Vita Nova - anno II - n. 4 - aprile 1926

54 ~ LETTERATURA ~ In un libretto di P. Mignosi, intitolato, L'eredità dell'Ottocento, . . ,· . s1 incontra una cosi ricca messe r di idee nuove o personalmente ripensate che il lettore deve spesso interrompere la lettura per seguirle e intendenle nel loro verace significato. Anzi, nelle prime pagine il libro è un po' troppo sintetico sicchè la tesi sostenuta ne ·scapita in chiarezza e precisione. È, o vuole essere, un libro controcorrente e forse molti addottrinati eruditi che vi coglieranno idee sostenrut•e senza l'appoggio di solenni citazioni, in uno stile personalissÌ~· mo, torceranno il muso e ripP,teranno per la millesima volta che gli autori - poichè di autori tratta il Mignosi - han da parlare con la loro.... voce. Già, questa è una cli ciuelle osservazioni che spesso van ripetute con tronfia sufficienza da eruditi contro tutti quei libri di critica letteraria o storica che presentano un rie·same originale del passato senza il facile sussidio d,ei vecchi canovacci e del cosid,etto m·etodo. La codificazione delle .idee e delle ricostruzioni critiche è spesso considerata sacra e intangibile e pertanto bisogna scomunicare tutti i tentativi di approfondire, di rinnovare addirittura di mod~fìcare sostanzialmente le vecchie interpretazioni critiche. Ma tale scomunica non si potrà evitare fino a che gli autori par.lino a tutti gli uomini e a tutte le epoche in egua•l maniera, e non abbi,ano .in,vece aspetto e voce diversa e nuova pel1chè lcon nuove esperienze e qui!ndi con un senso umano più rioco ,si presentano i lettori ad interpreta.re le loro opere. Con simile atteggiamento il Mignosi ha voluto prendere in esame I' ere- ,dità artistica dell'ottocento. Parecchi han già fatto quel che ora egli ha rifatto per conto suo; ma eg,li non· ha avruto alcuna preoccupazione dei suoi predecessori, tenendo salda fede al nucleo delle sue idee e ai concetti fondamentali della sua estetica. La sua revisione critica prende le mosse dall'alto : . Biblioteca Gino Bianco RASSEGNE .. da.J sette•cento, <lei quale ricerca il problemla artisti 1co. Egli ci,ede, giu: stamente che il secolo XIX debbas1 trovare nel trava1 glio spi,rituale del secolo XVIII in quello che è ricerca dell'espressione artistica di un mondo spirituale nuovo ed o•riginale. Se l'arte del seicento è intesa come invenzione, nel settecento si vie- ·ne in fondo a superare la posiziione ,dell'estetica vichiania che postula l'arte come fantasia ; e il supera~ m·ernto avviene con una molteplice rivolta al Vico, che è tosto frainteso ali 'Arcadia e al Metastasio. A propo•sito ,del Vi,co, il Mignosi dice cose ,degne ,di atrtenzione. Se il Vico fu il primo ad impostare il problema della fantasia, è lui stesso che parila d'un' opposizione irreconcilia1bile tra fantasia e ragione e perciò i più grandi scrittori .del « 700 sono la più ardita neg,azione dell 'etica viichiana la oui 1rnanif.estazione più appariscente, secondo il Mignosi, rirnaine l'arte metasta-si1 ana (< il lirismo che non può diventare lirica iper:chè t!agl,iato fuori ,da ogni dignità di ragione ». La coincidenza è certélllliente sintomatica, ma l'Estratto sull'Arte poetica di Aristotele che è, dopo tutto, la giustificazione teorica dei Melodrammi, è quanto di più formal,i,sti,co e antivi1:1hiaino si possa ~mmaginare. L' esteti,ca viohiana aspetterà ancora per un pezzo la sua realizzazione nell'arte. Codesto spunto antivi,chiano ci sembra fatto per amor della tesi: nel Parini infatti, ,che è poeta più grande del Metasta,sio, la .presenza del reale e rilevant•e. A·bbiiamo la prima rivolta al Vi 1 co e dietro quell'esempio dovranno metter.si i nuovi creatori. Se poi si dovesse dimostrare che il Parini, battendo quella via, fece arte nuova e perf.etta, vogliamo concordare col Mignosi quando afferma ch'egli non risolve il problema artisticamente sebbene realizzi il tentativo di ricerca di un romanticismo reale, cioè di un « settecento che si conquista e cerca di conquistarsi una massima consapevolezza del proce,sso lirico come processo assoluto della vita, espresso nella ind.ividuabilità deMa creazione : lo stile ». linnegaibilmente ciò è vero ma ri,mane alquanto oscuro come definìzione del roimanticisimo a meno che questa parola n~ coinci?a. con quel1 'altra di espressione art1st1ca. Spesso il ,Miginosii si serve delle parole stile, stilistico, nel senso, noi cred'.ia:mo, di originalità artistica e più anrcora ,di espressione di vita, ma noi non sappiamo allora perchè co- ,desta rioerca d~llo stile debba risolversi nella realizzazione del romantj,cismo. Per .il Mignosi I' orjginalità del Rorrnaniticismo .italiano sta nello sforzo compiuto dall'arte di diventare verità : in altri termini, il vero e l'arte deb·bono ind:enti.fi.carsi nel1 'espressione ; vogliamo dire che l'arte per l'arte - estetica vichiana - non rea'lizza tutta la vita che riman fuori del bello. Ciò pre!De$o non possiamo contestare al nostro autore l'affermazione che il tentativo di uni,fìcazione sarà compiutJamente realizzato ,dal Leopardi, non dal Manzoni ohe è troppo intellettualista e ~uindi per il ,Mignosi antirom1antico. Il segno più chiaro della personali 1 tà manzoniana è in Don Abbondio in cui l 'osservaztiooe, l'atteggiamento scettico del grande scriittore s'increspa ,di amari e sap·ien ti parole. Poichè il Manzoni r·esta lai,co e refrattario· ali' eroica conqui1Sta di Dio. Ecco perchè il siuo temperamento « ci si profila com•e il più antiromantico del secolo XIX ». Consisten1do, il Roma.ntici- ,smo, nell 'e·mozione non disciplinata, fertilissima di azione culminante nel nostro risorgimento politico. Solo nel Leopardi si realizza un grand,e tenl'ati vo religioso e perciò possia 1 mo consi,derare il Manzoni un rom.a.nti•co che si nega in quanto· arti,sta e il Leopardi uri classicista che si nega in quanto uomo. Quando ci saremo bene accordati sul signifi- . cato delle parole, sarà difficile consentire col Mignosi e con le sue interpretazioni antirnanzoniane. Re·sta otta -da chia.rire la posizione d,el Carducci .il quale .non ebbe c01scienza delle fiinaliità •romantiche della :sua arte e non dette valore alla sua mturale religiosità che, s 'intende, non h·a nu,lla a che fare col m.istici·smo medioeva.le. La scoperta del Carducci romantico risoluta- ~ente f ~tta ~al Russo ne·lla prefa~ z1one dei suoi « Narratori » è un• al-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==