DOCUMENTI DELLA STORIA DEL FASCISMO 67 sato da non sentire virilmente il bisogno impaziente ed energico di rinnovare questo passato col lavoro, con la disciplina, con le armi, col pensiero. Il Senato, che tante volte ha dato prova di saper ascoltare questo nuovo battito del cuore italiano, non può apprezzare nel suo giusto valore quello che abbia- ~o detto l'atto di fede implicito nella istituzione della nuova Accademia. Le Accademie in ogni tempo sono state lo specchio della cultura e dello spirito del paese. E in Italia fermenta e matura uno spirito nuovo, che ha cercato la sua forma e il suo organo di sviluppo e di formazione storica nella Reale Accademia d'Italia. La quale per altro (è bene che il Governo lo abbia esplicitamente detto, anzi formalmente garentito nell'art. 9 del decreto, e l'Ufficio centrale si compiace di rilevarlo) non si sostituisce a nessuna delle Accademie italiane esistenti, e non importerà ostacoli o limiti alla presente loro atti vità ; anzi dovrà riuscir loro di ausilio in un'opera di collaborazione e di integrazione. Lo avverte anche la relazione del Governo al Senato. E in verità il pensiero animatore del regime fascista è quanto mai alieno da ogni tendenza negativa. Esso intende non a distruggere, ma ad edificare ; è quanto mai di bene si è fatto e si fa, è _da esso rispettato, pregiato, cercato, messo a profitto per la costruzione del nuovo animo e della nuova potenza d'Italia~ Consape .... vole del valore delle tradizioni, che sono le radici dell'individua .... lttà dei popoli, il contenuto della loro coscienza, la base della loro volontà, esso mira a rinverdirle e rassodarle piuttosto che a scalzarle. La scienza poi, la letteratura, l 'arte appartengono alla storia, e sono storia, dove il nuovo s'innesta ali' antico ; e quanto s'è prodotto è . . . patr1mon10 sacro e riserva necessaria a chi abbia reale capacità di novelle produzioni. La Reale Accademia d'Italia, dunque, nè sarà µna minaccia alle altre accademie, nè si può sospettare diventi fucina di futuristiche improvvisazioni. La nuova Accademia sarà di certo quello c~e la farà il Capo del Governo, con la scelta che il decreto gli affida dei membri che la costituiranno: sopra tutto con quella dei primi trenta, che ne formetanno il nucleo originario, e che, avendo diritto a designare gli accade mici che potranno esser nomi .... nati in seguito, resteranno il germe perenne della futura accademia. La vita, la fortuna, il significato storico dell'Accademia d'Italia sono pertanto nelle mani del Capo del Governo. Mani sicure, nelle quali il ,Senato ha fiducia intera. Ne trae oggi nuovo argomento dal concetto a cui vede inspirata la nuova istituzione, destinata, come dice la Relazione al Senato, a rappresentare la « volontà dell' Italia fascista » : quella volontà, che ci ha dato molte e grandi prove di sè, e che in ogni campo persegue tenacemente un ideale di rinnovamento nazionale, che sia ravvivamento di tutte le forze sane del popolo italiano e indirizzamento di esse a più rapidJ sviluppo, ma in ogni campo è essa stessa, prima di tutto, sforzo di suscitare, educare, rinvigorire e far possente una volontà concorde, seria, operosa. Alla Reale Accademia d'Italia il presente decreto promette una sede degna, e promette mezzi adeguati al vasto ufficio attribuitole di « promuovere e coordinare il movi... mento intellettuale italiano ». L'Ufficio centrale ha interrogato il Capo del Governo per averne affidamento circa l'assegno fisso con .... templato ne·ll'art. 4, e che si do ... vrà stabilire con ulteriore provvedimento._ Ed è lieto di poter dire al Senato di averne ricevuto precise dichiarazioni, ·assicuranti che tale assegno sarà largo e veramente adeguato alle funzioni ali' Accademia commesse. L'Ufficio centrale· fa voto che segua quanto prima l'annunziato provvedimento a di .... mostrare in che modo il Governo con meditata previdenza a,bbia provveduto ad eliminare le difficoltà, in cui l'Accademia restereb .... be subito e in perpetuo impigliata, ove a' suoi fini non fossero proporca Gino Bia co zionatl 1 mezzi assegnati. Giacchè tali fini possono limitarsi, e ~eanche . principalmente ridursi alle pensioni e agli onori, onde I' Ac ... cademia premierà gli uomini intellettualmente più insigni del Paese. Per i quali l'onore· più vero e il premio più ambito sarà sempre quello di potere con l'ingegno loro operare, grazie agi.i strumenti loro forniti, a vantaggio degl 'interessi ideali, che sono pure gl 'interessi reali più profondi, della Nazione. Signori senatori, voi che in. ogni occasione avete con vivo plauso aderito al proposito animoso del Capo del Governo d'incitare il popolo italiano a nuova grandezza, non avete bisogno di molte parole per vedere nel Regio decreto proposto ai vostri suffragi l'immagine augusta · e · luminosa della Patria, che vi si vagheggia, fiera delle sue glorie intellettuali, reverente agli uomini che più altamente la onorano nel mondo, docile ad ascoltarne la voce presaga ed ammonitrice del suo più degno avvenire. Risposta del Sen. Gentile agli• oratori del Senato a proposito di questo progetto. OENTI11E, relatore. Onorevoli Senatori. Degli oratori che hanno parlato sul presente disegno di legge, mi pare soltanto l 'on. Ciccotti abbia fatto un discorso di opposizione al disegno stesso ; ma debbo confessare che, pur essendomi sforzato di seguirlo attraverso tutte le varie divagazioni, in cui egli si è diffuso, non sono riuscito a rendermi conto dei motivi che lo inducono alla opposizione. Molte delle cose che egli ci ha dette, ~rano scritte già nella mia relazione a conforto del disegno di legge, contro di cui egli ha inteso parlare. E dirò anzi che tutti gli svariati argomenti che ha creduto dover toccare, quasi che oggi fosse in discussione il bilancio generale del1' istruzione pubblica, indicando e lamentando le grandi lacune e i gravi bisogni che travagliano oggi in Itali a tutti gli organi degli studi, sono, a mio avviso, altrettanti argomenti in favore della presente • (
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