Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

\ ,, \ \ UNIVERSITÀ FASCISTA \ ' qualcosa di più alto; e questo qualcosa è l'Italia. d'odio . verbale contro la tirannide; la c~rbo~eria, Ora questo qualcosa di più alto che, nel periodo . anche per la qualità delle p~r~one che .Vl pnmegnapoleonico, aveva inco~inciato a presentarsi . in giavano, alti funzionari, ufficiali del ~enod~ nap~- forma precisa alla inente e al cuore di molti, e a leonico, e, nel Mezzog~orno, numer~ s1 pre~l e ~ab, , concretarsi in una setta o partito degl'indipendenti, per lo meno in un primo. te?1po,. 1n pratica s aedi cui si faceva un gran parlare, quantunque s'i- conciava ali~ riforme c~sbtu_z1~nah.Certo la do_p: gnorasse chi v'appartenesse, acquisterà nell'animo piezza, a cui le sette s ap~1ghav~no. per necessit~ di sempre più numerosi italiani importanza e valo- di cose, la mania del cospirare, 11 mistero, onde s1 re dinanzi alla reazione dei principi restaurati, soÌ'- circondavano, gli elementi pessimi, che. t~lora acretti dalla Santa Alleanza, · la cui (onga manus è coglievano, dovevano produrre ben tnst1 conse- , fra noi l'Austria, che aveva sostituito la Francia guenze, soprattutto la deformazione del carattere, e nell'egemonia sull'Italia. Molti, e v'accennai già, l'incoscienza, per cui non si avvertiva la spropors'accostano alle società segrete, che sopravvissero zione tra mezzi e fine; ma era imI?ossibile esercialla restaurazione. Non alludo alla massoneria: tare un'azione politica immediata, contraria a' Gocome associazione, in Italia, dopo il 1815, addi- verni, fuori delle sètte. I Governi, alla lor v.òlta, rittura scomparve ; i massoni posso~o rimanere _nel per opporsi alle società segrete ricorsero alle carp~ofondo dell'anim~ massoni, però l'organizzazione ceri e alle persecuzioni, e s'appoggiarono alle con- , loro non esiste più ; logge isolate persistono forse trosette, come quelle de' calderai, dei ferdinandisti, in qualche centro. Così parecchi diventano servi- de' sanfedisti, dei paolotti, e così via ; le quali tori devotissimi dell'Austria· e de' nostri principi; con i loro odi dettero alla macchina della polizia parte entrano in ·una società segreta, non abbat-. la maggior perfezione e il maggior impulso. · tuta, nè distrutta dalla reazione, cioè nella car- Prima <;li parlare de' moti più importanti, boneria. . promossi dalla carboneria, bisognerà dare uno Senz' occuparci qui, chè non _sarebbe il luogo, sguardo alle condizioni dell'Italia dopo la restaudelle origini di questa setta, che è impossibile sta- razione. Fino al 1814 l'Italia, salvo le · isole di bilire con certezza documentaria, poichè alcuni la Sardegna e di Sicilia, dove s'erano rifugiate . rispetpretendono d'origine francese e propaggine del -tivamente la casa di Savoia e quella di Borbone, · compagnonaggio medioevale, ·e molti altri, e con · era a' cenni di Napoleone I, e quindi essa aveva serietà d'argomenti, la conside~ano oriunda dell'I- quasi un'unità politica, in quanto, si capisce,' ditalia meridionale, certo è che la carboneria, fra pendeva del tutto dalla Francia. Col congresso di il 1815 e il 1832, domina nel nostro mondo set- Vienna alla Francia succede come potenza egetario. Di baracche ,carbonaresche v'era, dppo la monica in casa nostra l'Austria; la quale, durante restaurazione, notevole abbondanza fra noi, mas- il dominio napoleonico, mirando ~ prepararsi la sime nel continente meridionale, e nello . Stato- .. supremazia in Germania e in Italia, aveva partecipontificio (Marca e Romagna soprattutto) ; ma con pato alle coalizi~ni antifrancese con queSto intento grande incertezza d'idea, e in special modo con soprattutto. Così, al momento della restaurazione tendenze diverse da' regione a regione, da un pe- europea, l'Austria pQteva attuare il suo vasto diriodo di tempo ad un altro. Così nel sud preva- segno ottenendo il consolidamento della sua pre: leva il carbonarismo puramente democratico' ; nel minenza in. Germania e in Italia, dove acquistava nord il federalismo, mirante soprattutto all'ingran- il dominio diretto e immediato della Dalmazia, dimento del Piemonte a spese dell'Austria; nello della Venezia giulia e della tridentina, e creava Stato pontificio alla liberazione dalla soggezione il Regno del Lombardo- V enet~. Questo fu• il suo papale. In ogni modo, fuori dell'idea dell'indipen- dominio diretto, ma ·poi collocava rainpolli cesarei denza nazionale, che sembra il nocciolo di quelle a Modena, e in T osoana, e Maria Luigia, la varie propensioni particolari, non c'è altro di pre- seconda moglie di Napole~ne, figliola di ·Franciso, di accettato da tutti ; ·giacchè non costituiscono cesco I., sul trono di Parma e Piacenza. La v.alle un programma determ~nato e fissato le astratte e padana, in molta parte, era quindi cosa dell'Auvaghe @eneralità intorno ·all'odio contro i tiranni, stria, che estendeva i suoi diretti tentacoli anche, · · del quale si fa tanto sfoggio nel catechismo dei di là dall'Appennino, sulla Toscana, secondo ge• · maestri buoni cugini. Con tutto questo sfoggio nitura austriaca un tempo, e tutt'ora strettamente ~· I \ o Sian., ·O ...

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