J 925) non solo traccia la storia dei suoi primi e faticosi passi ne·lla produzione indusitiale e ci fa · assistere ai suo.i primi tentativi e poi al graduale alJargamento delJa sua produzione di automobi,li e di nìotor.i, facendoci conoscere come ' . . . e m11nutamente e s1-stemat1camente organizzata una fabbrica nella quale lavoréllllo oltre centomi1la operai, affinchè si evi ti ilo sperpero deJ,lo spazio., del .tempo, del m1 ateria:le e della attività umana, ma . ci descrive anche tutte le opere e le iniziati ve e le provvidenze da lui cal1 deggiate attuate per rendere meno dur,a la vita dei suoi operai ed 1aff,ezionati serqpre più .ailil 'azienda, al fine di farse ne dei volonterosi e a·ttivi col.laboratori. Il Ford intende I ',esercizio de,H'industria non come un mezzo volgare d.i ammucchiare danaro, ma come un fine altam,ente socirale ed umano da raggiungere, si,a m•ettendo i prodotti a disposizione anche de1 lle piccole borse, sia curando al massimo la salute fisiologica e P5ichica d·el lavoratore, risanando la fabbrica ,e I' amlbiente fum:igli,are Pel quale vive il lavoratore e ottenendo così, a lungo andare un vero inna,lzamento del Jivello med.io deilla vita •economica e morale. *** Addentellati notevoli con l' economia à un lavoro di Giovanni M1 aioli cc Marco Minigh•etti » edito .in Bologna presso Nicola Zanichelli. li vOllume è pre·senitato da Sebastiano Sani e da Albano SorbeUi con giud;izio favor,evole. È scritto con cl.H'a, con diJigenza e ben informato di tutti i particolari della vita d·eIJo stati.sta, che à avuto tanta importanza nel riassetto finanzia,rio deJl 'ltaJ.ia nuova, che ' . . . a portato·, s1iapure con ,eroici provvedimenti, a·l pareggio finanziario, permettendo il rassodarsi di tutta I' economia nazion,ale e preparando gli slanci fuutri nel campo deH' agricoltura, de1 U' industria e de.I commercio. Come finanziere, si può dire che j.f Mi-nghetti fu continuatore cielI. opera del Sella. << Talora per vie diverse, ambedue m.irarooo a1 I VITA NOVA grande fine, ed ambedue sacrificarono ad esso tutto se stessi, raccogliendo spesso impopolarità, ingratituàune e rancori )). Cardine dell' azione finanziaria d,el Minghetti fu la unificazione, primo caposa,ldo fu la perequazione f ondi 1 aria, o conguaglio ; il secondo I' imposta suHa ricchezza mobile ; a terzo la legge sull 'imposta sul dazio consumo. 11 lriord·i:name,nto .finanziario fu . poi aiutato e comp1letato da op- ,portuni trattati di commercio colle principali nazioni d'Europa: trattati che cementarono i1 l nostro riconosci1m,ento politico con una maggior comunanza di interessi. Niel suo lavoro « Della Economia pubblica e d1 eJle sue attinenze con la mora,le e col diritto » il Mingh.etti orienta il propiio pensiero negli studi di economia e di sociollogi.a verso formule- nuove, viv,acemente combattute allora dial Liberalismo economico puro·. Egli non ritiene che il fenomeno eco- . nom1co possa essere trattato asso- .I utamente a parte, prescindendo da tutti gli addentellati che presenta con fenomeni politici, sociali e mora1 li. Secondo il Minghetti bisogna « assegnare ali' idea giurid1ica, e sopratutto aill'idea mora'le, u1 n primiato ed un'azione intima rilevantissima e · costante·, non solo nelile pratiche economich,e, ma eziandio nella formazione della . scienza ». Quiin1di a problema elle lavoro non può e~ere 1studiato soltanto dal punto di vista economico, ma, anche e sopratutto dlaJ punto di vi\sta moraile e sociale. Sii incoraggino adunqu-e la piccola proprietà, la istruzione del popolo, le s'cuole per i fanci uUi e per g1 li adulti, i corsi tecnici, le bi,bliotec!he popolari, .le sale di lettura, l~ conferenze, le ricreazioni, -come la musica e l•a drammatica. La Ìsltruzion·e per~ non vad·a disgiunta d'alla educazione, cc ,la quale trova suo p,rincipal nutrimento nei sentimenti religiosi, nelle abitudini morali, ne.i vincoli affettuosi della famiglia nel rispetto reciproco, ne,l:l'esempio del bene dato agli i:nferiori d1 a chi più sa e più ' puo ». • • Bi lioteca Gino Bianco Non era conrtario al popolo, perchè comprendeva risiedere nel popolo le più grandi speranze d.el rifornimento naziona,le. Come agricoltore e coane uomo di Stato mirava al ,migliof"amento degli umi1 li, alla prograssiva elevazione del.La loro d1 igni,tà morale e dielila loro personalità civi1e ed um1 ~a .. l1 n un suo discoll"so pronunziato alla Camera nel 1885 eg.li aff ermava: « Il ,m,io fine è queUo di miigliorare, di nobili tare, di sollevare le classi povere e lavora- . . . . tr1c1 », m·a ammoniva, quasi presatando agili occhi deUa moltitudine un antagoni•smo rad·i.ca,le d,i interessi ; non è ecc.itaindo la fiacco1'a dei dissidi, che mai si poffà in nes·sun,a guisa procura.re il miglioramento deUe classi povere e la prosperità dell,a patri.a ». Que·sto· lato de,lla personalità complessa del Minghetti è ben traittato nel lavoro del Maioli, che ci presenta .la figur.a d.e,l,lo sta•tista insigne nei suoi più feli,ci aspetti d1i uo,mo pol1 itico, di fiinanziere, a,gricoltor·e, econo1 mista e sociologo. *** Nella Biblioteca di C<Yltwa Poliitica, a cura di Franco Ciar.lantini (Casa Editrice Alpes - Milano 1925) Emiico La Loggia tratta e< Il problema demogtadìco ». In questo momento; nel quale la a,ttività demografica italiana incontra ne·Ua politi~ .im,migraltal'ia transoceanica inattesi ostacoli, C<iJ pro-r. blema demografico nazionale va seguito con vigile responsabi,lità ne.i suoi polie~ici aspetti, m,a àn ... che con animosa speranza che un r.ipreso diiniamismo econOlffi,jcodrell'ltaliia e de"l mondo lo rendano problema soltanto di grandezza e potenza». L'autore esamina i termini malthusiani del problema de1 mogr1afico e poscia formu·la le ob1 biezioni a,lla teo,ria di Malthus, acceooando alle dottrine che le si contrappongono. Criti~a poscia la teoria di MaJthu.s e tra~ta delle v-ariazi01I1idei f erni demografici, ana,lizziando criticamente e sitoricam.ente il probJema deHa esposizione dei nati, del- •
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