. I ' I ... ' l • r l • I .. I ' :t . ...... 4 ' UNIVERSIT A .FASCISTA I . con quelle del sistema europeo. Le invasioni nei tempi aqtichi vi furono fatte dai romani, più tardi dagli arabi che poi ·invasero la Spagna. Nei tempi moderni furono i francesi a capire questa verità. \ Per la Francia, la Tunisia, lungi dall'essere un;e- _spressione geografi.ca, è una reale entità politica ed econo1nica ; l'Africa del nord deve diventare una gran.de Francia del sud. Ma, signori, dimantliamoci, in confidenza, può ragionevolmente la Francia sperare nell'attuazione di questo s~gno ? Pur riconoscendo la sua magnifì.cà politica, che non ha mai smentito le sue tradizioni militari, il fascino I luminoso della· ·sua storia di cultura e di civiltà, signori, io non lo credo. Per fare una Francia nuova ci vo.gliono dei francesi e i francesi non ci sono~ Essi "sono 22 mila di fronte ad una complessiva popolazione di 180 mila _abitanti di cui 50 mila italiani. Nel circondario non sono più di 28 mila di fronte a 3 50 mila abitanti di cui 90 mila italiani. I E' questo il problema cqe oggi appassiona profondamente l'opinione pubblica, il nostro' paese _che si è svegliato dal torpore, dall'indifferenza per le sciagure caratteristiche, cagionate dalla .nostra incauta ed infausta politica estera ; ma è doveroso ricordare che a tutto si può riparare quando è vivo l'amor di patria che, grazie a Dio, e grazie al Fascismo, divampa più forte che mai. Oggi le · anime delle giovani generazioni risorte dalla guerra e imbaldanzite più che mai, non temono di affron... tare problemi che una volta, prima di Vittorio Veneto, erano trattati soltanto dc! qualche malin ... conico studioso. Oggi invece la coscienza di quella che si potrebbe chiamare la nostra tragedia demografica è più viva che .mai specialmente d9po che · sono stati ridotti o quasi sba{rati i mercati che un giorno ·assorbivano l'eccedenza· del~a nostra mano d'opera. Tutto ciò è di interesse vivo e palpitante dopo che furono denunciate le convenzioni, rendendo le sorti degli italiani in Tunisia d'una pre ... éarietà altamente drammatica. ' Signori, sarebbe necessario per capire nella sua essenza il problema tunisino, conoscerne a fon... do le vicende. L 'occup,azione di Tunisi da parte della Francia rispondeva ad una concezione acuta e diabolica del cancelliere di ferro Bismarck il q'!ale, dopo di aver frantumata la Francia, le spa ... lancava le porte per uria più vasta occupazione africana. Forse egli lo faceva per far dimenticare al nemico la sconfitta e allontanarne il desiderio I , I • . • I e ' della rivincita ; ed anche per inasprire sempre più i rapporti ~sistenti fra la Francia e l'Italia e potere così più facilment~ disporré per secondi fini, quelli imperialistici, la sua· politica in ·Europa. Qu~llo c~e è certo si è che Bismarck ha sempre mirato con la sua politica ad inasprire i rapporti fra la F ran-. eia e l'Italia. Noj però n<:>ndobbié;lmo dimenticare una cosa, che nel 1876, due anni prima del Congresso di Berlino, egli faceva sapere al nostro Mi- · nistro degli · Esteri, -il Mancini, che la Germania avrebbe '\eduto con piàcere un maggior incremento c~loniale italiano nell'Africa del Nord: queste so-·.... . no parole ben chiare. ·La risp~sta fu che il Governo d'Italia voleva andare al Congresso con. le "mani libere,, o le "°'ani nette,, per uscirne poi con le "mani vuote,,. Tristi parole che dopo più di 40 anni risuonano come · il' melanconico leitmotif del nostro spirito di "francescana· rinunci~. La Francia invece seppe approfittare della situazione. Al Congresso di Berlino c'era anche l'Inghilterra e· la Francia seppe farle trangugiare l'accordo· Anglo-T urcò. Il · suo ministro degli esteri · riferì ~enz'altro al Governo proprio che tanto la Germania che l'Inghilterra erano disppsti a favorire la Francia. Ora era naturale che questa nazione, che aveva· anche una tradizione coloniale, si preparasse subito a entrare in lizza. La Germania, come ho già detto, era ben felice per quest'impresa coloniale che avrebbe distolto la Francia dal desiderio della rivincita e nel medesimo tempo le avrebbe inimicata I'ltalia. E nel fondo del ·quadro vediamo la figura maestosa e beffarda del cancelliere di ferro far rimanere l'Italia senza nulla, mentre avrebbe potutq, e con maggior dignità, avere Tunisi. Il bilancio fu questo, che si perdette Tunisi per una politica incauta e si diede l'adesione forzata alla triplice, dimodochè per noi quel Con- .. gresso si chiudeva "more solito,, con perdita. Tunisi diventò ·terra francese. . La Francia si preparò subito per l'attuazione di questo piano e approfittando immediatamente di ' alcuni insignificanti o forse insussistenti incidenti di - • frontiera riuscì, malgrado le proteste del .Bey, a invadere e occupar~ la Tunisia senza colpo ferire. Quel col~o che fu detto provenire tutto dalla vio- ' lenza i~perialistica poteva essere molto più accetto alla popolazione indigena se fosse stato fatto dall'Italia, anche perchè la popolazione è costituita in maggioranza d 'Italiani. ...
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