Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

\ I ibli , • ·6 UNIVERSIT'ÀF ÀSCIST A \ fica nostra attrezzatura industrial~~ che nulla aveva da inviàiare a quella degli ~Itri belligeranti.? • · risorgere più forte (ill potenza oggi) e più p~o-- mettente che mai, spetta alla tempra rom~na d un...' gigante : · Benito Mussolini, che ne avocò a sè, l'alta direzione quale titolo di onore. III. On periodo triste ed angoscioso fu quello che vivemmo nel- nostro .paese nell'immediato dopo guerra. Lo storico futurò dirà quanta colpa ,va data· _agli uomini e quanta agli avvenimenti, se in quegli anni nefasti, dopo la superba vittoria militare, prevalsero le còrrenti ·.di . dissolvimento e di · L'aeronautica forma oggi l'oggetto dello studioI · ostracismo · anche per tutto ciò che di. bello e di più appassionat~ da parte delle PoteÌlze. buono aveva pure apportato il conflitto nel suo L'America· dedica la sua passione all'increturbinio di distruzione. mento aereo e vi si dedica, come ·è facile capire •. /. . Noi consta~amo p~rtroppo che tutto il nostro con mezzi del tutto eccezionali. patrimonio aeionautico venne ,pressochè disperso. La sua tendenza è quella di far raggiungere I campi dia~azione, già una volta pulsanti di at-. agli apparecchi le massime velocità. Popolo sportivo tività instancabile, si erano ridotti ad ospitare' ap- e dedito agli affari, vuol rid~rre al minimo il tempo .. pareçchi sga'ngherati e non costituivano ormai che necessario a percorrere le più grandi distanze. silenziosi depositi di rottami. · . ,, Il Comitato dei bilanci si ·è dichiarat~ favo-· Molti piloti a proprie spese emigrarono al- revole a dare i fondi non tanto per la costrùzion~,.. l'estero e con poco materiale acquistato sui campi, quanto per le ricerche scientifiche conc<?rìlenti la ~llorchè tutto si liquidava, impiantarono scuole di navigazione aere~. ' pilottaggio, pèr nulla sorretti d~ll'apf>oggic del , ,Il centro di questi studi è nello Stato del-• proprio Governo. l'Ohio, dove i tecnici più abili fanno· sforzi inau- · Piccoli e grandi apostoli d'Italia in terr~ lon- diti per migliorare i dati tec·nici dell'Aeronautica: tane, essi meritavano ben altra sorte ! , Non si preoccupano del numero, ma della qualità~ Durante la raffica antiaerea le nostre· indu- consigliano di fabbricare solo qualche e;emplare · strie dovettero. cercare uno sbocco nei mercati esteri di ogni. tipo, in modo che tutte le energie• finane soprattutto nelle Americhe, dove si vedevano ziarie e lavorative si rivolgano. alle ric_erchedi dati contestare il passo da industrie simil.iari estere, ap- più perfezionati ; tantq, l'industria americana ha . poggiate e facilitate nella gara di accaparramento tale attrezzatura, da permettere di fabbricare all'oc- .dai rispettivi Governi. correnza in brevissimo tempo i tipi adottatj .. VenFu un periodo di fQllìa quello, che i vecchi gono eseguiti esperime~ti per il lancio di ·bombe_· aviatori ·di guerra ricordano con a~goscia, ,non ·.di- speciali su nàvi in alto mare, e la più importante· sgiunta da un senso di infinita nostalgia del tempo _di queste esperienze fu eseguita proprio durante la dei maggiori fasti delle nostre ali. · , Conferenza di Washington per la riduzione degli . ' L'aviazione italiana insomma, dopo avere sba- · armamenti. La coin~idenia non pot~va essere più lordito il mondo intero, si archiviava. . ammonitrice ! _,,. ·In quest~ sfacelo desolante, in questa situa- Si sono costruite navi porta-aeroplani e già 13~ zione senza sbocco, in questa oppressione paurosa navi da guer~a sono state equipaggiate .con aerQ- · senza slancio e senza vita, i magnifici bombardieri plani e catapulte per il- lancio degli apparecchi~ di Pola, di· Cattaro, di Chiapovano, gli irresistibili dalle toJde delle· navi. ( 1) cacciatori dai cento duelli aerei, gli aviatori ita- L'Inghilterra spende oggi circa 2 miliàrdi e1,iani tutti rivivevano ormai le glorie lontane nel 300 milioni di lire Italiane all'anno per l'aero~au-• ricordo accorato e ·profondamente triste di un .. amore folle aspramente contrastato e si ribel- · lavano al pensiero che tutto fosse finito nel nostro bel cielo. Ma l'aviazione italiana non poteva morire; non era possibile che essa fosse travolta definitiva~ente nel turbine di distruzione come tante altre cose nel dopo-guerra ed ' il merito di aver I~ fatta • a- I , ·, • I (1) Nei cantieri della •~New Jork Ship buil~ing Corporation:, in Camdem4 N. 1. nelr aprile 1925 si varerà il Saraloga che sarà la più grande, la pita rapida, la più formidabile delle navi porta-velivoli del mondo. Tonn. 35.000. velacitàda 33 a 34 nodi all'ora, motori elettrici di 180.000-- HP. armamento 8 cannoni da 8 inchei. Può trasportare sul "°nte e da· questo . lanciare a volo 72 areoplani da attacco e da bombardamento. A tutto aiu• ano 1925 al~e tre navi aiaantesche portavelivoli permetteranno alla marina.. deali S. U. di poter trasportare aulr oceano circa 300 velivoli. I .. • I

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