Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

I IMPERO E ARISTOCRAZIA 25 che le masse fascist~ hanno bisogno di essere guidate da un potere dittatoriale. L'ora dell 'aristo- . ' craz1a -pura non e suona,ta. *** L' avversione_ al l' i,mperialismo, in,teso come espansione pol~tica dello Stato oltre i confini, h,a origine, se non erro, in quella mentalità ipercritica e ostruzionista, che prese il nome dalla « Voce » ~orentina. S.alvemini e soci si opponevano alla conquista libica, sentenziando che, p!l'i,madi imporre la sua civiltà agli altri ·popoli, l' Italia dov·eva· crearsela per sè. E -per civiltà costoro intendevano quell:a democratica e protestan,te .dei popoli nordici, che l'Italia doveva ad ogni costo assimilare. Missiroli ,e Gobetti ihanno esasperato questa tesi fino alle sue ultime conseguenze. Non credo che questo sia il pensie~o degl,i antiimpeirialisti nel Fascismo, ma certo questi hanno in .comune coi vosiani l·a pretesa di s·u·bordinar.e il •problema della espansione .politica alla risoluzione del ,problema • culturale interno. Prima, essi •dicono, or-ganizziamo per mezzo della scuola la nosrta classe diirigen,te; prima elaboriamo la nostra tradizion,e nazional,e e poi, quando tutto sarà -pronto, ,penseremo a imporla per mezzo dell 'imp,ero alle altre nazioni. • L'errore di questo ragionamento sta nel confonde re 1il concetto di causalità con il concetto di successione nel tempo. Ma non è detto che la causa debba !precedere l'effetto. Dato che l'impero sia opera di una aristocrazia non ne consegue che tra l'uno e l'altra debba in... - tercedere una intiera epoca storica : pòssono, l'uno e l'altra, f or,m.arsi contemporaneamente. .Quanto piìi ,che se da una parte 1 'impero è opera dell'ari ... stocrazia, dall'altra ila aristocraz.ia sorge appunto e si organizza dallo sforzo di creare l'impero : il quale viene così ad essere la causa finale dell'aristocrazia stessa. La funzione crea l'organo. Il f enom·eno in ,realtà è :uno solo. · La storia infatti ci mostra ohe nessun popolo ha atteso di avere ,u1 na aristocrazia tradizionalmente organizzata per muov·ere alla conquista del mondo. Nè tradizione consolare, nè aristocrazia senatoria avev.a Roma {se non vogliamo da,re il nome di ari... stocrazia a quella assemblea di ricchi contadini, che si riuniva sotto l' assoluto po,tere dei primi Re) quando mosse a,lla conquista ,del Lazio. Cosa ne Biblioteca Gino Bianco sarebbe ,divenuto dell' impero, se T·ullo Ostilio prima di muover guerra ai vicini si fosse chiesto se Roma avesse una t~adizione di ,civiltà pari ai Greci ed agli Etruschi ? Ma q1 uando un popolo ha dietro le spalle tanto peso di storia .non è più il tempo di crearsi un impero : 1 'impero c'è già ; ed è già molto se si riesce a conservarlo contro il sorgent_~ imperialismo dei popoli più gi JVani ! Così l' ln.g1hilterranon ha atteso davvero che i baroni strappassero a Giovanni senza Terra la Magna Carta, fondam•ernto e origine della sua storica ' aristocrazia, per iniziare la sua politica imperialista. Ben poche tradizioni nobiliari avev-ano dietro alla scìa d.elle loro navi quei simpaticissimi corsari, che nel volger di pochi lustri conquistarono la Norman),a q,ia, la Sicilia e la Gran Bretagna, gettando fin da allora le basi della supremaziia britannica sui ma·ri. Gugliel1ffio il ·Conquistatoref era, se non erro, un re assoluto. Gli mancava, è vero il titolo d' imper.atore ; ma la sua autorità era di f at•to assai più forte di· quella dei successori di Carlo·magno. Solo due secoli do,po l'aristocrazia inglese rivendica i suoi privilegi. Ma im,pero, nell1e s·ue grandi linee, c'era già. La Camera dei Co,muni, la lotta per il controllo sul bilancio, la rotazione dei due partiti al potere vengono poi. Il parlamentarismo non ha creato l, impero in,glese .più di quanto il tribu,nato d,ell,a plebe non abbia creato q,uello romano. Anzi ·l',uno ç l'altro hanno spesso ostacolato, a Roma ed in lnghilterr,a la marcia imperiale. ·La cosidetta plrebe era nè più nè meno che una nuova aristocrazia in concorrenza con l 'antioa. Ma mancavano ad essa le austere virtù dell'antico patriziato. La secessione su ,l'Aventino, mentre Ro·ma era mrin.aociiatadal nemico, mostra come fosse scarso in questa ·nuova classe il sentimen,to nazionale. Di modo che, quando il patriz,iato fu vinto, la plebe non fu capace di .autogovernarsi e si rese ·,.., neoessario l'imperatore .. La medesima mancanza di senso nazionale ossèrviamo -nella borghesia inglese agli inizi del regime costituzionale. Sotto il regno di ,E,doardo III · i Comuni rifiutan di pagare le tasse di g·uerra ed al Cancelliere che da essi chiede se ,pretendevano di avere la pace per,pet1 ua, rispo,ndono : « ,Ma certo ! )>. Conseguenza : la flotta inglese bat,tuta a La Rochelle ,dagli Spagnuolri. E se poco dopo l'lnahilterr~ seppe..rifarsi, se la stessa borghesia s;ppe darsi con 1 1 andar del tempo oo' anima nazionale, ., •

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