Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

• I \ r ■ I -· 2 ora trasformato in pianura opi~a ; di .forma quadrilatera, anzi trapezoidale, erano queste terramare recinte da un fossato e ~onsistevano in~una fitta selva di pali, su cui si stendeva il · tavolato -sostenente _le capanne. Rito di . queste popolazioni terramaricole era la cremazione ed i cimiteri .relativi alla terramare sono costitùiti da semplici, rozze urne fittili· a forma di vasi, ammassate _l•una sull•altra, l'una accanto all'altra, e senza corre·do funebre; Così al rito della inumazione ranni~chiata, propria delle civiltà .neolitica ed ·eneolitica, succede il rito ' della cremazione ; così alla tomba individuale con ricco corredo funebre succede il sepolcreto comune, in cui l'individuo è annullato ,ed in cui è il ricordo della stirpe, non della persona. ~ Per· questo, come per l'apparizione del bronzo e çòme pei caratteri della ceramica grigio-brunastra a vernice lucida con la caratteristica ansa lunata o cornuta, tutta la civiltà del bronzo nelI:alta Italia, la civiltà a cui risale l•abitato primitivo di Bologna, si deve attribuire a nuove p9polazioni, differenti . dalle stirpi ·anteriori ligure-iberiche, alle popolazioni ariane o di razza indo-europea, calate · giù dai.. valichi alpini dal centro dell'.Europa. Dobbiamo riconoscer-e in que~te tribù, che abitavano nella nostra pianura padana, la stirpe italica, ,quella stirpe che si diff~renziò poscia .nelle varie popolazioni più cognate tra di loro e parlanti dialetti italici. . . La· civiltà del bronzo, già agli albori del primo millesimo a. C., tende .a trasformarsi nella civiltà I · del ferro, così chiamata dall-'apparizione, dapprima eccezionale, isolata qi que"5tu' ltimo metallo usato dapprincipio come oggetto .di ornamento. . Meglio può precisarsi la stirpe italica che a- . bitò -allora il B~lognese : sono gli Umbri. De'vesi tale trasformazione di civiltà nel territorio della nostra Bologna a irruzioni di nuove genti dal nord Qppure devesi solamente all'influsso esercitatosi dal sud; dal territorio tra Arno e Tevere, abitato pure da Umbri, ma già arrivati a un grado di maggior cultura pei rapport_i coi popoli transmarini ~ .Certo è _che ogni fase di civiltà nella Toscana pre-etrusca ed etrusca trova la sua rispondenza, sia pure tardjvamente, al nord dell'Appennino, e tutto q·uesto parlerebbe a favore della seconda ipotesi. Ma non devesi , negare che esiste sempre uno jato, un distacco tra civiltà del bronzo e civiltà del ferro. . Questa prima età del ferro è determinata dal... la civiltà tipo-Villanova, p9ichè il sep?lcreto, da cui ..d. apprima si trassero e si fissarono i caratteri s~- I • CO • lienti della civiltà stessa, si rinvenne nel podere di Villanova a 8 chilometri a nord-ovest di Bologna, podere di proprietà dello storico bologne~e conte Giovanni Gozzadini, che il sepolcr~to nnvenuto nel 1853-1855 studiò e pubblicò. E una ciyiltà, comune anche al te·rritorio etrusco-umbro; anzi in questo territoriç>vi Sono i rinvenimenti dei sepotcreti di T olfa ed Allumiere presso Civitavecchia e di Monteleon~ di Spoleto ~ dei ripos.tigli di Limone e di Goluzzo, che dimostrano il passaggio dall'età del bronzo a quella, del ferro. Passaggio che per il bolognese è· dimostrato, in parte, dal :sepolcreto di fuori Porta S. Vitale, uscito' alla luce nei nuovi quartieri operai. La civiltà villanoviana in Etruria deve essere stata patrimonio della popolazione pre-etrusca ; perciò, se si tien conto del passo di Erodoto (I, 94) conce~nente l'arrivo degli Etruschi in Italia, per via di mare dalla .Lidi~, si deve riconoscere in questa popolazione gli Umbri che Erodoto stesso menziona. ' . Nel sepolcreto di fuori Porta S. Vitale, da attribuire al sec. IX, eccezionale è la presenza del ferrQ, rari sono gli oggetti di ornamento, ~ra J cui interessanti le fibule a disco e ad arco elastico, che hanno il pieno riscontro a sud dell'Appennino; il cinerario è a forma biconica di argilla 'rude e lavorata a mano, con una ciotola per coperchio ; · ma talora il cinerario è di tipo terramaricolo. In.. fine queste tombe di carattere così povero sono l'une assai ·vicine alle altre. Plausibile è lo sviluppo da quanto noi osserviamo nei cimiteri terramaricoli. Vi sono anche . tombe di •inumati ; ma gli scheletri scomposti e privi di oggetti dimostrano un genere di .seppellimento di noncuranza ; sono queste le tombe dell'antica popolazione vinta e resa schìava, dei discendenti cioè degli , antichi Ligurolberi. Nei sepolcreti villanoviani di Bo,ogna notiamo uno sviluppo graduale, ·sice:hè si posso{lo fissare al-- · I cune fasi successive, la cui date si possono determinare approssimativamente sulla base dei confronti coi sepolcreti dell'Etruria ed anche sulla base della presenza di oggetti importati dall'Etruria. ' · · E una civiltà che · si estende dal sec. VIII , s_inoverso la fine del séc. V] con un'arte geome- . trica, che è una barbarica derivazione, mediata.. mente il territorio pre-etrusco ed etrusco, dall'arte geometrica ellenica. Solo· assai tardi ,i hanno nella dec?r?zion~ elementi figurati o vegetali, ~a sche.- mauc1 as$a1, Nel frattempo invece in Etruria si ha

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==