• 28 DANTE MANETTI et li modi del p.to don Alfonso; il quale veramente . . . ' non poteria essersi deportato •~ ogni act?, p1u ?en ... tilmente et cum tanta domest1chezza eh a tutti ha mirabilmente satisfacto ". Ed oggi la rivendicazione di Lucrezia Borgia è completa al punto da esagerare dall'altra parte. Vedete? Tullio Murri ha scritto un dramma, L '/n ... cantesimo, nel quale con rigida fedeltà storica, rievoca la corte di Ferrara ; dramma che si va rappresentando per l'Italia. Pubblico e critica l' hanno accolto otti ... mamentè. Al primo atto applausi e chiamate molte; al secondo vero entusiasmo; al terzo applausi, sì, chiamate agli attori ed ali' autore anche ; ma, quel voler attribuire a Lucrezia un amante, lascia il pubblico e la critica un po' sospesi nel dare un giudizio definitivo sul lavoro del Murri. Perchè, mio Dio! offuscare il candore della virtuosa figlia di Rodrigo Borgia? E vi confessano d'essersi allontanati dal teatro con un senso se non proprio di amarezza, di disagi o certo. Andate un po' a dire che è almeno provato che l'ottima sorella del Valentino si distrasse, nella Corte di Ferrara, col marchese Gonzaga, signore di Man ... tova, e col Cardinale Bembo che le dedicò i suoi versi, Asolando, e sonetti riboccanti di passione! È inutile; ormai la storia ha parlato ed il sentimento ha fatto il resto ... I I I. Meraviglia? E non siamo già ali' esaltazione di Giuda Iscariota? C'è Alberto Malaurie in Cahiers verts che riversa tutta la colpa del tradimento sulla moglie: Lia, donna equilibrata, pratica, senza falsi sentimentalismi, aborriva_ quel giovane biondo che andava per le terre distogliendo suo marito dal lavoro. Fu essa adunque a spingere al turpe mercato il povero Giuda; e poichè questi per l'orrore del tradimento e prima di uccidersi aveva consegnato i trenta denari ai sacerdoti, i quali comprarono un orto, Lia, ne reclamò la proprietà e lo coltivò con vero amore educando il figlio alla virtù ed alla fede. L'Andreieff con un abile giuoco dialettico giunge a porre Giuda allo stesso livello di Gesù. Il tradi ... mento? I trenta denari? Ubbie! Giuda era brutto, non era un genio, ma si reputava bello e supe ... riore a tutti gli altri apostoli. È quindi il rancore nel vedersi trascurato, la vendetta contro i preferiti che lo spinse alla denuncia, l'amore anche per il Maestro. Cristo ha sofferto, è stato posto in croce? Ma anche lui si era preparato il suo calvario su un colle, e, morto Gesù, vi si incammina solo, chiedendosi ancora che sia la verità e parlando col Tra ... dito: " Mi credi, ora? Vengo verso te! Fammi ·buona accoglienza. Sono stanco, molto stanco. E ritorneremo nella terra ahbracciati come fratelli. V .) " UOI. . Giunto sulla vetta, per evitare che anche la corda potesse gabbarlo - perchè tutti lo avevano gab ... e Gino ■ 1 neo bato, beffeg~iato... - la leg~ n~l tronco ,di un. albero in modo che pendesse nell abisso. Cosi se si. fosse rotta sarebbe morto ugualmente sfracellandosi sulle rupi. Si passò il canapo nel collo e~clamando, !econdo Alberto Donaudy: " Vengo Gesu... Vengo 10 solo. . . ' '' Tu non scacc1arm1, pero . . . , Esagerazioni ? A!1c~e Renan, nella Vita di çesu si chiede come mai s1 possa affermare che q1u~a tradisse per trenta denari quando era. depos1t~r!? della cassa delle limosine, e co11fessa.di trovarsi _ 11! dubbio sul movente. " Questo disgraziato per. mot1v! impossibili a spieg~;si, tradì il Mae~tro :•. E Giovann~ Papini consente: I trenta denari, dice, non sono che una somma minima, spec!~ per un ~omo al quale la ricchezza faceva gola... , e cred~ d1 ~otere affermare che '' il mistero di Giuda è l'unico mistero umano che si incontra negli E vangeli ". . E mentre nel Cristo alla /esta di Purim del Bov10, ~ la figura torbida,. f~sca di Giu~a. s,i u!Da!'izza, n~_! dramma del Ratti s1 eleva a d1gn1ta d1 s1mbolo, sr purifica ... IV. ' Ed ora è la volta di Barbableu. Dopo cinque secoli si pensa di riabilitare il maresciallo Gilles Lavas barone di Rais condannato a morte e giustiziato sotto l'orrenda accusa di avere ucciso ottocento fanciulli. Egli ha trovato dei patrocinatori che di fronte ad un " fatto nuovo " chiedono la revisione del processo. ·Che narra la storia? Questo: mirabile condottiero, Gilles de Rais, maresciallo di Francia, a venti- · cinque anni coperto di gloria, si ritirò nelle sue terre alla morte di Giovanna d'Arco. Nei suoi castelli di Machecoul, di Champtoe, di Tiffanges e d'lngrandes, si circondò di tale lusso che presto si ridusse in condizioni tali da dover chiedere soccorso all'alchimista fiorentino, Prelati, per procurarsi dell'oro. Il che avrebbe risanato un po' il suo patrimonio. Il fatto fece sorgere prima il dubbio, divenuto poi certezza, ch'egli fosse uno stregone. E poichè molti fanciulli che cantavano nel coro durante le cerimonie reli- - giose · celebrate dai quaranta cappellani, al1e dipendt:nze del Barone, erano scomparsi misteriosamente, Gilles fu accusato di averli assassinati per servirsi del loro sangue per i malefici. La condanna fu orribile, come era negli usi del tempo.: fu attan~gliato, squartato e poi dato al rogo. Ma gh fecero poi funerali degni di un eroico condot ... tiero qual era stato. . Il " fatto nuovo "? Eccolo: il dott. Vinchon nelle sue recenti vacanze s'è recato nei dintorni di N~ntes. Lo scienziato visitò i Castelli posseduti dal G~lles e ~~tto quello _di Machecoul, che il maresciallo abito col Prelati, ha constatata l'esistenza di u~ .filo.ned'oro, ~alcolando eh' esso contenga per due m1hon1 del prezioso metallo.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==