44 ,. i :precedenti storici del'la questione, in lta1 lia e ali 'Estero. Lasciando da parte quanto riguarda l '~stero non possiamo trascurare in questa rassegna i precèdenti storici riguardanti il nostro Paese. . Per quanto riguarda l'Italia, I'unificazione politica essendo venuta per gradi, . J 'evoiluzione del regime de,lile emissioni non presenta la successione cronologica di altri Paesi Così vediamo che la banca di scon- " ti, depositi e conti correnti, instituita a Genova nel 18.44, e ,la Banca di Torino, sorta nel 184 7 si fondono - nel 1849- a costituire la Banca Nazionale del Regno. Nel 1861 la Banca Nazionale nel Regno assorbe la Banca di Parma e la Banca di Bologna o delle Quattro Legazioni,. Nel 1861- avvenuta 1 'annessione al Regno deHe Provincie V enete - la Banca Nazionale si sostituisce allo Stabi1limento Mercantile Veneto, sedente in Vene- . Zia. Intanto, dal 1857 al 1860 avveniva ,la unione di varie pi~co!e b~n~·he esistenti in Toscana per co- ' shtu1re la Banca Nazionale ·r oscana con s~de a Firenze, dove, ne•l 1860, si formava ,la Banca Toscana di Credito per il commercio e le industrie d'Italia. A Roma, nel 1850, era stata creata la Banca dello Stato Pontificio, divenuta la Banca Romana ' ~he. ne! 1~70 doveva essere posta · 1n hqu1daz1one ; ma considerazioni politiche del delicato momento la fecero conservare col mal esito che . tuth sanno. _Nell Regno_ delle Due Sicilie esistevano : ~al 1794 !l Banco di Napoli (derivante dal antico banco delle Due Sicilie); dal 1849 il Banco di Siciilia (seguito ali' antico Banco Regio dei Reali Domini al di là del Faro, costituito dal~e Casse di Corte di Palermo e Messina, già facenti parte dell'unico Banco con sede in Napoli). Avvenuta 1 'annessione delle Provincie N,apoletane, fu riordinato il Banco di Napoli nel 1863 e il Banco di Sicilia nel J 867. Ma si 1b-lio ■ 18 CO RASSEGNE può dire che l'emissione di veri bi- ~lietti di B&nca fosse consentita al Banco di Sicilia e al Banco di Napoli soltanto nel J 874, quando fu costituito i,l Consorzio Bancario per la circolazion~ cartacea a corso forzoso, e si diede una certa regolarità alile funzioni degli Istituti di . . emissione. . · .In que1 H'anno J 87 4, esistevano, quindi, nel Regno, sei Istituti di . . emissione: Banca Nazionale nel Regno,Banca Nazionale Toscana, Banca Toscana di Credito, Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Banca Romana. Si può affermare che soltanto con la detta legge sul corso forzoso si iniziasse una legislazione speciale su ria emissione dei biglietti di Banca. Avvenuta :I' abolizione del corso forzo so (legge J 881) rimasero in vita i detti sei Istituti ; g.li avvenimenti deil periodo successivo sul mercato interno, e te loro conseguenze economiche finanziarie - sopratutto negli anni J 885-1890mostrarono gli inconvenienti di un siffatto regime. Con ~a legge IO agosto I 893 si inizia veramente la riorganizzazione degli Istituti di emissione. Essa dispone 1 la costituzione della Banca d' Itailia mediante la fusione della Banca Nazionale n~l Regno con la Banca Nazionale Toscana e con la Banca Toscana di Credito, e la liquidazione della Banca Romana - riducendo così a tre Banche italiane aventi facoltà di emettere big1lietti. Cioè : Banca d' lta·lia Banco di N,apoli e Banco di Sici 1 lia. Nellla organizzazione di emendamenti recati successivamente all 'Atto Bancario del I893 fu venti•lata la proposta di addivenire al concentramento della emissione ~artacea in un unico Istituto· ma consideraz_ioni preva:lentemenÌe politiche e, regio~ali non_cons~ntirono fin qui I ~ttuaz1one di qualche meditato disegno. · Ma oggidì le condizioni generali · del1la circolazione e quel.le del mercato monetari o interno e internazionale e le condizioni politicihe che h~nn_o.~nn~llato. v~c_chi e vieti pregiudizi regionalistici sono stati tali da consigliare il Governo ad af- "' .,. • frontare l'importante problema e risolvel'lo equamente. Non si può trascurare, data I' importanza sostanziale delll 'argomento, di riferire il procedimento, approvato nelle sue .linee generali dal Consiglio dei ministri, per la uni- .. ficazione. Il conte Volpi dichiarò essere necessario di provvedere ~Ila desiderata unificazione seguendo un procedimento ritenuto i!lpiù conveniente per i due Banchi, che vengono a perdere anticipatamente una tale facoltà; guardando sempre aille ragioni dello Stato e a quel 1 le d 'interesse pubblico, le quali domandano di misurare la circolazione e di non favorirne ·l'espansione ail di là dei bisogni evidenti dell 'economia generale. . E però nel provvedimento, mentre si dispone la cessazione, per i due Banchi, della facoltà dell 'emissione dei biglietti di banca e di altri titoli equivalenti col giorno 30 del prossimo mese di giugno, si stabilisce che Je riserve auree e quel- . le effettivamente equiparate dei Banchi medesimi, passino, il gior-. no dopo, alla Banca d'Italia, e sia-. no provvisoriamente conteg~iate a loro favo re al prezzo medio ufficiale dell'oro nel mese di aprile ora chiu-; so. Con che i Banchi medesimi verr~nno a mobilizzare le rispettive riserve e a renderle per intero fruttifere. Fra tanto, ,la circolazione dei bi-~ gilietti dei due Istituti sarà tutta so-· stituita con biglietti, che s:tranno ali' uopo creati ed emessi dalla Banca d'Italia. Si comincierà dalla so-: stituzione di que1 1li attribuiti alle operazioni dei Banchi con :la Sezion~ speciade autonoma del Consorzio per sovvenzioni su valori industriali ; poi si provvederà alla sostituzi~ne di. quelli rappresentanti il cr~~ito dei Banchi stessi per somministrazione di valuta cart~cea fat- !a da e~si all~ Stato ; e avrà luogo 1~fine l assorbimento e la sostituzi~ne con biglietti della Banca.d'I~ taha ~ella circO'lazione dei· dtie B~nch~ per conto del commercio .. Di_ guisa che tutta ·la circolazione de~ du~ Istituti sarà via via ritirata e_rimpiazzata da un ammontare cor~ rispondente di ·biglietti della Ban-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==