r 14 RENATO PAVE~E vantaggio senza accompagnarsi colla teoria : perc~è lo uti1lizzare, come i contadini otèusi, soltanto l'esperienza dei nostri nonni è come fare pane di tutto il raccolto, senza conservare neppure un c'nicco di grano per la. semina e per la successiva mietitura. Così la prossima annata sarà carestia. ·E l'annata dei popoli è umana generazione. Poco progresso, poco raccodto per i nostri tigli se oggi si predica i.I disprezzo per la scienza e per la ·speculiazione. Ùn atteggiamento che si osi:inasse nel dispregio della scienza e de,lJa fi.losofìa {le quali sono attività essenzialmente protese verso iii futuro, anche se l 'e~emento attivo è poco appariscente) sarebbe un atteggiamento più conforme al 1li,ber.alismo di buona memoria, il quale, per amor ded quieto vivere, era uso a vegetare su1ltron~o come iJ musdhio e la muffa, che non conforme al « concetto fascista' », che aJ passato non vuoile abbarbicarsi ma vuol conquisìare il futuro in una instancabi,le vigilia d'armi e di pensi ero. *** Si dice : Ja filosofia è un'ombra evanescente del passato, mentre ,la vita vuole essere « azione » e non vani,loquio che si trastulla con falsi idoli. Ora, « operare », 1' anima tesa verso i,l futuro, costruire sempre meglio il'ltalia e iii mondo - per quella missione divina che è di ogni uomo, e sopratutto degli italiani - significa « potenziare » ilo spirito, come operante, e, assieme, i1l progresso, ohe nessuno oserehbe affermare possa realizzarsi senza Ja sciente e Ì'l pensiero, significa « progresso scienti-fico ». E la scienza, per progredire, deve precorrere .le leggi già note e sicuramente formllllate, servendosi di « ipotesi » ; .le quali solo dopo iJ successivo contro Ho attraverso un'adeguata somma di esperienze specifiche potranno assurgere al valore di ,leggi : Ja scienza deve cioè trascendere in parte i1 l proprio campo (che •è que'lilo deH •esperienza) per affidarsi alila !luce fuggevole dell'intuizione, che è Ja vera orientatrice dell'indagine e ila· vera fecondatrice del progresso. È appunto questo campo, che sta oil-trela scienZJa, ,questo spaziar delilo spirito dentro ,la tenebra deil1'ignoto a cogìliervi affannosamente nuovi ·bagliori di verità, questo spasimare dello scienziato verso ciò che sente essere un suo dominio ma ancora inesplorato : questo campo in cui si afferma veramente J 'atto più sublime delila vita, per quel mistico impulso ailil 'unità assoluta che è comune a,U'a·rtista, al re·ligioso ed a~ilo scienziato : questo campo ,è a.ppunto quel o che suolsi chiamare « fiilosofia >>, quando sia indagato con freddo· spirito raziocinante, mentre è << anche » poesia, è anche lirismo se aHa mente e ail pensiero si accoppiano i,l Bibliot .ca Gino Bianco . . cuore e i,l cailore de.l:la fede. In questo senso_ o~n1 sc1e~- zia·~o, ogni uomo dhe abbi~ cuore e mente, cih.e sappia cioè reallizzare con fede di apostolo_ qualche nuova verità, è un fi•losofo, è u~ artist~. Tali Newton, Goethe, per non .dire dei nostri grandi, da Dante .a Leonardo, a Galileo. . · d. h, Ogni vero Risorgimento ha avuto 1 suoi gran i: _e_e l'unità di Dio, la qtta,le si rivela attra':ers•~ lo spirito dei sommi, non fa distinzione astrat_t~ di sc1~nza, filosofia od azione. Ogni atto dello sp1r1to, ogni s~a realizzazione, anche artistica e fi,losofica, è_ « a~ione ».: anche se .questa non sorta immediatam~nte 1 suoi effetti, ma ,li traV1aiiclù, oltre J 'era presente, 1n un futur<;>tanto più remoto quanto più eccelse sono_ le sue co~qu1ste .. Una nazione che, per amor_ dei P!o~lem1 P,res~n_t•: disconoscesse que1Ji de;ll 'avvenire e l1m1t~sse I atti vita , del pensiero aiJa soda scienza ~. questa riducesse al~e applicazioni immediatamente ut1·h, farebbe come quelI 'agricoltore troppo avido c,he bada solo a sf~utt~re le naturali risorse .del.la sua terra, senza curarsi d1 fare quanto bisogna per conservarne la f~condit~. . . ,Ma per non cadere nei depre~at~ astratt1sm1 termino colll 'esprimere il mio ~icuro conv1nc1mento che un pensiero 'il quaile· si imperni su quella verità fondamentale eh.e è iii potenziamento della ,Patria e della morale, un pen?iero che operi sotto :l'i~pulso d} un_a fede sicura e v1:brante neH.a sacra m1ss1one dell Italia nel mondo e del Fascismo nell 'lta,lia nuova: un pensiero il quale sappia dar forma logica e necessaria (anche se sotto queU 'etichetta « fi•losOffica >> ohe è pur sempre la sola che, per comune consenso, .abbia valore, universale e che, come taJe, possa portare oltre i confini 1'essenza schiettamente razionale del' fascismo), un pensiero siffatto non sollo può conciliarsi coi postulati fondamentali del Fascismo, ma serve ad imporne al mondo l' essenzia1le verità. Per concludere, dirò che non devesi chiedere la sop-· pressione della cultura fi1losd:fica per la sola ragione c!he ,l'a1lbero del,la fì,losofia è tardo a produrre i suoi frutti, ma bensì di quella particolare e malsana culturà filosofica che, vegetando ormai ali 'ombra del passato, costituisce un escrescenza parassitaria dell'attuale organismo del pensiero. Anche i,l Fascismo, come ogni fulgida luce di verità, deve avere i suoi grandi assertori: poeti, artisti, e filosofi. ~olo cos_ì esso potrà protendere il suo spllendor_e oltre 1 confin_i del tempo, che lo spirito non può valicare che mediante Je immortali costruzioni della ~ente. Si_~~o queste. scienza, arte o filosofia: tre asp.etti 1nsepara 1 b11~1.d~lla vita de.Ilo spirito, tutti convergenti nella « re1hg1os1tà », che è il vero potenziamento della vita nazionale. REJ\lATO PAVESE
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