tra volta tentata dal Mignosi per ritrovare nel Carducci l'anelito veiro della nuova letteratura italiana. Conquiista critica i:mportante che è lecito fare << nella più concreta delle sedi: quella religiosa ». Il Mignosi in fondo fa la sua revisione critica appunto i,n base alla nuova .coscienza religiosa. Infatti nel dopoguerra l 'oscuro trava·glio religioso ci fa avvertiti di una nuova sorgente u1man.irt:càhe deve atti.ngere al suo passato le più pwe lin.Ie e perciò una rice!I'Cadel valore religioso nella vita e nell 'arte assurge ad un'importanza straordinaria. Com'è facile vedere quindi il libro del Mignosi è il frutto di codesta chiara tendenza ali' aneli,to religioso come slancio di vita ; vuole ' . , rappresenltare, atbraverso un espetienza· personale, quel bisogno, tubto moderino, d.i arrioohire il sentimento ~ella •viia con un totale e rad.icale . . romantIClSITl10. li C1 arducci, a.b·biamo ricordato, non ebbe ,eoscienza dell'irrompente . . sent11m,entoromantico, eppure, tutto in lui pari a di « una prepotenza di emozione che supera il tempo e lo spazio in un'irresistibilesmani.adi superare gli angusti orizzonti di una verità postula,ta fuori di noi ». Altra volta noi affer:mammo che la poesi,a del Caroucci è la più pura rivolta allo storic.i,smo astratto degli eruditi e la espressione più chiara della ricchezza spirituale del Poeta di fronte ali' aridità sistematica degli storicisti. Il Carducci .i1nfatti è antintellettualista, passionale erompente come nelle Confessioni e Battaglie, vale a dire :nell'uomo Carducci che è quanto dire nel poeta ; realizza perciò in una parola quella inscindibile unità di sensibilità e di coscienza che contraddistiillgue la reli- • g1one. Con },ui s'inizia la letter.attlla « soggettivistica >> e la reazione più vigorosa al positivismo imperanre. Bad.i,amo : il Carducci non si convertì alla religione ; conquistò faticosamente un posto al romanticismo italiano non oerchè negasse l'iniziale paganesimo per una nuova concezione della vita, perchè in lui paga- . . . . . . nes1mo e cr1st1anes1morimasero piuttosto formule astratte, ma per,chè conquistò una chiarezl)a interiore . RASSEGNE in vill'tÙdella quale il vecchio problema della vetità e della bellezza sboccò nel farsi ste,sso della p~rsonal,ità carducciana. La unificazione cele·brata nell'arte dal Carducci si distinguerà inei suoi epigoni, concependo ,costoro i due temnini astrattamente e cioè uno fuori dell'altro. Però il proble 1 m,a ormai impostato si presenta inesorabile ai poeti post.cardocciani; anche in coloro che negarono Dio, però con artteggi,a1menti solenni_ da apostolo. Il dramma di codesti negatori sta perciò nel contratto tra la ragione ohe n1 ega e il senti,mento che affeima. Nel verismo i.I significato romantico dell'arte è tutto nella ricerca della bellezza come verità e perciò della veri,tà come 1 bellezza. Si avrebbe perciò, o si dovrebbe avere, la più vera realizzazione diell 'essenza de1 I romanticismo. Ma ciò pare non sembri al M1ignosi se affemia ch,e il probl,ema critico del Verga è. nella negazione d.el dogm1adella s·oggettività: e perciò se col Verga che è .il più gira1I1dveerista, non si ebbe se non tardi la fusione dell'epica con la liri,ca, la negaziionecioè con il suo signifi,cato lirico; negli altri, il sentimentalismo si sforza solo di diventaire sentimeno, il diletto umoriistico cerca di trasformarsi « in una realtà che senta d'avere abbélllldona•to le ambigue forme d·ell 'impresso sentimentale >>. È ciò che tenterà il P.ascoli. Il Mignosi ci pare che affermi cosa che può avere valore deci.siva quando d,ic:e che Bascdli non si intende ma si sente ; ma egli stesso sa che co,sì un proble 1 ma critico non si può porre; anzi, così posto, il Pascoli, cO'me poeta, perde Ja sua vera fi,so-- nomia. La sua originalità però con- •si1steneH'•aver dimostrato, con la pre~e,11enzaper la vita umile, che la rpoèsia non è nelle cose ma nel canto, nelle parole. Però egli non si accorse ch•e così non tornav,a, come pur voleva, alla semplicità primitiva. ,E ben. si appone il Mignosi quando affermla .a proposi,to della poesia latina, che le pretese affinità con Virrgilio sono asserite ma non di•mostrabili. Se ricco è il lessico pascoli,aino ben povero è il suo stile : « ci sono dei moti·vi pascoliani, non Biblioteca Gi o Bianco 55 c'è una li1rica pascoliiana >>. Il pascolismo fu negato nell'ironia del Cozzano, del Govoni, del .Palazzeschi e d,i altri. Ma con la ricca personalità dannunziana abbiamo forse risolto « :il pro1blerrnadello stile ? » Il Miginosi non esita a negarlo in lin~a generale. Alla povertà fantastioa invano il D'Annunzio oppone dei surrogati analogici, ma non a1bbiamo altro che l 'idoleggiameinto de,Ila parola come parola. T anrtoper il Pascoli, quanto pei.I il D'Anmmzio la realtà rimane un vocabolario. Certo I' esipressione del Mi,gnosi è d'i una gravità eccezionale perch~ bisognerebbe conclu1dere che ambe.due siano due retori, ma d,ato il suo punto di v•ista la cooiclusiooe è anche logica, còme logica se,mbra l'affermazione della loro incalf)àcità di non avere, come il Carduc'c;i, coscienza d~el valore umanisti 1 co ed etico dell'arte. Ma il nostro autore si accorge anch'egli del rigore della sua asserzione e conclude dicendo che il D'Annunzio realizzò, sia pure con soluzione di continuità, « ·codesta ,conquista idealistica dell'arte come IOOII1ento di consapevolezza dell ''lllThaJilo ». lv1orali.smo ed estetismo erano stati pun- . ti di appoggio per una ricerca delumano, ma il solo Verga seppe deviare la sua arte per darle una legge moriaile come necessità di una vita più reale e più profonda. Da qui quel tono epico e quell'asciuttezza di parola con cui le crea'ture vergh.ilél!Ilesi esprimono. Ecco adunque il dono dell'ottocento al secolo che sorge, ecco le vie dischiuse alla nuova coscienza . . airtlsti.ca. Quainido venne la guerra si ebbe la più clamorosa neg.azion·e dell 'estetismo e il più chilaro insegnamento eh-e nella vita non va ricercato il bello m.a il vero e il santo. Si ebbe oo ri.tomo alla Sede religiosa e quindi riapparve il grainde problema del romainticismo italiano. La guerra ha imposto misticamente il problema religioso dopo le rjcerche positiviste e perciò al dubbio è succeduta l'affermazione dogmatica del possesso della fede « .alla tragica alternativa dell 'inrvocazione e della bestemmia, l'arca-
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