I RE·CENSI-ONI PIETRO ZANFROGNINI - Dialoghi di creature, CampiteU.i, Foligno, L. 1O. Il libro è divi.so in tre parti : nella prima par che si accenni alla fragilità di oini creatura, alla caducità della vita· ' e sopratutto qui emetge ciò che sembra malvagio e feroce ; pure, francescanamente, vi si mostra la funzione del male nel1' economia del creato, armonia dialettic~ col bene nel cosmo, che lo stesso male serve a far trionfare. Permeato da questo vasto senso cosmico 1• autore riconduce le cooe tutte, che semhran tanto diverse e divise, anzi ~pesso, ostili tra loro, alla suprema unità del creato nel tendere alla suprema unità in Dio: unità per la quale « mo.. rendo si vive ». Le rose qui cantano ingen~e la bellezza del loro fiorire che non è che sfiorire. I met:illi s-i contendono l'un l'altro il primato élel mondo, •ma l'oro è la luce inte .. riore ,epolta che cerca erompete al sole, il ferro è la forza brutale, astringente-si nel suo proprio egoismo. Nella ·seconda parte del libro ritroviamo lo stes·so motivo della dialettica armonia degli opposti : .I' onda e la roccia trovano nel loro farsi e sfa.rsi l'armonia delle loro avverse esistenze. Più tragico il senso della morte passa nel dialogo Tra l'erba e la /alce, dove istintivamente chi legge si sente erba di fronte ad una invisibile falce e dove il fatto della rinascita del1'erba eccita misteriosamente in noi il senso della nostra rinascita nell 'al di là. Ed eccoci al terzo ciclo che è come ?na scalata al cielo. Dalle Vette si spicca 11 volo verso gli astri, per trascendere in fine ai Geni, ai Santi ed agi~ Anegli. Nel dialogo Tra V effe emerge il senso di dominazione e di potenza di chi sta in alto. Ma la parola del cielo annienta la loro grandezza ; davanti all' A•ssoluto tutte le grandezze della T e.rra sembrano livellarsi ed ogni potenza aninichilirsi. Poi si sbalz~ tra gli astri e dalla distanza di 'Sirio si rigua,rda alla Terra. Quale senso di spazialità senza limiti ! E come effimera e vana appare tra questi abissi celesti la vita del nostro povero globo. Ma in questo dialogo tra astri i,l ritmo si afferma come legge cosmica. Ed ecco i cercatori d'infinito, i sacerdoti del ritmo, Michelangelo e Beethoven, i geni cui Dio si cede, che manifestano, per vie diverse, l'eternità. E saliamo an,cora di un grado: ecco i Santi, nei qua:lii vediamo ancora questa possibilità di ra,ggiungere Dio per le vie più diverse. Come siamo ormai lontani da quei meta1li che negano Dio per la loro cruda potenza, e da quelli avvoltoi che pure lo negano, vere creature demoniache, con la loro ferocia. Qui Dio è presente nel Bene. E dai Santi, d'un balzo, fra gli Angeli: .la gioia di esser presso 'Dio, cli adorarlo, prorompe con una foga che ricorda certi finali delle s~nfonie di Beethoven. Così per questi Dialoghi di creature l'anima nostra. dalle ime bassure della crea- . . z1one, viene portatà, con UQ crescendo sinfonico, ai più alti vertic,i del lirismo. G. R. ARTURO CODIGNOLA - La giovinezza di G. Mazzini, Firenze, V allecchi, 1925. La 1c0Hana •storica dell' editore Valle.echi si è recentemente arricchita di questo prezioso volume che rispondeva ad una profonda necessità nel campo degli studi biografici Mazziniani. Di quesf uomo, infatti, di cui molt1ssimi hanno scritto e del quale possediamo biografie accurate e appassionate, ben scarsa notizia avevamo attorno gli anni della fanciullezza e, il che ha maggiore importanza, ~ella giov~nezza: g1i anni, cioè, nei quali s1 svolge 11 processo della sua formazione ed educazione spiritua1le e ,pol,itica. Orbene il volume in discorso si rivolge appunto, con ricerche diligentissime e mìnuziose, nelle quali, opportunamente, l' A. ha dato il bando ad ogni sentimentalismo fuorviatore, a tale periodo dell'esistenza del Mazzi,ni, costruendo una trama chiarissima ed esatta di quanto in allora •il M. ebbe a pensare ed operare. Dall'indagine sull'influenza che l'ambient~ fam~gliare eser~itò sul Mazzini, con speciale riguardo ali azione della Madre che è .risaputo, fu la consigliera e la confident~ , migliore dell'Agitatore, ,indagine svolta con intelletto d'amore, a quella rivolta a rilevare quale ,fosse l'ambiente di studio e di amicizie del M., il Codignola giunge ai tem,pi della prima attività politica mazz1n1ana. Uomini e cose vengono posti in una luce vera: interessantissime, ,fra r altre, le pagine diferentisi alla •vita universita·ria di quei tempi, sia nel tispetto dei docenti, cui pur nell'ossequio verso la Autorità costituita non .mancava un audace d,isdepo e una certa coscienza di libertà, sia, in quello degli , scolari. Anzi r A., soffermandosi alquanto al proposito, tratteggia le figure dei condiscepoli del Mazzini, dei quali riesce a porre in rilievo r animo e il valore. Si volge quindi l' A. ali' auività letteraria giovanile del M. e degli amici suoi : dalr Indicatore genovese all9 Indicatore livornese ; che •prelude. aiutandola per i rapporti che attraverso questa il g.ruppetto dei Mazziniani incomincia ad allacciare con altri, alr attività politica. La quale, ,come sappiamo, dopo la brevissima perma,nenza del M. nella Carboneria, si riassume nella ,costituzione della prima Giovane Italia. I.I volume tiporta ancora taluni dooumenti a conforto delle asserzioni contenute nel testo, f,ra i quali notevole la copia della lettera del Cugino della Madre del Mazzini alla -Madre stessa, riguardante la educazione del giovane Giuseppe. *** Un nostro giudizio sul volume? Potrebbe leggersi nelle iprime righe di questa recensione. -Non c-i spiace aggiungere che esso merita d'essere annoverato fra gli studi più importanti della biografia mazzin_iana, per_ . la serietà delle ricerche, per I,acume critico che ha confortato l' A., per l ~bbondanza delle notizie attorno a quanti vissero a fianco del ,M. ,in quegli anni ed ebbero comunanza con lui. Doti, tutte queste, che potevamo aspettarci da un chiaro scrittore di cose Mazziniane, quale è ~~rt•uro Codignola. GIANLUIGI MERCURI : :;:j ZANARINI • Pasticcerie Biblioteca Gino Bianf .o
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