Vita Nova - anno II - n. 2 - febbraio 1926

rahili, ha pervaso il mondo orienta,le che è rimasto assai influenzato dalla culhu'a francese: l'Italia, invece aveva appena cominciato la sua azione fondando scuole in molti paesi, quando è sopraggiunta la guerra che ha fatto cessare ogni iniziativa e ohe ha fatto abbandonare il cammino mentre ancora lontana era la .meta. Ora è un nuovo rifiorire d•i i,niziative per riguadagnare il terreno perduto: un eccellente punto di partenza per questa opera di ita1lianità è Rodi in cui è in progetto (e noi auguriamo ferv·idamente che il progetto si trasformi in rearltà) la costituzione di una Università che chiamerà i giovani dalle vicine coste delil 'Anatolia e dell'Asia Minore ed anche dall'Egitto e da altri paesi del Levante : potranno quindi i figli degl 'italiani educati in scuole italiane, trovare una loro Un,iversiff:à a Rodi senza dover ricorrere ai•le due Università attuali.mente esistenti a Beirut, una relta d'aì gesuiti fra,ncesi, 1 'alll:ra dai missionari ame- . . r1can1. A.Ila in.tensificazione ,della propa .. ganc:l;a cu,lturale, dovrà corri,spontle.a-eun'intensificazione dei rapporti cozmnerciali : già a Bari è sorta una Camera di Commercio Italo-Orientale che ha per suoi scopi principaili ta,Ie intensificazio 1 ne e svolge una opera diu1 tUI111ead assidua con pubblicazioini, con l'aiutare il sorgere d1 iniz1iative, con lo svolgere rapporti con altri enti che h,anno per fine l 'espa,nsione d·e,l'lavoro italia;no ali' estero. Sintomatico è il fatto che numerose •sono ,le linee di .navigaz,ione iitaJia,ne che fanno servizio per i porti cieli' Oriente e altre ancora sorgono ; dan1do così piena conferma a quanti in un suo recente di1scorso asserì il Pr,imo Ministro d'Italia che neU'Q .. riente vide larghe possibilità per la nostra Pat,ria. Bisogna aàunque guardare aU'Q .. riente : non più come a paesi da1 l fiascino esotico, ove in un miraggio di leggenda si svolga la vita, ma come a territori che potranno avere una parte non ind.iff erente nell'economia europea dell 'µDmediato domani con le loro possi 1 bilità d,i assorbimento di prodotti d1 eH',i,ndustria, ■ ■ VITA NOVA ed anche di attività del,l 'uomo· : e le Niazioni europee debbono fare ogni sforzo per elevare iJ livello morale di quei popoli e la loro capacità di vita. Noi riteniamo per questo - e ritorniamo al nostro punto di partenza - che la Francia in Siria non ab·bia esaurito il suo compito : ma riteniamo anche che al.le altre Nazioni - ed all'Italia in i1 specie - spetti quelao di svol,gere un'attività in ta!le sen,so. Abbiamo detto aH'ltalia in ispecial modo,, poie1hè essa è la N.aziooe che si protende nel Mediterraneo, ed ha - per questo mo1 tivo - diiritto di interessarsi a tutto ciò che 11iguarda .i paesi bagnati d,a tale mare. Uco BAss1 CULTURA FASCISTA. Sarebbe i,nteressante ne1 l presente moto spirituale itali 1ano verso la concezione imperiale, risalire agli antecedenti sto~ici, di.scemendone i caratteri ecl' ,i possibili riflessi, e indagare, con studio forse più p~ofìcuo e all'uopo, quali ne siarno le basi i<leali oltrechè gli impulsi economici, ed etnografici. La lapidaria p·arola del Duce anco1.a una volta è chiarificatrice. Questo tendere del popolo ,nostro a una vita :maggiore in ohe meglio e più compiutamente si esplichino la virtù e la potenza d'elde Slllemolteplici forze, rinnovate e rifatte agili, vigorose •e p,ronte dal F asci:smo, costituisce I' imperi.a:lismo .italico. Sta bene. Ma non ·è trascurabile la esigenza d·i staJbilire .i~ .suo carattere ideale, di ritrovare .le origini onde differenziarlo dagli a•ltri impenialismi : differenza, sia detto esplicitarnenre, che p1 er ·m~ sta nel fatto <li essere la re-sultante neoessaria e naturale del n01Strosviluppo, in senso tota- , litario, e non, come altrove, la artificiosa creazione di classi intellet- , tuali e militari. Se io non erro a cosìfat·te esigenze risponde il li,bro d1 i Emilio Bodrero << Au·spici d' l1 mpero » edito dal1la Casa Alpes nei conosciuti suoi eleg.anti_ caratteri. Biblioteca IO 1a e ., 47 Sembra, a mio arvviso, che egli vaida cercando nei titannici contrasti storici ,dell,e primitive genti, attraverso iii :lungo dominio romano, neil f.ervore alti 1 ssimo deH 'ainima dantesca, fiin p.i ù ati tempi no•stt.i i lineamenti dleltl'i,mperialismo italiano. Ohe assurge così, come dic1 evo i:nn.a1nzi,a una sintesi .miréllbile del no,stro esistere d1 i europei e di italiani, e che d'eve costitui~e l'Età aurea deHa nostra civiltà. Il · ,libro rispoo,dle pienamente a questo scopo col~e •w1 e indagini fini e sottili. lo vorrei qui ·rico11dare cooie ·altri già fece e questa concordia di opinioni m.i conforta de1la esattezza del giudizio, fra i diversi capitoli, il pr.imo, notevode anche p·er un parallelo ,che •ne potremmo trarre, rispetto la formazione ,spirituale d1 el Fascismo; ricord 1 are, cioè, là dove il Bodt'.'ero magistralm·ent,e descrive lo ·st.ato d'animo dei prim.itivi cristiaini di fronte l'abbattuto mondo pagano. Sd!eg.nano essj, compresi di ~sere i portatori di ,t1na nova civiltà ogni conqui.srta ch•e i,l paganesimo loro offra nel campo morale e .artistico, e si ri.fanno com rude sempli 1 oità ,dag,li inizi, espri,mendo in così fatta ro•zza forma la propria i,dealità. E qui ie' è tin pocò, rispettate le differenze, delllo spirito fascista, ribelle a tutto il p·assato. *** 8'enieb1è i1 I sottotitolo d,el recente volume di Armando Lodoli,ni « La repubbli~a Italiana » (A:lpe,s, Mila,no) ne dica concitSam1 ente il motivo., io \.mi p1 ermetto credere che · nelll'intenzione d~ll 'Autore esso doviesse ·essere più che una rassegna. . . ,sul movimento •mazziniano contempor.a1neo, una stori:a idea·le del · fas1 cismo. A ,chi infatti non siano ignote, senza and'ar troppo indietro, le vice,nde ,d~l Partito 11epubblicano .italiano, noto è andi·e come dalla crisi, una deilll.e tante che hanno giustame·nte afflitto questo Partito che . ' . pur 1n se rappresentava una ·ma,gmfi,oa tr-adizione del pensi 1 ero politico nostro, avvenuta verso i! 1922 quando cioè più evidente era la flagrain- \ I '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==