. . • 36 missione non è esaurita con la costruzione politica e legislativa, ma s'allarga in più vasti confini_, assu~- ge a principio di fo.rma.storica un!- v.ersale. « Contro d1 noi sta tutto 11 vecchio mondo >> ha detto M1 ussolini : il vecohio mondo democratico e massonico, compressore dei va'lori e livellatore dei geni i,· distruttore degli ideali ~ delle bellezze u~ane. Il fascismo è mQndo nuovo, indirizzo, che segna i,l cammino del1.' epoca. Quest' è la sua nuova missio_ne. E per abbracciarla, bisogna sentirlo, il fascismo. , . Il nuovo Segretario del Partito, l 'on. Augusto Turati, sa bene qual-' è la responsabilità, che incombe a lui ed ai fascisti. In una circolare diretta .ai seg,retari provinciali ha detto: i.I fascismo è coscienza, più ~he partito ; e la tessera è. una formalità se non esiste la comprensio-- ne intima dei doveri e dei compiti ohe ci competono. Giusto! Il problema non sta tanto nella esecuzione, qu~nt~ nella concezione. C'è uno spostamento enorme nella comprensione e nella tattica. L' on. Turati 1ha tracciato la via alla sua fa.,_ tica e risponde alle necessità del1 'ora. Chè il fascismo d'oggi ha <:-omp1h,funzioni, mete diverse. *** ~ Non per questo non sentiamo il dovere di render lode ali' on. Faririacci dellà sua opera. T utt' aJtro, anzi. L 'on. Farinacci, pur con certe asperità e con certe forme non rispondenti al carattere proprio del fascismo, merita la riconoscenza nostra e del p~ese. Occorre tener . presente quella che era ancora l' Italia al.l'alba dell'anno scorso. Farinacci hà avuto buon braccio, a menar scapaccioni a chi li meritava. · Tal volta l'occhio gli è stato faillace e ,s' ,è lasciato sopraffare da quel perniciosissimo mostro, che è il delirio della propria personalità. Potremmo, oggi, riveder la sua òpera, per dirne insieme molto berie e un po' di male, pure. Ma per la prima parte è meglio astenersi, perchè g.li elogi non son di marca fascista; e per la seconda ce ne Gin ■ 18 CO RASSEGNE asteniamo tanto più volentieri, i~ quanto ci son stati troppi, in 9uesti giorni, che si son sc~raventati c?ntro il non più segretario del Partito. Ci sembra, in conclusione, che tutto è andato per il meglio : nel senso che di farinaccismo s'è usato ' . finchè era utile ; e che, venuti tem-: pi, se non migliori, ma 9uanto ~eno assai di versi, ~'è cangiato .tattica e" s'è tracciata altra direttiva. . Chè, in effetti, la differenza tra i due tempi è questa : ieri occorrevé\ ricordare la disciplina nel .partito e nel paese a qualunque costo ; mentre oggi disciplina, sì, ci vuole· ma tutta interiore, dettata da voÌ'ontà e da coscienza, .frutto di esperienza morale. e di travaglio in- . timo. . L'Italia ha bisogno. di potenziarsi nella vita pratica e in quella spirituale ; in estensione ed in .profondità; materialmente ed idealmente. Ma facendo sempre seguir la pratica aJI.la comprensione spirituale, la materia al.l'idea.. Quest' è la ne- ' cessità dell'ora, che s'inizia. Ora, che chiama gl 'italiani potentemente al lavoro : per· la loro ricchezza e l'elevazione della pa- . tria. *** Questa del lavoro è, infatti, la questione essenziale, la pietra miliare della ricostruzione. Il fascismo ha attuato una politica del la- . . . . voro veramente innovatrice e pacificatrice :· e la legge sui sindacati - ahe vuol dir legge della cooperazione produttiva - è in vigore. Non solo : ma alle stesse forze del lavoro si pensa di dar veste politica, rappresentanza in assemplea di legislazione, ad elevarle ancora di più ed a mostrare com'esse siano parte precipua della vita nazionale. Quando il Gran Consiglio fasci sta ha posto ali' ordine del giorno la riforma del Senato in senso sind·acale, è stato mosso da questo concetto. Il Gran Consiglio, infatti, ha deciso di proporre una riforma del Senato in questi termini : due categorie di senatori, una elettiva e temporanea (della. durata di nove anni) e l'altra vitalizia ; entrambe nominate dal Re ; che sceglie i . membri vitalizi i, mentre sanziona le proposte fatte 1ai corpi. ~ro_fe~- sionaJli; numero di senatori 1lhm1tato. . La riforma, così, è importantissima, non v'è dubbio. S'innova. nel senso, che s'aggiorna la legge prima, vivificando. I' alta_ A~~e~- blea con elementi nuovi, vitali, rappresentanti correnti d'interessi e di produttori. (Lo Statuto concepiva i,l senato com~ l_a rapp~esen: tanza dei due prJmI cc stati » d1 fronte al « terzo stato » espresso dalla Camera) Si conserva, nel· senso che la nomina regia è mante~ nuta intatta. In fondo il Senato rap- ~ presenta la guardia della costitu: zione, 1 'elemento moderatore e d1 equilibrio : orbene nella riforma s'è tenuto conto di ciò. Il risultato è lo stesso con mezzi diversi. Ma ad un patto : cihe non si considerino i rappresentanti delle organizzazion~ · professionali come meri elementi . . . tecnici. Il fascismo è assai lontano dail materialismo storico, per poter concepire .I' economia come il comun dominatore della vita sociale. Ques.ta riforma non vuole, nè deve avere, un significato materialistico .. Il . . . . ' marxismo e superato con una v1s10ne squi.sitamente idealistica delia vita. Sotto questo aspetto, perciò, le rappresentanze delle corporazioni al Senato non hanno, nel concetto informatore nella riforma, un significato tecnico, meramente economico. Sarebbe ciò una deviazione fondamentale dai postulati del fascismo. Non è l'economia, che prevale; ma, se mai, è 1l 'economia, ahe s'inna 1lza alla politica. L'economia in sè e per sè non ha valore, se non in quanto 1è messa in relazione a fattori, a fini universali, che ne giustifichino esigenze e reailiz- . . zazioni. Oggi l'economia italiana - come tutte le forze del ilavoro e della produzione - è in servizio di una idea ; idea, ohe è forza, volontà, fede: la potenza italiana. A ~uesta meta fissi, dunque, il ' cammino e segnato. ,
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