Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

QUESTIONI DEL GIORNO . Un '' alito ,, fascista nel Par• tito Repubblicano ? Littorio mazziniano. - Rievocazione di Romagna. - La fine dello " Storico ,, Partito Repubblicano in Italia. Forse il fenomeno odierno assume proporzioni visibili per il rimpicciolimento della vita di tutti i partiti d'opposizione ; ma non è tuttavia trascurabile esperienza da laboratorio, anche se ripeta la vecchia dimostrazione della decadenza infrenabile del Partito Repubblicano in Italia. Non molti, a dir vero, si sono accorti del fenomeno, di cui sto parlando ed io stesso sono stato in dubbio se innalzarlo al.la dignità di una « questione de'l giorno ». Ma i) Partito ·Repubblicano ha tali tradizioni e si presenta con tali precisi lineamenti, che non è un fuor d 'opera i,llustrarne ·l'ultimissima vicenda; e, d'altronde, nel silenzio morta1ledi tutti gli altri gruppi d 'opposizione, non resta che esso, se non si vuol sopprimere ogni osservatorio pdlitico italiano, inutile per il Fascismo cihe non ha affatto bisogno di osservazioni · e di commenti, a meno di non presumere di guardare in sintesi I' lta,lia intera ; inutilissimo per gli altri partiti, ridotti ormai a nebulose astronomi ohe. Per questo la bomba gettata dal1' on. Giovanni Conti nella casa aulica del suo partito, se non ha fatto scoppiare nel mio cuore quelilo che i:l senatore Corradini dhiama il fulmine lirico, ha destato un palpito di soddisfazione : finalmente qualcuno .è vivo e qualche repubblicano è capace di spogliarsi de'lla mentalità gretta e scema che come una veste da camera copre da sette anni la pudicizia repubblicana. ,La quale veste da camera - è noto - per essere molto ampia e cinta da cordone, è stata sempr~ gabell~ta per • saio francescano con relativa ono- ' . . . rata poverta, sottoscr1z1one sostenitrice, eroismo morale, ecc. ; e così da lontano, in provincia, poteva sembrare. Ma ora proprio il leader del Partito, il salo che abbia avuto! 'onore di un duello oratorio con Mussolini ali~ indomani dell'invasione dei1 'aula sorda e grigia, il tipico rappresentante dell'idea repubblicana ufficiale discinge la sua veste da carnera e getta le sue pantofole suHa dura cervice dei capi-partito e si prova a ragionare come repubblicano e come italiano. Arriva troppo tardi per salvare la repubblica e fors' anco per meritare il brevetto d'italianità ; m·a i:l fenomeno è interessantissimo e porge gli estremi argomenti per la condanna del Partito repubb1 licano uffi.... ciaile. In questo momento il pubblico ministero non è il fasci sta totalitario e intransigente, e neppure il mazziniano che ha stroncato la ignobile e mendace campagna repubblicana del dopo guerra ! *** Ma la reazione de'll 'on. Conti e del suo gruppo non può avere un altro valore c!he quello diagnostico di un male ,ben noto : non può più ' . ' essere ne preventiva, ne tanto meno curativa. IJ più portentoso rimedio, perfetto ali' esame chimico e clinico, è inefficace quando la mailattia ha raggiunto una certa fase di discrasia organica. 1 C'1è l'esempio, del resto, del Gruppo Autonomo Romagnolo, sorto in condizioni idea~li di vitalità, con i quadri a posto e con le reolut'e migliori, le romagnole, di ogni ,leva politica italiana. Eppure i1l,tentativo è fallito miseramente e iii Gruppo ,è tornato in grembo a santa madre Chiesa Repubblicana e non certo per la nota cialtroneria di qualche suo rappresentante ! Biblioteca Gino 1anco Ciò significa molte cose. E tra ·1 'a:ltro cbe il Partito Repubblicano ha da tempo una fisonomia ed una inquadratura ohe non può più cambiare; e C'he un pensiero repubblicano ne1 I senso tradizionale non era e forse non è possi1bile che ne1 I Fa- . sc1smo. Se le esperienze giovano a qualche cosa, il fallimento romagnolo dimostra che esso è dovuto precisamente ad uno stupido pudore di nomi e di formule, nonchè ad una fenomenale ignoranza delle origini e deHa struttura del Fascismo. In queste condizioni e con questi precedenti il gruppo dell 'on. Conti - costretto per di più a far la voce grossa sulla pregiudiziale - è un povero untorello che non darà la febbre neppure ai cataplasmi. E qui è necessario non fraintendere. Se diciamo ohe ancor oggi il pensiero repubblicano tradizionale è rintracciabile nel fascismo, sarebbe iattanza e sleailtà riferirci a formule e a forme repubblicane. Noi vogliamo semplicemente riconoscere un'identità tra il 'Fascismo come idea e la tradizione rep~bblicana che era la stessa idea in a.Itri tempi ed in altri climi storici. ,Chi non sa porre i fenomeni nel :loro ambiente, gabella Mazzini per repubblicano e basta; chi sente la vita della stirpe, anzichè quella deg,li uomini, venera in M'.azzi~i il precursore fasci sta e non dà che una mediocre im-portanzà ali' atmosfera repub1blicana dhe egli respirò. La posizione del suo pensiero e della sua opera è talmente chiara che è malafede ingarbugliarla o negarla. Colui che vide la terza Italia, ahe innalzò sul Campidoglio la bandiera littoria, che sognò la Patria resa centro e motore. del mondo, doveva forse abbracciare l'insegna di Catlo Alberto? .. Lo stesso Car:lo Alberto, ed an- •

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