Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

Avv. PROF. VINCENZO RAGUSA \ AMMINISTRAZIONE · CENJRALE E LOCALE - Il. ENTI-MINORI DI DIRITTOPUBBLICO ; ~ . PER~ONALITA' GIURIDICA, CARATTERE, CLASSIFICAZIONE 1 DICEMBRE 1°925 16. - Abbiamo visto nella lezione precedente che l'uomo è naturalmente portato ad associarsi, perchè, allo stato d•isolamento, egli non solo non potrebbe sviluppare le sue facoltà e perfezio- . narsi, ma non potrebbe neppure vivere pienamente, poichè sarebbe costretto a trascinare una esistenza grama e stentata, alle prese con tutti i bisogni più elementari di ordine fisico, estraneo affatto - ma non perciò meno infelice - a tutte le aspirazioni e a tutti i bisogni d•ordine spirituale e morale. In questo istinto socievole dell'uomo è l'embrione di tutti gli enti· collettivi, che nella evoluzione delle razze e délle civ.iltà assumono forme e nomi diversi, ·perchè s'informano a idee, a tendenze, a bisogni peculiari, che risentono dell'influenza déi tempi, dei ·luoghi, dell'indole dei componenti, dell'educazione, della religione, dei contatti con altri gruppi sociali, dei mezzi disponibili e del cli- • ma istesso. Come primo organismo sociale, presso tutti i popoli, fin dai primordi dell'umanità, appare la famiglia, la quale può ben consider~rsi come la mònade sociale; l'organismo più alto e 'più com-. pleto è lo Stato. Nella famiglia l'uomo trova l'ambiente ·naturale per il suo primo sviluppo, nello Stato trova le condizioni necessarie per il suo sviluppo ulteriore e per il suo progressivo miglioramento ; nella famiglia trova i germi dell'etica, nello Stato il più vasto ambiente per farli ·sviluppare ; in quella si contengono i primi elementi di civiltà, Biblioteca ino Bianco in questo si attua il pieno rigoglio della civiltà stessa ; nella famiglia si apprendono i primi rudimenti del giusto e dell'ingiusto, del dovere e del diritto, .dell '~mor di . patria e dell'obbedienza alle .leggi, nello Stato si ha la nozione completa di codesti concetti e la possibilità di attuarli ; la famiglia ha un capo, a cui tutti "i component,i devo~o sot- ' tostare e ubbidire, lo Stato si raccoglie ad unità in un capo, che ha il · summum imperium e con esso l'autorità d•imporre il suo volere e di farsi obbedire. Ben a ragione la famiglia è stata riconosciuta come organismo etico universale ; e lo ' - Stato, che è esso pure organismo etico, non può non considerare la famiglia come elemento fondamentale, su cui poggia la ragione del suo benessere e della sua forza; ond'esso - al dire del grande FILOMUSI-GUELFI - deve garantirne le condizioni esterne della moralità mercè il diritto, afforzarne i vincoli etici, promovendo una ·educaziòne civile, che non contrasti con lo sviluppo dei s_entimentidi famiglia, l'amore, la benevolenza, la fedeltà, il rispetto e l'ubbidienza verso i genitori, perchè la famiglia, come una delle basi sociali, sulle quali lo Stato si sviluppa, tocca i rapporti del diritto pubblico. , Con tutto ciò la famiglia non può considerarsi come un ente di diritto pubblico : essa segna - come nota il citato F/LOMUS/ - il punto di passaggio dalla persona individuale, alla sociale : tra famiglia e Stato si riscontrano una serie , di enti, ...... • I / .. ..

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