Bi 48 la nostra età, il ricostruttore che aspettiamo, l'animo fraterno di chi vuol dare alla nostra creazione l 'ailto senso di responsabilità per la missione nostra ne,l mondo. Non è questione di classicismo o di romanticismo, di intimismo o di impressionismo, d'introspezione o di problemi collaterali, è questione assai più profonda, essenzia1 le, e drammatica: è questione di ridare nell'arte posto, il suo posto,· alla vita : a tutta .la vita. Ora questo romanzo di una don- . ' . na - rara av1s - puo insegnare a tanti uomini, che non sono maschi, la dignità ohe hanno perduta. Già che il problema è la morale concretazione di un dramma u!liversa1 le, il dramma del figlio, di colui che concepito deve vivere, contro tutti e contro.tutto, e però è il dramma nucleare della famiglia, pietra angolare della società, della razza, della terra dei padri : la patria. L'arte di Grazia Deledda ha raggiunto qui pagine d'una vigoria che non si sfalda col tempo, perch'è ha taccato i,l vertice delle rocce diamantine: Luminosità e saldezza. · . Le figure di. questo romanzo, che non è stato strombazzato dalle cronache con successo a priori, come il ciambellone di Matilde Serao, superficiale e sbiadito, caotico e di maniera, quella Mors tua, che stordisce come il vociare di Piedigrot- . . ta e non convince, son tutte vive, definite, autonome, scolpite nel gesto peculiare e concreto, e coerenti nella ,loro psicologia. Taluni poi, come Ornella, hanno tanta umanità da riboccarne e riversarsi sui perso~aggi che vivon attorno ad esse, così com'è neLla vita. . E va detto di questo carattere di um·anità per ogni creatura ohe, in maggiore o in minore luce nel quadro, opera nel romanzo di Grazia Deledda. : Stì,lizzata anche nei particolari e in panorami ove l'aria circola e ti dà talvo1ta le vertigini, questa magnifica fatica e nobilissima ci riconcilia con 1'arte narrativa e ci fa assai bene sperare, tanta maschia forza vi si scatena e tanta digflità v'è suggelilata. G. MANZELLA FRONTINI . ino Bi\ neo RASSEGNE FILOSOFIA - ~ ..... • positivistica, tra le quali si dibat~e ancora i,l Rocco. La veduta classicista p,arte dall'individu?~ ~mme!te Buono, il volume di C. LICITRA, la ,libertà e la responsab1hta dell aLa storiografia idealistica (Adberti, zione ; quell_a positi~is!a parte, da-Il~ Roma J 925), nel quale si dà un re- società e risolve I azione ne suoi soconto chiaro e diligente delle fattori ~a turali, sì che l 'individ~o, opere storiche deHo Spaventa, de1 l rigorosamente, non è responsabile Croce, del Genticle, de' loro sco- di nu1lla. Entrambe le vedute sono I.ari e di quelli ,che, per un verso in arretrato di parecc!hio con ciò o :l'altro, sono vicini a1 ll 'indirizzo che la filosofia idealistica contem .. idealistico. Chiuso i,l libro, vengon ~oranea ha ~hi,ari!o in mo.~o ~e_finispontanee due ri~essioni, una buo.. tivo: doversi il azione e ,I 1nd1v1duo na, 1 1 'altra non buona. La buona è considerare da· un punto di vita sto.. questa: che il nostro idealismo è rico e spirituale, dove soltanto si stato un movimento, non soltanto trova la· libertà concreta, e p~rò la teoretico, speculativo, ma anche concreta responsabiilità. E dove sol.. pratico, positivo. Conforme al ge- tanto la pena può avere signi,ficato ,. nio di nostra stirpe, noi ·amiamo che e valore di correzione, ossia di la fi!losofia sia bene fondata su la educazione. Trasportando questo reailtà che viviamo. Per questo, il èoncetto pedagogico in seno al di ... senso storico non ci abbandona nel- ritto penale, il giudice viene ad as.. le idee, così come nelle cose. L'i- sumere !la funzione dell'educatore . dealismo nostro ha accentuato pro- ah.e punisce su la base, non del fatprio i,l senso storico della filosofia, to, ma della storia i.I reo, e non ab .. e ha sdllevato la storiografia dal fi- bandona il reo dopo ,la sentenza, ma logi_s~<?in cui .l'aveva dispersa il lo segue durante la punizione e do .. positivismo. po. Si propugna, quindi, I' abolizioLa riflessione non buona è que- ne del giurì; e ,la fondazione di un sta : ohe l'esempio dei Maestri, del corpo di giupici penali che dalJe loCroce e. de-I Gentile, non 1 ha dato ro esperienze èraggono, poi argoancora un grande risu,ltato in questo mento di propnsi:e per il miglioracampo. Noi ci siamo voltati sem- mento de:l pop0tlo con appropriate pre di più verso la discussione teo- riforme legislative e sociali. retica, col pericolo di cadere sem- · . Iii giurista dirà che questo sa di pre più nelil'astratto. La storiogra- utopia, di ricordi di scuola, dove fia vuole lavoro grande, anche filo- lo Stato è sempre concePito un po' logico, e amore al particolare, oltre come la Repubblica di Hatone, os~ che all'universale. I giovani fareh- , sia neUa sua idealità. E noi gli ribero ,bene a coltiv.are di più la sto- sponderemo c1 he l'azione umana riografia, anche per disciplina del non si rassegna ad essere conside .. pensiero e allevamento al lavoro rata, come fa lui, nella sua esterio .. metodico. rità; e che proprio a queste utopie *** Quando, aprendo il volumetto di U. SPIRITO, La riforma del diritto· penale (A1lberti, R,oma J 926), ho visto che discuteva del progetto Rocco, ·ho detto a me stesso: scorriamo, semplicemente. Invece, non solo 11 'ho rletto, ma sento il dovere di avvertire il lettore eh' è una cosa molta interessante. L'interesse vien da questo : dhe lo Spirito prospetta un modo di considerare la pena, ,la funzione del giudice, ecc. del tutto originale in confronto alle due vedute, ,la classicistica e la filosofico-morali si deve la causa prima del progresso sociale, e quindi anche giuridico. *** lii' Liç,itra e 1 lo Spirito appartengno ailila sch,iera dei fi~losofi tranquilli e chiari : il loro orientamento è se~nato! e .si ~e~e· subito quel che voghon dire. C è Invece' la schiera d~i non pacifici, e1he cercano un or1ent_amento, e sono seguaci di Eraclito per l'oscurità. L'oscurità pu? esser indizio del travaglio di clu cerca una via nuova, oppure di
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