-chi non è arrivato ancora alla via nota. Non è sempre faci!e decidere -quale sia dei due casi : molte volte bisogna aver pazienza, e attendere: se son rose, fioriranno. , Mettiamo, intanto, tra i fiilosofì non pacifici il REDANÒ, autore de La crisi dell'idealismo attuale (Si- :gnore1lli, Roma 1924), e P. MIGNOSI c1 he dà {uori con la Critica dell'identità un primo libro di un più ampio lavoro su ;la dialettica : un secondo ,libro si annunzia che conterrà le cc Istituzioni di teolo- . . g1a ». li Redanò fa una critica serrata - alil'attualismo del Gentile, ·ripi- -~liando in generale i motivi già affacciati contro di esso dal Croce. Quel eh' è, tuttavia, più interessante è eh' egli non è affatto un crociano, e clhe, in fine, resta un gentiliano ! Sì che i.I titolo del volumetto vuol dire semplicemente che è ·l'Autore quello che sta attraversando una crisi. Qui è a caso di aver pazienza, e attendere. Per ora, sembra dhe sia motivo religioso queHo che h~ determinata la crisi : a1lmenodalle ultime parole, nelle quali si afferma dhe l'etica, intesa come vita effettiva delJ 'uomo nel mondo, « sente in sè aleggiare il Divino, e si innalza nella ,Religione ». ·Come, poi, intesa 1 la vita · così (ch'è in senso crociano), l'etica .acquisti un valore religioso 1( oh' è ·ain concetèo gentiliano), bisogna ri- - RASSEGNE nunciare a indagare per ora : obscurum per obscurius. Il vdlume del Mignosi è oscuro in principio, poi diventa chiaro, chiarissimo, tanto... che si oscura un'altra volta. Questo, in generale, è ,buon indizio : vudl dire che c'è una propria vita di pensiero dentro il 1il,bro. · ,Come sempre, iJ primo passo è il decisivo, e chi 1 legge iJ primo capitolo, La coscienza, e 1 l0 confronti con l'ultimo, Verso la teologia, trova che tutto va bene se va bene quel primo. Il li:bro, infatti comincia così : << Noi diciamo d'esser coscienti quando abbiamo coscienza, di qua1lche cosa. Non si dà mai coscienza dell'aver coscienza, se non ponendo ,la coscienza come ailcunchè che sia altro dall'atto de1ll'aver coscienza ». ,L'Autore, cioè, risolve 1 1 'autocoscienza nella coscienza, e nega il viceversa. Questo non si comprende: l'altro, se è posto· in un atto cosciente, non è fuori dell'atto stesso di queil che fa, ha coscienza di aver coscienza. Per l'A. la coscienza è :l'atto per cui il soggetto si nega risolvendosi neU 'oggetto. Ma come è possibile negarsi senza, anc'he, affermarsi (come soggetto)? Passando sopra a questa difficoltà, iii resto vien giù molto bene. C'è una critica serrata contro il principio ,d'identità, e una difesa del p,rinc1p10 di alterità. Parrebbe, . . 49 questa parte, diretta contro l'attualismo del Gentile. Ma se ,l'A. guarda ·bene alla Logica del Gentiile, si accorgerà di due cose : che non è vero ohe quella logica sia una fillosofia del 1 l' identità come lui intende, anzi è una filosofia dell 'alterità; in secondo luogo, che !lui, proprio 1lui, è iii fautore del princi - pio d'identità al disopra di quello d'alterità, per eh è ii suo concetto dell'Assoluto è di « un'entità fuori della mediazione del 1 la coscienza », ossia di un assoluto identico. .Segue una critica de1 l kantismo, e poi dello storicismo. Anche qui, come sempre del resto, l 'A. dice cose molto buone : spesso sembra accennare a dir. cosa decisiva per un rinnovamento de.I modo nostro di considerare i problemi della vita spirituale. ·M·a alla fine, si torna donde s'era partiti, con le conseguenti difficoltà, e sembra che l 'A. resti notevolmente inferi ore a quell'idealismo crociano e gentiliano chl' egli vuol criticare. La conclusione è giusta, date le premesse : 1 'atto, negandosi neli 'og- ' . ' . ' getto, non puo p1u ritornare a se séiilvoche per un atto di fede: l 'atto ,della fede religiosa nega e supera ogni conoscenza, il mondo e la storia, ,la filosofia .. Ma, e le premesse ? Hic Rhodus, hic salta. A. CARLINI DITTA BORTOLOTTI a·cESARI - Bqlogna • (ENRICO BORTOLOTTI li c. - SucCESSORI) .. .. MAGiLDE~DE Cl Cl FULATO Filiali: REGGIO· EMfLIA - RAVENNA • r Biblioteca Gino Bi neo . .. •
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