Vita Nova - anno II - n. 2 - febbraio 1926

• ' gi~re s·~i marmi d~i nostri meravigliosi palazzi., delle nostre sa~e e monumentali baisilriche. Ma nessuno si faccia .i 1 lliusioni dj priendere 1'lI tali-a attr.a,verso i.I boicottaggio 1del turismo (~pprovazioni). L'ltailia vive di ben ailtro ed ha ben a!ltre .energi,e e m10l1tidi costoro vengono in I taLia non per farci regali, ma per realizzal'e d1 eHe economie (approvazioni). Comunque, anche a propooi,to d,el boi,cotJtaggio se e&so diventasse pratico e concreto e avesse -lata,cita tolleranza d:elle autor.ità responsa\biili, noi ri1sponder;e·mmo con un boicottaggio .al quadrato e ad eventuali rappre:5:aglie 11isponderemmo con r,appre•sagli.e a·l cu1 bo (applausi vivissimi e prolungati). Affermazioni tedesche dite. • 1nauNoi siamo così .i,nsole:nti e così esp:li.citi e cred'iam'o, parlando chiaro, di servir.e maiginifì,camente la cau- ~a ,del1la verità e della civiltà ed anche della piaoe. Noi sopprimiamo un poco la veochia fo-nmru1ae di.aiaimo che qualche volta bisogna pagare con due occhi la perdita di un occhio e con tutta la dentaffil1a la perdita di un d1eillte (approvazioni). S•i pe1 nsava da q·uallcuno, che dopo i}'eproteste dei consoli di rutti i ,paesi resi1 denti a Venezia e dopo le proteste d'i molti cittadini te1desohi che sono in lta:lia ttranqui'1.lamente a luicrare nei l~ro pa1cifici commerci, tutto ciò dove 1 ss:e avere u,na fin,e. Questo non è accad.uto. Sia1 mo and:ati ~ ,i,111Vecea,l discorso pronunciato ieri dal si~nor Held in pieno Land!tag Bavarese. Dopo aver f.atto appeUo ancora una volta a quello spirito di Locarno, ohe a furiia di parlarne, diventerà un,a cosa mo1H-eed evanescente ed insopportabiile anrch1 e (si ride) come ,tutte le cose a;bitudinariie ipocrite (si ride) il Capo ,d·el Governo bavarese ha detto: « Noi doblbiiamo falr tutto per miti 1 gare la situazione nel T,iralo del sud e quando è idoneo per portare ·la ,li1bertà ai tedeschi ,dbll 'Alto Adi1ge. Anche essendo a questo poBiblioteca Gino Bianco VITA NOVA sto io debbo in,nalzare .la più ·seve;a protesta oon,t'Cole brutali- violenze nel Su,d Tiroilo ». Diohiaro ah,e questo d!iscorso è selll>'l 1 ioemente .inaudito. Inaudito da!l punto di v.i,stiadliplomiatico, pe~- ohè non è mai esisti 1 ta nemmeno prima d·ella guerra una questione del Sud Ti1rdlo •germ,anico, in s·econdo ,luogo la qu1 estione dell ':Alto T !en: tino è stata de,fi!nita da1 trattati d1 pace e dal trattato, di paoe che abbiamo c<mcluso a Sa:n Germano con l'Austria. È inau,diit.oparlare d!i _violenze e d'i :brutali violenze compiute dal Governo fascista ,nel.I'A:l to T r-enti... no. N.eU'Afto T,renti,no noi facciamo Ja pdlitioa <lel:l 'italianità (bene). Noi li consideriamo cittadini italiani eid app1ichiaimo loro la nostra ,legg.e. Se ci·ò non facessinro, av11ernmo ,ai confini uno Stato nello Stato! ' Vi è di più: iii Governo fascista, i1n moilte questioni, è andato incontro ai bisogni ,di quelle po- .poliazioni. Cito la questione dei prestiti cosidertti lombardizzati. Tanto che io avrei dovuto ri,cevere una commis ... sione dei contadini ,d,e'll•A.Ito T ren-- itino i quaJi pe,nsarvano di offriTmi UJnsegno ,d'ella loro gratitudine. Ma p•oi quel1l0 ch,e l'Italia romana e 'latina fa è ,nulla ai paragOtI1e di que:l,lo oh,e gli a:ltri Sta1 ti fanno. Proprio oggi ila C1ecos1 lov.a,ochia .app1li1eale sue nomn,e per l'uso del1la iingua ceca nell' amministrazione delllo Stato e i giornalli tedeschi di Praga e ,di altre città protestano conltro la tirannia d:e'Ha Repu1 bblica cecoslovaccra. I propositi dei pangermanisti. M.a vale la pena che· io ricOl'di a voi, ancora uinia volta soprattutto che io ricoodli a'l popolo italiano e che ne renda ed~to i1 l mondo civii e, vaile l!a pena ch,e io vi i'll!f ormi dei proposi:ti che i Capi del poog,errn,anismo avevano i1 n oaso di vittoria de1He armi tedesche. Essi chiè- ,d·evano ,neUa assembl,ea di Vipiteno, tenutaJSi pochi giorni prima di qu·ella grande nostra vittori:a del Piaive che fu il piombo neM 'ala per i sogni tedeschi: 1°) Una pace ragionevole, degna dei grandi sacrifici e dei successi d' arme delle Potenze Centrali; 2°) Di fronte ali' ltalia, confini naturali che difendano meglio il Tirolo e l'Austria ed uniscano a que.sta i vecchi territori ledeschi come i tredici ed i selle comuni (Vicenza); rettificazione dei confini con estensione dell' A usfria oltre la valle superiore dell'Adda e del1' 0glio, fino al margine meridionale del lago di Garda (DesenzanoPeschiera) e delle Alpi VenetoFriulane; ed olt~e a ciò larghi indennizzi di guerra; ~ 3°) Sviluppo dell'alleanza con l'Impero tedesco in modo da raggiungere la comunanza economica e militare; 4°) Lingua di Stato tedesca, indirizzo di Stato tedesco, e rifiuto dell'erezione di Stati allogeni tanto a nor.dquanto a sud; 5°) Unità ed indioisib.ilità del Tirolo da Kufstein fino alla chiusa di Verona; reciso diniego di ogni· autonomia de{ terzo meridional.e della chiusa -di Verona; reciso diniego del terzo meridionale della provincia, il cosidetto Tirolo italiano; 6°) Lotta inesorabile contro l' irredenlism·o italiano, da una parte col proteggere e favorire i tedeschi e dal['alird con lo sfratto di tutti gli elem,enti irredentisti, affinchè il Tirolo italiano tomi finalmèn,le lcrrilorio austriaco; 7°) Nè amnistia nè ritorno dei traditori italiani; 8°) lncameramen·to delle loro sostanze in quanto si possano ~ttervi su le mani ed uso delle stesse sostanze per lenire i danni di guerra, specialm,ente col provvedere alle sorti dei soldati tirolesi fedeli allo Stato (distribuzione di poderi, creazione di case •per i soldati reduci di guerra, ecc.); 9°) Nomina di un ted'esco alla cattedra vescovile di Trenifo; educazione dei sacerdoti della diocesi di Trento a sentimenti di amicizia per i t ede.schi; I0°) C om,;,leta tras/on11azione •

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