.- ..,. , RASSEGNE . POLITICA ESTERA Bisogna domandarlo a1U'Euro~a {,aJ~ '.Àmerica, qual' È- la nuova situazione interillazionale dell 'ltalia. Ogni nostro gesto; ogni nostra manifestazione, sono seguiti con aperto interesse e con mal celata preoccupazione; le forze istintive che difendono le vecchie posizioni, davanti 1alJe quali urgono gili impulsi dinamici della nuova Italia, si coalizzano ; 1 'antifascismo rabbioso si dà ,la mano fra l'una e 1 'altra sponda delil'Atlantico, e folli voci di abominio corrono attraverso il mondo contro questo nostro paese che pretende il suo posto al sole. Il viaggio in T ripolitania dell'onorevole Mussolini e la celebrazione deUa « giornata coloniale n - due manifestazioni imponenti della virile consapevdlezza che governo e popolo hanno del problema della espansione - dovevano suscitare alJ'estero non S01ltantopreoccupazioni ·più vive del solito, ma addirittura un prolungato ,ad1larme. ~I che, dopo tutto, è logico, e non può darci fastidio, anche se si rifletta - e bisogna profondamente riflettervi - che il problema del1 'espansione si presenta ali' lta1lia con caratteri di estrema difficoltà, in questo mondo che s'impicciolisce ogni giorno più sotto la stretta di una civilizzazione prepotente~ e con -la tendenza dei popoli egemonici a cristallizzare Je loro posizioni entro il mito dell' internazionalismo pacifista. Il problema q.elila espansione comunque esiste : ne.IJa stessa Francia - per bocca di Briand che a questo proposito ha fatto iJ 23 aprile, alla Camera francese, dichiarazioni mO'lto notevoli - rio si riconosce, benchè poi, com'è naturale, non si traggano le logiche conseguenze, che potrebbero interessar da vicino proprio la Francia, da questo riconoscimento. Bibl"ot a • 1anco E quanto più n~Ho spi_rito i~al~ano i.I prdblema delJ espansione incid~- rà i suoi termini tatali, tanto più a1lil 'estero s'intensificherà -la reazione contro quello che i modesti in- ~esi e i disinteressati a~e~icani. si ostineranno a chiamar ,I « imperialismo » italiano. 11 viaggio del Capo del Governo a Tripoli - iniziatosi solennemente J '8 apriile, cioè il giorno successivo all 'orri!bile gesto della fanatica i11landese, e durato una settimana - ha servito di buon pretesto -per una campagna a•llarmistica scatenatasi contro l'Italia· dagli Stati Uniti a.Ila Turchia. Gli americani ostili all' approvazione, da parte del Senato di Washington, dell' accordo Volpi-Mellon per i debiti, si sono 1 largamente so!Jazzati con le più assurde denigrazioni delila situazione politica ed economica deU' Itali.a i asci sta. L'accordo V d]pi..JMellon è stato finallmente approvato, ma le manovre disf~ttiste e le calunnie antiitaliane non hanno avuto termine. In Turohia le !hanno prese tanto sul serio, da indursi ,a mobiilitare per il timore di un tentativo italiano d' invasione sulile coste dell'Asia ,Minore. •È stata necessaria una smentita ufficiale - pubblicata il 24 aprile - a:He voci di nostri preparativi militari, voci destinate a diffondere i,l panico, specialmente n~gli ambienti .finanziari internazionali, intorno alJe intenzioni del.I' Italia. Viceversa la nostra posizione finanziaria ha resistito brilJantemente iai replicati attacchi, mentre in altri paesi, in 1F rancia sopra tutto, si manifestavan'o anche finanziariamente le tristi conseguenze di una situazione politica intimamente sconvolta. Ricordiamo, come avvenimenti importanti nel quadro delJa più recente politica internazionale, il raggiunto . accordo franco-americano per la sistemazione del debito \ franoese .(29 aprile), e le tr~t!~ive per la pace ai l\/larocco ! iniziate fra A·bd-el K'rim da una parte e Francia e Spagna daill'altra i,I 27 apri,le, ma interrotte per_ fa~-limento dieci giorni dopo. Assai più notevoli sono tuttavia due ailtri avvenimenti, uno dei quaili si svolge mentre scriviamo: lo sciopero inglese, e 1 'altro 1 è già quasi completamente esaurito : il trattato russo-tede- ;co. Lo sciopero generale proclamato il 3 maggio dalle T,rade Unions per solidarietà con i minatori, da molti e molti mesi in fiero contrasto con i proprietari deille 1niniere e con i,I Governo, ha dato luogo a una lotta grandiosa, nella qua•le si trovano di fronte il principio de1ll'autorità e quelJo della anarc1 hia : i1l sottrarsi delle T rades Unions ai doveri delda solidarietà nazionale, ergendosi contro l 'enorme maggioranza dei cittadini come uno Stato nelilo Stato, . è infatti una vera e propria manifestazione del disgregamento anarchico che minaccia tutti i paesi nei quali le classi sfuggono a,l dominio e al contro:llo di un'unica e supre~a autorità nazionale. Il ti:attato russo-tedesco, firmato a Berlino il 24 apri1le, impegna aUa neutralità ciascuno dei due contraenti quando l'altro fosse aggredito o boicottato da terze Potenze. Ma più che il contenuto specifico del nuovo patto, è in1portante lo spirito nel quale esso è stato concluso. Ora è possibi1le che, da questo punto di vista, ile intenzioni del Governo dei Sovieti non coincidano con quelle del Governo tedesco. La Russia vuo1l trarre nell'orbita deHa sua politica antinglese, ~ quindi antiginevrina, la Germania ; ma fino a pr,ova contraria non è crédibile che la Germania voglia rompere ogni rapporto con l 'Europ,a occidentale e legar la sua sorte a que<Ha della rivoluzione mondiale - cioè, praticamente •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==