ha tracciato p~r sempre il clichè del mi,llantatore, ma neghiamo allo Shaw che questa realtà egli abbia fatta vivere artisticamente, poichè la cristallizzaziane de!Ha visione, ~ il reailizzarsi, i:l concretarsi del fan- . . . ' tasma art1st1co e mancato. Così manca,no i postulati più formidabi.li perc:hè possa parlarsi di universa,lità a benefizio dell 'opera shawiana. L'opera che non muore è l'opera dia)lle lin.fe essenziali di vita, che supera-no il tempo perchè hanno i segni di eternità conferiti dailla natura allo spirito, e non è ereMa dire che sono sotterranee vene d'ogni latirud.ine sboccianti, in identicità di elementi, a distanze talora i•mpensabili. Di questi segni è priva tutta l'opera de-IJo Shaw, ove il pe,nsiero funge da anima, e questo pensiero gira intorno al proprio asse a:lla ricerca delle vie più insolite per espandersi e formarsi in curiose e strane e anche originali aff emiazion•i e definirsi in pM.adossi non sempre rispondenti e convenienti al.la linea del personaggio, quale l'avremmo pensata, ' . . e pero non conv1ncent1. De-I resto non ci faociamo i,l,ludere d•alla spregiudicatezza e dalla indiscuti,bile valentìa dello 5Cl'ittore e che manovra dietro le quinte con sicurezza di tiro, chè a smontare la groode parte delle ,cene, a scena a scena, degli atti, ad. atto ad atto, de,He commedie shawiane, basta avere· del metodo: attaccare l'idea che informa tutto il lavoro e ne costituisce la base girevole. Il teatro shawiano che vorrebbe essere un teatro filosofico, di un banditore d'idee, non riesce che assai raram,ente a rendere persone le sue idee. E ciò avviene per pochi momenti, g•ià che al,la manovra del maestro ohe sta dietro le quinte, al,l' atto in cui s' inizia il movimento della base girevo,le, che dovrà fare scoppi,atre ,la giran<lol.a dei paradossi satirici, ironici, o soltanto caricaturistici, i:l personaggio, che affermiamo .non arriva mai a diventare carattere, o uman1ità, svela il puntello che lo sostiene, e per ■ ' . VITA NOVA mantenerlo... lo sfrutta: senz' a1 lrtro fine che questo. Se a qualcuno venisse in testa di citarci dei nomi e di pa1larci dei due piani della realtà, l'una realtà di vita e I' a,ltra realtà di ar-- te, realtà fantastica, per cui può apparire ad un giudizio superficiale mancanza d' u,manità, insufficienza di realizzazione, assoluta assenza di evidenza rappresentativa, in ter ... mini poveri, nullità artistica, quella che è personalissima ed originale concezione, diremo che non ci forma1lizzia1modavanti nè ai Pirandelilo, nè ai Se1ment, nè ai Molhar, nè ai Croo-mnelink. Tutta la vita e la vita di ogni giorno e ila vita del subcosciente e del sogno, e anche la vita in forma e in funzione d,i a1bitraria interpretazione del mistero dello spirito, e l',ibrido connu1bio del sogno e della vita, grotteSICoo lineare, è ma-· te,ria d' ar.te, solo quando porti. i se... gn1i di eternità di vita, cioè di forse i.ndefì·ni•bi,li, ma riconoscibili a distanza di m1iglia e di secoli, dello spirito umano. *** Che cooa a·bbia voluto dirci in questo suo mastodontico lavoro lo Shaw è risaputo, ma vale la pena ripeterlo già che ,l'idea non è peregrina, e neppure comune, sebbene risulti dalla esasperazione di una corrente interpretazione della brevità dell'esistenza. Gli uomini non arrivano alla saggezza perchè . . vivono poco per potersi accorgere d'ell' i1 mpostazione errata eh' essi hanno dato a tutti ,i problemi dei1 'esistenza, e per tanto tali problem1i rimangono e ri,marrainno sempre insoluti, e con precarie solu- . . z,1on1errate. Ed ancora: Pe11chè essi possaino arrivare alla vera saggezza bisog,na C'he ab ... biano accordato il privilegio di una evoluzione di vita miJ1 lenairia, _perchè possa accumwarsi in Ulil solo uomo tutta J 'esper_ien.za di varie ge- . . neraz1on1. Così da una prima parte fanta ... stica che a,bbraocia il periodo delle origini delJ'uomo, Adamo ed Eva, attraverso una seconda parte, che chiamere,mo contemporanea, ~i pasBiblioteca Gino la CO sa ad una ~erza più che fantastica, de,lirante. Niente d,i male, se questo de!iriio• avesse la forza di mani- . festarcisi in q,uadrri di realtà artistica, anche in uin piano di assoluta fantasia. I\tla no, chè assi.stiamo al formar-si e coirro,mpersi continuo di que-l!le tali idee-figure, cihe s' agitano scompostamente al muovere che fa il ,maestro dj quella· tale base g,irevole, co.sì che nessuna immagine riesce a fissarsi non dico nel nostro crevello, nel nosrto sp1ri to, ma neppure nella nos,tra retina. E quello ohe ai convinti snob~ delle impolrtazioini straniere pare grandiosità <li linee, non è che apparato f éeristico, complitcato meccanismo scenico, che .non resiste, non dico alla disamina, d'una lo-· gica ,si.a pure i.rraziona,le, ma Sl scompone sotto le nostre mani e si frantuma, e per quanto si voglia essere delicati e con mani imponderabili di sogno. Questo quacquero di grande ingegno, che ha voluto accattivarsi 1a simpatia de.Ile foJle col suo misoneistico attegg1 iarrneuto di piocolo borghese, ga1beLlaindoper fede so-- cial,ista e sovvertitrice propagan 1 da, . le piccole banalità che -ogni buon dernocrartico tiene in serbo, per spaventare i gonzi passerotti <lei conservatorismo se.nza intelligenza, ha avuto la fortuna di trovare un ambiente ove le sue schioppettate fumogene e innocue died 1 e1 ro la sensazione del pericolo e produssero aill'estero echi di cannonate, perchè rin,forzate e · moltipliicate sulle e attraverso la mentalità di una società pavida, oggi tra.mentata. Ora se con pazienza e spirito cI1itico volete ripassare quel mezzo migliaio d·i pagine che costituiscono iii Back.to Metlwselem, voi troverete l'assenza assd1uta di ogni movi,mento lirico, di ogni centro cli proiezione chammatiica, se ne togJiete qualche accenno alle prime battute del resto guastate d·a sviluppi mentali inconcepibili in crea-- ture primitive, quali A1damo, Eva, Caino. . Nè 'la serie ,dei quadri che hanno i~ ,loro sviluppo ,nel tempo cli migliaia dli secoli, a:ccolgono :in fine, il più breve svi,luppo d:'idee, e non g·ià perchè l'autore non se ne sia \ '
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