Vita Nova - anno II - n. 4 - aprile 1926

giormen1 te si esercitava la speculazione al ri1 basso accantonando per ri1 metterlo grad'ualmente in circolazione al~orquan·do· il risparmio cercherà i valori .co,meutili e definitivi investimenti. Poichè questo è appunto il fine proclamato come essenziale dal Conte V ojlpi .nei riguardi dei valori industri,ali, appare come attraverso il Consorzio si sia staibilita la collaborazion·e fra il Tesoro e le banche per 1 'attuazione dei propositi ministeriali. . Nell'orbita del Consorzio si trovano tutti -i valori azionari, perm'è dqpo gli a!ocordi &a il gruppo torinese Agnelli-Gualiino con la banca milanese, e la sistemazione quasi compiuta dell•e nuove maggioranze nel1leaziende già collegate al fallito Max Bondi, i quattro maiggio:riistituti cli credito influiscono su tutte le · maggiori imprese italiane. *** Il Ministro delle Finanze durante la discussione al Parlamento ,degli accordi finanziari stipulati a W ashingtoo il I4 novembre 1925 ed a Londra i.I 27 gennaio 1926, per la sistemazione dei debiti di guema verso gli Stati Uniti d'America e la Gran Bretagna, annunziò che sarebbe stata istituita una Cassa autonoma di ammortamento dei debiti stessi, col ricavato 1dai pagamenti di riparazioni assegnati all'Italia. E il Con-siglio d,ei Ministri, su proposta d1el M'inistro delle Finanze, ha approvato lo schema del R,egio D. Legge - poi pubblicata dalla « Gazzeta Ufficiale » - che provvede alla costituzione presso la 1 Cassa DD. ,PP. di tale cassa, la quale assumerà in attivo l'importo delle riparaziioni d<Wute ali 'Italia, secondo il piano Dawes, ed in passivo l 'ammonta,re delle rate dei debiti da pagare agli Sitati Uniti d' America ed a.Ila Gran Bretagna. Le somme che ri,marranno gi,acenti nella Cassa, ali netto d'ei pagamenti delle rate dei debiti, saranno investite e al saggio del 5 % e, se tale saggio non potrà essere conseguito, il relativo provento sarà integrato dal Tesoro dello Stato. Con lo ·stesso decreto 4egge si d'à RASSEGNE alla Cassa di arm.'llortamento la possi1bil,itàd'i avere scioltezza d.i amministrazione (?Ualeè necessaria per uin organi1 smo avente scopi speciali. Il I5 imarzo, a mezzo ,delle sedi d:i Londra della Banca Commerciale ltaliana e Credito Italiano, è stata pagata al'la Banca d'Inghilterra la somma di due .milioni di sterline quale .amlmontare della prima rata per estinzione del d:ebito dell'Italia verso l 'II1Jghitlerra. A ,propo1 sito di questo pagamento è interiessante rilevare la parola di crnnpiacimento di un giornale i1nglese ~Il « Deil y Exsp·ress » il quale ha scrrtto: « L'Inghilterra h1 a ricevuto un primo versam1 ento sul de1 bito italiano. Criiticando le ,condizioni di consolidamento del d·e,bito ci compiacevamo con il Conte Volpi per la sua abilità di negoziatore. Ci comipiaciamo ora per la sua prontezza nel mantenere gli impegni. Dopo tante inutili discussioni sui debiti alleati è gra~evo~e la sorpresa di ricevere un primo pagamento ». La rinnovata fiducia nella economia e nella finanza italiana è -documentata da -un fatto importaJ11Jte:La emissione di 01bbligazioni dell 'lstituto d.i credito per le imprese di pubblica utilità per 20.000.000 dollari (circa 500 mi1lioni di lire italiane) che si è effettuata sul mercato deglli Stati Uniti con concorso delle più grandi Ca,sse finanziarie a·mericane ed .europee. Essa è la prjma i,ngente operazione d:i collocamento di ,titoli di,rettaim,ente italiani sul mercato americano, e concreta gli acc011di preliminari stabiliti a New York dall'on. Alberto Benediu1cesubito ,dopo l'emissione d1 el prestito di Stato per I00.000.000 di doliari. Il tipo dell 'oper~zione conchiusa appare il più conv~niente p,er I' economia del nostro Paese, poichè' per essa il capitale am.ericano si rinveste stabilmente per un lungo periodo di anni inell'organizzazione produttiva del :Paese e nella forrn.a che garantisce la più assoluta indipendenza delle im1p,resemutuatarie italiane. li capitale •mutuato dall'Istituto i credito per le imprese di pubbliBibliotec Gino Bianco 51 ca utilità è interamente rinvestito in mutui a imprese idro-elettriche ; il che i,mporta un concorso del capitale americooo alla creazione della disponi,bilità di forza motrice che è la condizione essenziale di sviluppo di tutta la capacità produttiva del Paese. Per quanto riguartda le caratteristiche dei prestiti ali 'Estero sarà QPPOrtuno ricordare i principi ai quali si inspira rigorosan1ente la finanza italiana in tale delicata materia : controllo assoluto d'a parte d·e.f Governo ; prestiti destinati unicamente ad opere sicuramente produttive e costruttive; libertà assoluta di azione delle industrie nazionali, quindi nessuna ingerenza, neppure minima, per gli acquisti di materie pl"ime e macchinari, assunzione di persona,le·, rappresentanze nei Consigli di A,mmin!Ìstrazione, ecc. T utto questo con'Siderand1 0 che la garanzia generale di fronte ali 'Estero è costituita d'alla solida stabilità del Governo Nazionale F asci,sta e la garanzia specifica dalla tecnica superiorità ~ndiu,striale italiana., *** · Sono stati firmati due decreti legge diretti a disciplinare la costituzione di nuove società per azivni e gili aumenti d:j capitale delle so- . ' . . . . c1eta per az1on1 es1steint1. Il Governo ha voluto intervenire esclusivairnente per regolare meglio i! mefcato finanziario in un periodo come que:llo presente, •evitandb in ogrui caso, di influire a danno ~ella sana e,spansione industriale e co~nmlerciale. È stato pubblicato il Conto Riass,untivo ,del Tesoro al 3 J gennaio I926. Dall'importante documento finanziario risulta che la situazione d'i bilancio al 31 gennaio 1926 presenta un avanzo effettivo di 299 milioni mentre quella dell'esercizio precedente alla stessa epoca, si c:hiuse con un disavanzo d,i 167 milion•i. In questi sette mesi dell 'esercizio •sii è pertanto 1ealizzato un -miglioramento di 467 ,milioni. Il detto avanzo di 299 ·milioni conseguito nonostante che nel periodo considerato facciano carico rn1 aggiori spe- \ •

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