Vita Nova - anno II - n. 4 - aprile 1926

I ,. .. .... SINDACALISMO E CORPORAZIONI Il problema dell'unità sindacale è giunto alla soluzione affrontata con piena consapevolezza dal Governo Nazionale e dalle Corporazioni fasciste. Ma, alla vigilia delle nuove esperienze che hanno una loro profonda giustificazione teorica, sarà bene " smontare " tutte le costruzioni ideologiche dei liberali-democratici e dei socialisti, i quali appaiono uniti da unà solidarietà, che può meravigliare soltanto chi non ha il ricorpo delle esperienze storiche del passato non troppo lontano. · Nella formula sintetica " monopolio fascista e monopolio rosso '', sono, in sostanza, definiti gli aspetti della questione che si presta sovente a far molte chiacchiere inutili. Eliminiamo gli equivoci. · $i. continua a parlare di libertà sindacale. Ebbene: in realtà è assurdo che i sindacati chiedano. come tali, la libertà sindacale. Essi chiedono, sotto questa formula, e magari inconsapevolmente. la " unità sindacale " che è cosa, evidentemente, molto diversa. Libertà, unità e monopolio sindacale sono tre termini che meritano di essere chiariti. Nel chi.arimento sarà anche contenuta una risposta ai ragionamenti liberali e liberaloidi. Parliamo con vigile chiarezza storica e attuale. Se le organizzazioni operaie e sindacali in genere avessero dovuto s'ergere col consenso dei liberali, noi siamo sicuri che organizzazioni ne esisterebbero ben poche. Forse non ne esisterebbe nemmeno una. In tutte le parti del mondo sorsero dopo una lotta aspra con le borghesie dirigenti che, fedeli in teoria e in pratica ai dettami della scienza economica liberista, vollero, per quanto fu loro possibile, considerare la mano d'opera sotto la veste di merce-lavoro e nul1 'altro. Poco di più o poco di meno. Ecco perchè l'origine dei sindacati è classista e rivoluzionaria, ed ecco anche p~rchè la medesima tendenza all 'organizzazione si matura nelle classi padronali in senso classista anche se conservatore. Il clima· storico così volle e così ha voluto fìno a tempi recentissimi. Ma, man mano che i tempi mutarono, mutò anche lo spirito sindacale. Nel campo socialista si delineò un modus vivendi con la borghesia ... liberale, rinnegatrice ad oltranza nella pratica dei principii liberali affermati solennemente in teoria. E il socialismo visse a cavallo tra la rivoluzione teorica e verbale e il sostanziale arrembaggio al capitale dello Stato, cioè dei contribuenti. La borghesia fu a quando a quando protestataria; in realtà accondiscese, caso per caso, luogo per luogo, ai modus vivendi, abilmente inscenati. Il sindacalismo ai suoi primi accenni fu il primo iblioteca Gino Bianco esperimento di rivolta anti~orghese e nec~ssariamente antisocialista. Nulla d1 strano, per chi vuole capire la storia e non ~ttardar~i alla ~or~ografì~ : ali 'esteriorità, che taluni tra gli attuali s1ndacal1st1 fascisti abbiano quella origine. Un filo di logica stretta collega la ribellione antibor~hese e antisocialista alla sintesi economica concepita e attuata dal fascismo sindacale, che tende disperatamente al\a creazione di una nuova civiltà di produttori, di una nuova Patria, cioè, più bella e più forte dell'antica. Questa premessa è necessaria per affrontare la questione, o le questioni della libertà, del mono- * polio e dell'unità sindacale. • Il monopolio sindacale, inteso cioè come tendenza a riunire tutti i componenti d'una determinata categoria o di determinate categorie di lavoratori in u·na sola organizzazione atta a rappresentarli davanti al padronato, è la naturale tendenza di tutti i sindacati, nessuno escluso. Pretendere, come pretenderebbero taluni professori del liberalismo che gli operai si autodefiniscano merce-lavoro in concorrenza, è assurdo. Ogni classe e ogni categoria ha la naturale tendenza a difendersi e a progredire. Questa tendenza è monopolizzatrice per eccellenza. Come osservavo sopra la stessa tanto invocata " libertà " sindacale (cioè, secondo noi, la richiesta della possibilità di sviluppo della tendenza al monopolio della mano d'opera nei confronti dei proprietari e degli imprenditori) si risolve in una affermazione di unità sindacale. Unità, monopolio e libertà, sono per ciò momenti inscindibili del sindacalismo moderno. Sono, diremmo, l'anima del sindacalismo. Le accuse di ten?enza al monopolio e i paragoni col t~mpo t~as_cors_o_in tono sconsolato, dei quali ci gratifìcan~ 1 liberisti coute qui coufe non possono preoccuparci. Pe~chè bisog_n~ v~ramente prendere per le corna_ questi tre termini: libertà, unità e monopolio, per d1mostra~e come il sindacalismo - da solo dopo l~nghe ~sper1enze - ·tenti di risolvere il groviglio d1 vecchie e abusate formule. _In b~s~ ~Ile quali - pare impossibile, ma è vero -. 1.soc1a!1st1confederati hanno fatto del liberalismo e 1 hber_ali... della lotta di classe. *** ~l tr~nomio: libertà, unità, monopolio sindacale m~nta di essere attentamente esaminato perchè costit~isce l~.base ~t~\ssadel sindacaliimo e della sua pratica o prassi com , d. d • . , , , . e e 1 mo a scrivere e dire. La ~osi d~tta libertà sindacale non serve ad altro se s1 vogliano comprendere le cose ed i fatti al

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