• \ IMPERIALISMO ITALIANO Si fa una gran parlare in Italia e ali' estero - e forse più ancora all'estero che da noi - \della volontà imperiale così recisamente affer.... mata e riconfermata da Mussolini. Se ne parla il più delle volte equivocando, e però non solo -destando allarmi assolutamente ingiustificati ma, peggio, svalutando fino al ridicolo ciò che · ha ·un valore profondamente ideale. Si è fantasticato di un mutamento della forma monar .... •chica in quella illlperiale, si è temuto di un ·espansionismo brutale con relativa soggioga.... ~ione di popoli europei e coloniali, si è in-- somma dato alla parola imperialisno il signi-- fìcato più estrinseco e superficiale, e si è giunti -quindi ad inferenze cervellotiche e a confronti impossibili. Una nazione come l' italiana, in pieno ·secolo ventesimo, dopo l'esperienza di una guerra mondiale, deve avere coscienza di ben. altro imperialismo. Impero deve essere soprat-- tutto, anzi esclusivamente, affermazione spirituale della nazione nel mondo : affermazione che potrà avere, come suoi episodi secondarii •e contingenti, manifestazioni di carattere terri-- toriale, ma che non deve trarre da queste la ,ua ·ragion d'essere, nè tanto meno in _queste vedere esaurirsi il proprio contenuto. Imperialismo vuol essere il contrapposto di democraticismo internazionale. L'Italia non si .accontenta più di essere un popolo qualunque che viva la vita degli altri popoli, in un'asso .... Iuta perequazione di ideali e di ragioni di · •esistenza. Non vuole cioè essere, sia pure una ·grande potenza, ma una potenza accanto ad altre, potenze superiori o eguali, con cui possa confrontarsi o confondersi in funzione di una stessa scala di valori. Essa vuolt distinguersi, rivendicare la propria individualità di Nazione. ·Non eguagliare, o .imitare, o magari superare le altre nazioni seguendo la stessa via, ma differenziarsi creando una via propria, una volontà • e una coscienza autonoma. Le manifestazioni di un imperialismo ita.... liano, che abbia questo .significato ideale, non ·bliot ca • 1no • la CO posson essere dunque che nella rivendicazione di tutto ciò che è propriamente italiano. Guardate a quello che il fascismo ha voluto fare e intende fare : c'è già in atto l' inizio del suo programma imperialista. L'Italia va libe.... randosi dei cenci altrui che la ricoprivano, e va acquistando una fisionomia tutta propria, va forgiando giorno per giorno la sua persona-- lità. Nella scienza e nell'azione, nella filosofia e nella politica, nell'arte e nella legislazione, essa va creando se stessa italianamente, non temendo di contrappÒrsi con piena consape,., volezza all'esempio di tutte le altre nazioni. Essa sente oggi, e vuol sentire semprie più profondamente, di aver da dire una parola al mondo; sente che il mondo si appresta a sen-- tirla questa parola; sente in sè la forza di un primato e al primato deve tendere con romana volontà e tenacia. Primato? all'Italia democratica di ieri questo poteva suonare eresia. Non basta forse esser sorella tra sorelle: tutte eguali. Non è forse l'aspirazione al primato velleità da retori e paz-- zesco sogno di tempi che furono? Ebbene: di una verità debbono prof ondamente convincersi gli Italiani; ed è che una Nazione la quale non senta la forza e non abbia la .fede di poter attingere la vetta non può dirsi una grande Nazione. Rinunziare od eccellere significa rassegnarsi o vegetare. Per un popolo poi che ha, nella sua tradizione, replicata espe.... rienza di supremazia, il dilemma si pone con straordinaria nettezza di termini : o verso il primato o verso la decadenza. La storia d'Italia ' e questa. . . - T aie l' imperialismo italiano. Senza fal~i pudori, senza equivoci, senza mezzi termini, gl' italiani debbono affermarlo a sè stessi e al mondo, devono realizzarlo giorno per giorno con rinnovata fiducia nelle proprie forze. Ali' Italia di ieri tutto ciò sembra retorica,· non può non sembrarlo. Per le animule degli adoratori dello straniero non può essere che così. Ora bisogna essere tanto antiretorici da I
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