Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

.,, • .,.. .. PERICLE DucA Tl .. ) ,.. ST.ORIA , DI BOLOGNA 23 DICEMBRE 19zS , Pli~io nella sua Storia Naturale, III, 20, 115, . a,serisce che Felsina, cioè Bologna etrusca, era da ritenersi com~ la capit~le dell'Etruria circumpadana ; tale posizione di pi:eminenza è comprovata . dai rinvenimenti assai ampi di antichità etrusche a -~ologna e nelle imme.diate vicinanze. Il nome di .F elsina pare riallacciarsi ai nomi di Velsu, Velzna, Velznani· che ricorrono su monete da attribuirsi a Volsini veteres, l'odierna Orvieto. In realtà i due nomi F elsina e V elzna sembrano equivalersi e perciò nel nome che ebbe Bologna sotto gli Etruschi si· ha il ricordo del nome di una città della Etruria propria colonizzatrièe della valle del Po. • . I rinvenimenti sono stati quanto mai feraci per ciò che concerne i sepolcreti etruschi felsinei, sono invece scarsi~simi per quanto riguarda la città. · Sullo strato umbro-villanovia.no di fondi di capanne sembra . estendersi · quasi senza fasi intermedie lo strato · romano. Solo alle falde della collina a villa Cassarini fuori porta Saragozza si sono rintracciati indizi di costruzioni etrusche ; forse il _quartiere degli Etruschi colonizzatori stava accanto ali' abitato degli Umbri, verso i colli, e forse l'acropoli di Felsina coi suoi santuari si in·nalza'7a su di una collina, che si ha· ragione di identificàre con quella in cui ora è Villa Baruz2:i. Ma F elsina etrusca appare essenzialmente dalle tombe. E dei s~polcreti felsinei que,lo più importante e che · ha dato il nome tipico alla civiltà è quello della Certosa ; ivi si sono rinvenute ben 417 tombe, tutte di carattere diverso dalle precedenti villanoviane. Anzitutto prevale ·il rito della inumazione su quello della cremazione ; ma è specialmente il materiale archeologico che ci dimostra .. questa difler~nza con la manifestazione di una cultura assai più progredita, di un'arte meno infantile . Bibliotec Gi o • 1anc I Sono vasi dipinti greci, quasi tutti attici, comprovanti un attivo, assiduo commercio transmarino ; sono bronzi non più laminati, ma fusi di tipo etrusco, come si rinvengono in Toscana, sono squisite orefi_cerie, sono infine las_tre funerarie (stele) e cippi, su cui talora appaiono iscrizioni etrusche . I sepolcreti ·felsinei sono al di là della grande cerchia costituita dai sepolcreti villanoviani : a nordovest in via dei Mille, e nord-est nella R. Università, a sud e· a sud-est fuori Porta Castiglione e nel Giardino Margherita, .ma in maggior misura ad ovest, in cui, procedendo da occidente ed an!.. dando verso oriente, si hanno la Certosa e 'il Cam- . po Polisportivo, i fondi Aureli, Battistini, De Luca, Arnoaldi. In quest'ultimo fondo si avverte una netta separazione topografica tra umbri ed étruschi, . poichè il cimitero umbro Arnoaldi è limitato da una fossa di confine (lung. m. 2,50) al di là della quale. v'è uno spazio . libero, passato il -quale, ricominciano i sepolcri, ma di tipo Certosa. · Sicchè anche qui come per la città dei vivi si avrebbe. l'indizio di ·una vita separata tra i· popoli, tra gli Umbri sottomessi e gli Etruschi colonizzatori.: solo in seguito avrebbe avuto luogo la fusione. · Altre località del bolognese hanno dato ~I?,tichità_ etrusc~e, che sono piuttosto frequenti nella valle del. Reno, Iungo cioè la , ia di discesa delle schiere etrusche. La loc~lità. più importante è Marzabotto, ove si sono rintracciati i resti di ·una vera città etrusca, con l'acropoli, col reticolato delle strade, con le fondamenta delle case, coi sepolcreti. Grande è le congerie dei vasi attici· dipinti usciti alla luce ·aalle tombe felsinee, e qu~ti vasi danno la crono ogia delle tombe stesse dalla fine del sec. VI ai primi decenni del sec. IV. Vivissi- .. I ) • • I

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