Vita Nova - anno II - n. 4 - aprile 1926

I SINDACALISMO E CORPORAZIONI 37 di sopra della polemica spicciola - •che fa creare le condizioni e i mezzi atti a raggiungere l' unità dei sindacati, attraverso la quale sia possibile raggiungere il monopolio. La tendenza all'unità è innata nelle organizzazioni sindacali. E l'unità, inevitabilmente, crea la tendenza al monopolio. Ora è bene intendersi sui termini. Qui si intende parlare di quella forma di monopolio che consiste nel dominare il mercato del lavoro offrendo e imponendo agli imprenditori una mano d'opera irreggimentata in una sola organizzazione. Impedendo cioè la concorrenza della merce-lavoro con ~ se stessa rispetto al capitale e all'impresa. È evidente che nel passato questo monopolio si è esercitato, socialisticamente, e con la protezione delle leggi e della politica dello Stato borghese, senza alcun riguardo verso le industrie manifatturiere e agricole e in moltissimi casi verso lo Stato medesimo che nell'annullamento di ogni sua difesa faceva consistere la più saggia delle politiche. La pressione delle classi operaie, dominate e , guidate dal socialismo politico-elettorale, sulle atti- . vità produttive della Nazione è il più caratteristico fenomeno della vita italiana di questi ultimi anni. È il fenomeno protezionista, al quale abbiamo assistito un po' tutti, e che fu la non ultima ragione del decadimento e dell'esaurimento dell'azione socialista. Il socialismo italiano, infatti, dimenticò con una rapidità impressionante le linee i.deali e programmatiche dei suoi inizi e si fece " borghese " nel tempo medesimo nel quale - mano mano che la vigliaccheria delle classi dirigenti lo permetteva - accentuava la tinta rivoluzionaria e avveniristica. Ma la verità vera è che il socialismo politico-elettorale riuscì sempre a guidare le organizzazioni nel vicolo chiuso di una politica d'accomodamento con lo Stato, attraverso la quale periva ogni possibilità di un sano sindacalismo nazionale, sia pur socialista, e si affermava il più assoluto disinteresse, anzi addirittura il dispregio per la Nazione, unità morale della stirpe, e per lo Stato, incarnazione giuridica di questa. A tal modo i socialisti ... collaborazionisti intendevano realizzare lo Stato socialista, con un gradualismo che dava allo Stato italiano un'importanza mezzo borghese e mezzo socialdemocratica e lasciava la Nazione intera in uno stato di disagio che era insieme economico e morale. • I ino Bianc Il monopolio socialista - che lo Stato si affrettava a riconoscere di fatto, aprendo generosamente_ le porte a coloro che dichiaravano di volerlo o assorbire o distruggere o annullare - si manifestava con due forme tipiche: impo;izione di. tariffe alle industrie, senza tenere alcun conto delle condizioni delle industrie stesse ( coi conseguenti fenomeni degli scioperi periodici e delle serrate) e politica dei lavori pubblici; cioè imposizione di lavori allo Stato per " lenire la disoccupazione ". *** Sulla disoccupazione fu abilmente giocato come mezzo di pressione per la concessione di lavori pub ... blici. E si volle che un fenomeno naturale della nostra economia e della nostra superpopolazione si rendesse artifìcialment~ più acuto e con spiccato carattere regionalistico. Il socialismo, anche più " moderato " e pacifista, che non rinunziò mai alle dee internazionalistiche,, e che qualche volta si proclamò a dirittura (antesignano delle conversioni " unitarie " dei tempi che corrono) •nazionale, esercitò una politica antidemocratica, antisocialista e antinazionale nei riguardi propri non della '' vile borghesia " ma dello stesso proletariato italiano .. Una rigorosa politica di classe, sia pure socialista e internazionalista, avrebbe imposto ai deputati della rivoluzione ... verbale, un ben diverso atteggiamento, se essi avessero voluto veramente inspirarsi a criteri di giustizia nella tutela degli interessi di tutto il proletariato italiano. Nulla di tutto questo. Anche nel proletariato italiano esistevano - ad opera del socialismo internazionalista - i reprobi e gli eletti. , La parentesi era necessaria. Perchè i termini disoccupazione ..e.migrazione sono strettamente connessi a quella politica di monopolio, cioè di violenza sterile, effettiva anche se larvata, che fu esercitata dal socialismo italiano contro la borghesia industriale delle officine e dei campi, contro lo Stato e, in definitiva, contro i lavoratori. · Dal nostro esame del problema della libertà, dell'unità e del monopolio dei sindacati risulta in modo chiaro che di quel monopolio, del quale abbiamo tracciato un rapido profilo, siamo e saremo dec~si avversari. Unal'nuova . e ardita politica del lavoro italiano sorge spontanea dai nuovi ordinamenti giuridici e sociali. UGOMARCHETTI· ( ✓

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