• r .. 48 • beni materiali ». Nello Stabili,mento Cadbury presso B01 urnville la_v~- rano e vivono ,più ,di 10.000 uo!111n1, fra impiegati, operai ed operaie. E oltre al lavoro, all 'a·bitazione, trovano luoghi di divertimento, ,di cultura scuole, biblioteche, conferenze 'gare fisiologiche e spirituali e qu~nto altro possa rafforzare il cor,po ed elevare lo spirito. . . .« Boornville non· pretende d1 essere un « Paradiso degli operai >! ~ come non lo è, del resto, per 1 -direttori della Ditta - per la ~e.m-- plice ragione che la vi.ta_stessa ?on è nè può essere pura g1~1a: (< Ne la gioia nè il ,dolore_ cost1tu1s.c?no la .nostra meta nè la via per raggiungerla ma l'azione diretta a far sì che ' . ogni giorno segni un progresso precedente ». •Boùrnville pretende soltanto di avere realizzato in un grado elevat~ la cooperazione inti•ma ,degli operai e dei proprietari della Ditta, ::1'd 1 un fine comune, sup·eriore ad ogni ~antaggio personale_; _a~la. estr~~1o~e cio•è ,dalle .potenz1ahta d1 ogni indi- .. viduo attraverso il lavoro ,che è ' . . gioia insieme e d?1ore, 11 una vita più intensa, più ~1cca, più feconda e socialmente utile ». MARIO V IANA in « P erchè la vita · è cara >>. Piero Gobetti, edito- ·re, Torino, 1926), spezza con veemenza una lancia in favore del liberismo assoluto in eco- . nom1a. Egli .afferma che il suo_~~dio è tutto in difesa della collettivita consu:natrice, contro la plutocrazia protetta •da lèggi ingiuste. « Yo,gliamo mettere a nudo la ·piaga del protezionismo, .il peso immane che grava su tutti .i popoli, la causç1 vera e m,aggiore· ,di tutti i f!lali che a~ iggo•no l 'uma:nità n. Fin dalle prime battute egli :manifesta quindi una idea ben definita, precisa, incrollabile, che si presenta più con la caratteristica intolleranza della fede, che l'andatura tranquilla e serena -della ·dimostrazione scientifica. La politica protezionista, s~condo l 'autore distrugge la produzione, fa crescere il malconternto popolare, tiene sottomesse le classi dirigenti, manBibliotecaGi.noBianco RASSEGNE tiene l'Europa in uno sta~o di agitazione perenne, cc p·r~lud10 alla rovina ultima, economica e morale »• È una vera visione catastrofi 1 ca ! L'Europa che ·corre all'ultima ,!ovina economica e ,morale, per 1 influsso esclusivo ,di un'unica causa: il protezionismo economico ! . cc Il protezionismo gettatosi fra nazione e nazione, intralciando o spezzando il libero gi~oco ~elle forze economiche ha r1ncrud1to certe ' . . as.pretze e certe varianti fra i r1t,mi della loro vita, .allontanando o togliendo ogni possibilità ,di armonia. Il protezionismo, « causa potente di ostilità internazionali e di guerre n, provoca il rialzo dei ~al~ri ~elle industrie protette, ma d1m1nu1sce nelle altre. Il rialzo dei salari provoca il rialzo dei costi di produzione, ostacola le esportazioni. Con la ~op!aelevazi~ne dei ~ala~~ abbi~·m.o il rincaro d'ei prodotti, l im1poss!'b1lità ,delle esportazioni, l'alto costo della vita, iJ pericolo ,del Dumping, le crisi internazionali, le rivoluzioni, le deçadenze ,dei popoli, le guerre. Col protezionismo le nazioni sono virtualmente .in gruerra. Non si .avrà quindi nè pace nè prosperità economica senza la libertà di scambio n. Dal protezionis,mo adunque tutti i mali : dal liberismo tutti i· beni ! Ci ,sarebbe quasi ,da augurarsi che c:,..1sìfosse in effetto, ,poichè allora basterebbe sopprimere il protezionismo ed instaurare il liberismo per avere ipso facto una umanità prospera e morale. II libro .è irto di cifre e di tabelle. Ma la d.imostrazione è viziata da un postulato fondam,entale. Vedete, dice l'autore, nella stessa Inghilterra che è relatìva·mente ricca, che una volta era liberista e ora è protezionista, la vita è enormemente rincarata: dunque la col1pa è d1 el p,rotezionismo. Si potrebbe obbiettare: Ma l 'aumeqto d~Ila popola21ione ? M•a la· crisi ,della produzione ? 1 Ma la crisi .monetaria ? ,Ma i postumi della guerra ? Non avete voi il dubbio che questo podleroso complesso di fattori a.bbiia fortemente contribuito alla prod·uzione del caro-viveri ? - Sta bene : ma tutti questi mali sono, secondo • il nos.tro aiutore, un prodotto de~. protezionismo (anche I' ~u~ento d1_ J?Opolazione ?) : e così il c1_rcolov1z10so è chiuso. Per spezzarlo occorre adunque decidersi una •buona volta per il liberismo as~oluto. V 0 : lesse il cielo che 1 fenomei:i1 economici. fossero così semplici : gli statisti e i pc-litici troverebbero il loro co,mp1to enormemente facilitato e si troverebb.e~o ag~volmente i rimedi .per tutb1 1 mah sociali. li guaio è ch,e i fenomeni economici .sono estrema,mente comples- ,si, così che talvolta un fatto è I~ risultante non 1 di un fattore, ma d1 una serie complessa di fattori. Ecosì: è appunto nel cas.o att,~ale. Del resto non b,isogna d11ment1care che le. questioni di economia in rapporto con la politica sono .appunto questioni di economia in rapporto con la politica: quindi i problemi. ~osti su terreno esclusivamente e r1g1da- ,m,ente economico sono apparente- · mente sem,plificati e comportano quindi una apparente soluzione semplice, perchè sono avulsi dall 'ambiente naturale nel quale soltanto sono problemi vivi e vitali : . cio~ dell'ambiente politico. In pratica, 1 rim:edi inattuabilj, se anche eventualmente (il che non è nel caso nostro) fossero efficaci, non si possono, tenere ,in considerazione appunto perchè inattuabili. Perciò non si può porre la questione in ,astratto: È meglio il liberismo o il protezionismo ? Bisogna ,porsi ,invece domande concrete e poS1itive: Lo Stato A, tenuto conto dell'insieme delle con,dizioni politiche ed economiche in. cui si trova, ,di fronte allo Stato B, in rapporto alle merci m, n, o, ecc. deve f,are uina politica protezionista o liberistica ? Soltanto questioni di tal fattia hanno un senso, appunto perchè sono questioni teoricamente e praticarmente risolvibili. Del resto, il nostro autore, è costretto ad ammettere (pag. 13) che « il protezionismo deve dunque avere tutt'al più un car:attere occasionale e provvisorio ». Ma così pure il liberismo. E quindi uno Stato ben govem1 ato farà ora del li,beris:mo, ora del protezionis,mo, ora adotterà un sistema misto, secondo che Io richiedono i suoi fondamen- '
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