Vita Nova - anno II - n. 4 - aprile 1926

LÀ BÀDIÀ DI MONTESCÀGLIOSO " L'abbazia millenaria è. vuota, sola, cerchiata da piatto orizzonte sulla montagna gibbosa: sul declivio si delineano, a scalinata, le bianche case della gaia cittadina. Il Bradano, che si snoda dalle orride strette di Castel Lagopesole e di Acherontia latina e si apre in larga striscia ·bianca tra Irsina e Tricarico turrita, tocca l'ultimo spalto delle Murge: Montescaglioso. Poggi sterili e roccie cingono questa morta bocca di montagna. Il paesaggio brullo, spoglio di verde, sembra lacerato dal tumulto di battaglie secolari : a pochi chilometri di di- -stanza, verso il Jonio, si elevano i colonnati giganti di Metaponto ellenica che .. fan pensare ad un cimitero, ove i cumuli di cippi appaiono abbattuti e travolti ". . *** ft\ 1.1N T E" S CA Ca L.1O ~ O. - BA DI A oi SAN T' AN '1 f LO • "' , .. r 1 Sull'estremo li mi te -della necropoli ellenica - dalla quale l' archeologo Vittorio De Cieco trasse una deliziosa anfora fìgurata pel Museo Provinciale di Potenza cercando gli avanzi della latina "Civitas Caveosana" - s'eleva l'edificio immenso dell' abbazia normanna di Sant'Angelo, che offre allo sguardo la maestà alquanto massiccia del castello baronale e la fronte serena della casa cinquecentesca: la sua linea uniforme è interrotta da una cupola ottagona e dal campanile quadrato nel quale si delineano bifore luminose. Un geniale e dotto scrittore del Mezzogiorno - Giambattista Guarino - dopo aver descritto con magistero d'arte la severa costruzione. gigante, così ne evoca le vicende storiche : · ~ " A seguire Serafino T anzi - storiografo del ino Bianco settecento - la famosa abbazia esisteva già nel 1078. Con atto dell'ottobre di quell'anno Umfredo, uno dei figli di Tancredi Altavilla, divenuto signore di Montescaglioso, avrebbe fatto ampie donazioni· e concessioni al suddetto cenobio. Aumentano il reddito dei monaci altri atti di Umfredo, del 1082, del 1083, del 1085, del 1095. Altre concessioni han luogo nel 1097 e nel 1099 da parte di Rodolfo, figlio di Umfredo (sepolto - come il donante afferma - nella chi~sa del cenobio). Con eguale munifica pietà si mostra la contessa Emma, vedova di Rodolfo, col figlio Ruggiero, in pri~ilegi del 111O,1115,1119. Con quest'ultimo atto, essendo abate dal monastero un " G . '' l uar1nus , a contessa Emma (il cui ritratto, insieme con quelli degli altri principi normanni, scorgesi ancora in affreschi di gran lunga posteriori, in una sala dell'attuale edificio) stabilisce di ditare et amplificare la chiesa del convento. !L'esempio trova imitatori in Costanza, alla quale Ruggiero, duca di Calabria e di Sicilia, fratello di Boemondo e ma.- rito dilei,avevadato a Montescaglioso - anno 1124 - e in Ruggiero ( 1124 e. 1127) - e anni 1145 e 1146, dalla sede di Palermo. Financo il Papa si interessa del monastero : con diploma dell'anno 1174, 1 dato a Ferentino, Alessandro I I I prende i !monaci sotto la sua protezione, ricordando le donazioni passate, sopratutto quelle di Ruggiero di Sicilia e della:contessa Emma. " Le donazioni continuano a fioccare: nel 1195 il donante è Ugo da Maccla o Macchia, signore di Montescaglioso, nel 1200 e 1210 Jacopo Sanseverino. Diventata Montescaglioso, dopo l'eccidio dei Sanseverineschi, possedimento regio, Federico I I, J

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