Vita Nova - anno II - n. 4 - aprile 1926

.. • • PROF•. GIUSEPPE ALBINI -- ,, .. .. . I DANTE ... SERA DEL 16 GENNAIO 1925. • . . Ab love principium !... È un latino che ci to·gliesse·il primato. Ed è superfluo aggiun- ' l'intende . anche chi non l'ha mai studiato... gere che società nel nome di Dante tennero •Cominciariioda Giove. anche in tempi difficilied in regioni non amiCosi dicevano spesso, cominciando i loro che alto it nome d'Italia, e _giovarono alla· canti, -i poeti latini e greci. Scendendo dal- lingua d'Italia e ai suoi figli: · l'Olimpo serei;ioche era sopra le nuvole e le .. A buon conto, io non sono qui per fare tempeste, a quell'altro Olimpo della famiglia una conferenza dantesca : e se di questo elet- <r degli uomini grandi, che vivono invece sotto to pubblico-qualcuno si aspetta una..conferenle nuvole, e dalle tempeste spesso esercitatie za, _loprego..di scusare, e di credere çhe man- , !'battuti, l'inno delle nostre grandezzedeve na- ca il conferenziere. . turalmente cominciare da Dante. Io non intendo di illustrare, di dichiarare Qui taluno potrebbe subito fermarmi, e nessuna cosa nuoya, non intendo neanche di ricordando che. l'ab love principium si trova dare nota degli studi più importanti-e più re-· ..specialmente noto in un verso di Virgilio,che centi ; nelle biblioteche c'è sempre qualche . .,fini-sce: Jovis omnia piena... potrebbe ammo- · libro che non si dà a/ tutti, nei musei c'è nirmi che anche il Dante è pieno per tutto, e qualche angolo chiuso al pubblico, eppure che ormai troppo e da troppi se ne parla. nelle biblioteche abbondano le opere da leg- ~ oato che ciò si~ vero, e concesso anche che gere,-e nei musei materia a coloro che ammiè vero, non si sa in che modo opporsi a rano e che apprendono. - . -,questo continuo parlare di· Dante. Se ci fosse · E' stato un bel ,pensiero, un degnò prola vi~ di giovare all'erario imponendo una ~ posito, che alla Univ:ersitaFascista si ricoidi- -tassa sulla intemperanza letteraria e sulle no sobriamente quelli che lungo i secoli sono chiacchiere critiche, si potrebbe anche valer- stati· i fari luminosi dell'italianità. Sono luci, · sene a proposito di questi dantisti di terzo e sono nomi, sono memorie, sono opere che di quarto ordine. debbono essere sempre presenti all'animo speNon potendo farlo, conviene consolarsi, cialmente dei giovani, ma anche a tutti gli · pensando che tra gli studiosi di Dante vi so- animi dei cittadini degni. Cesar.e Augusto a- . no anche quelli che ·continuamente Ja~orano e veva posto nel suo foro le immagini e le · riescono davvero a meglio illustrarlo, e che •eJjigrafi di· quelli che egli stimava. esser ·stati ve ne sono alcuni pochi i quali certo operano i maggiori artefici della grandezza romana. ·in ·modo da tener alti fra noi questi studi, ed · lo mi sento onorato dell'invito a ricorda- ,è un gran merito, e direi una grande utilità rè qui due nomi memorabili, adorabili, quasi . anzi necessità nazionale, perchè, siccomé del direi, sempre, quelli dei nostri due massimi . poeta nostro universale tutte le nazioni colte padri., dei nostri due massimi poeti : e, ab ·si occupano fervorosamente..,se ciò non fosse, . ]ove principium, il genio ottimo massimo è -se non fossero questi benemeriti, correremmo Dante. •I rischio c~e altri., in questo genere di studi, • ( Biblio eca Gino ano I .,

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