo ». Panz1n1, che conobbe l'eroe vivo, ne dimostra 1~ qualità ,attive di precursore del Fascismo. *** ,La Rivista mensile « Il Comune di Bologna » va sempre più perf ezionandosi nel contenuto e nell 'aspetto tipografico. In seguito a concorso, vinto dal Nardi, è stata rinnovata ,la copertina. Il complesso è assai dignitoso, attraente, ricco di dati statistici. Le illustrazioni sono sce1te con criterio estetico. Il con- , tenuto deUa prima parte del testo è prevalentemente storico. Rilevìa- , mo nel fascicolo di marzo, ultimo - uscito, una cronaca redatta da F ul- . vio ·Cantoni su « La prima dimora di .Lord Byron a Bologna )>. *** Riassumiamo i concetti di un articolo di Volt pubblicato su « Critica Fascista » del 1 ° Maggio, per I' interesse attuale e vivo dell' argomento. A proposito di cultura nazionale, l'intelligente scrittore fasci sta rileva il contrasto fra la tendenza nazionalista e queilla internazionalista che hanno diviso fino ad oggi in due correnti opposte la nostra cultura. Ambedue 1e tesi, afferma Volt, sono false. Non ci si può, senza arenare nella posa e nella unilateralità partigiana, prQporre come programma la italianità della cultura perchè il carattere nazionale della cultura deve essere un dato istintivo di partenza verso l 'universalità, non un punto proposto di arrivo. Neppure si deve partire da un punto di vista internazionale perchè non si deve prescindere dalla nazionalità elemento primo necessario per raggiungere I' .universalità. Insistendo sul primo caso, Volt osserva come sia ora di moda negare errori italiani, anzi esaltare in_ blocco tutto ciò che ..è caratteristico • . • • A, della nostr.a nazione, compresi v1z1 e difetti interpretati come i_ns~perabili virtù. Dietro un velo d1 riaffermato classicismo si nasconde così uno stile e un feticismo romantico. Sviluppando gli ar~omenti espo_st~, Volt nega 1'equazione : romant1c1smo e riforma == Germania ; olassi-. cismo e cattolicismo == Italia. E. • conci ude opponendo riserve ali' affermazione che la cultura debba essere .I' espressione della razza. A noi sembra che, per mirare· troppo ali' universale~ .. Volt _cada semplicemente ... nell 1nternaz1onale con questi suoi concetti. Per co~- to nostro, pur non assumendo 1n pieno l,a difesa di certe caratteristiche provinciali, colloristiche e paesane, restiamo del parere che Ja cultura debba conservarsi italiana e preservarsi da molte in:8uenze stranieic in quanto solo la civiltà greco-romana e quella del nostro rinascimento furono davvero classiche e universali, come non lo furono e non lo saranno mai le civiltà, per esempio, Francesi o lnglesi o Tedesche o Russe. Ma, non essendo questa la sede legitt,ima, potremo eventualmente riprendere il tema altrove in contradditorio con l' intelligente. e agguerrito am,ico Volt. *** Nello scesso numero di « Critica Fascista » Henry Eydoux scrive sulile due tendenze monarchiche rimaste in Portogallo malgrado I' attuale regime repubblicano: la tendenza costituzionale e quella legittimista intransigente. Attraverso i dati esposti nell' articolo sembrerebbe che anohe in Portogallo sia pesetrato qua,l,cuno degli elementi spirituali c1 he caratterizzano il rinnovamento fascista italiano. Segnalazione inattesa ed interessante che-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==