J giu-stificarla. Il problema_ -~'lato-vaticano è a una svolta deas1va. Non siamo superbi : e tellliamo a dire che, se mai, una soluziooe pacifica ci riempirebbe di gioia; ma, .pure,, non siamo disposti a cedere più, di quan~o la d~W!ità <l~llo Stato esige. Finora s1 e verificato questo : il fascismo ha_ rest~- tui to ali 'Italia .il suo miUenar10 spirito cattolico, ha rimesso in onore tutti i valori relligiosi, slaicizzando lo Stato ; ha curato le condizioni dei chierici come non -mai; ha agito nei riguardi della chi,esa, con un rispetto sempre reverente. Il consuntivo è, dunque, ottimo, come tutti j consuntivi fascisti. Possiamo dir forte ohe, se mai, siamo creditori. A questo pmto non sapremmo an,daa- oltre. La Chiesa potrà ben valutare i vantaggi di una più e meno prossima soluzione della vertenza. Potremmo dire che, ora, tocca a lei : non .lo diciamo ; ma fl.'altro lato, diciamo che Ilo Stato fascista non può più andar oltre, almeno per ora. E crediamo, con ciò, d'i aver detto tutto. È una conclusione provvisoria ; ma c'è pure, in ciò, una presa di 19osizione •che, credi.amo di sapere, è la vera posizione dello Stato fascista attuale. Stato fascista che è genero1 so e volenteroso: ma, pure, d:ignitosaJlllente .geloso delle sue prerogative sovrane. *** Lo Stato, intanto, pensa ad organizzarsi anche militarmente : e lle recenti leggi militari ne sono una prova. Non stiamo n1elle condizioni compiere un'analisi d,ettagliata di questi pr(?yvedi,menti ; ma, tuttaJVia, ci par scorgere, dal loro complesso, tre aspetti importanti: uno mora•le, uno politico e, s'intende, uno teanico. L' e~rcito si organizza n~ suo quadri : gli ufficiali son rialzf.:i nd loro prestigio e valorizzati nella loro carriera, secondo una valutazione intrinseca di essi ; e l'esercito è ,tutta la nazione attiva, tutto il popolo valido, cui si dà la coscienza militare per la difesa de·II patria. Nei suoi elementi, poi, le parti ddl'esercito sono orga,nizzate in modo più sicurò per • lioteca Gi o Bianco VITA NOVA . una più rapi 1 d,a difesa o - se m~I _ offesa; e, infine, le tre braCCia della difesa vengoo collegate, v_engon quasi fuse ; sicc'.~è l'esercito, la marina, Il'areonaut1ca noo so~ più parti estranee, ma membra ~ uno stesso cor.po, volte agi} stes~ scopi. Moralmente· la nazione s1 arma, si sente pervasa da questa inquadratura, che vorrà esser f<?rmià~bi:I.e e, certo, porterà ne~Ja_v1~a civi,Ie un nuovo spirito _di d1sc1~l1na ; politicamente la d.ifesa nazionale s'organizza in -modo da non temere, Illè la difesa, nè una necessità ,di o,ffesa; tecnicamente, fuse le tre parti, Ila faci,ltà d'i~~eg? è più semplice, la spes~ ·è di:m1m.11t~, la unicità di una re.al1zzaz1ooe militare assicurata. Unicità garantita: m~nistro dei tre dicasteri è Benito Mus:solini. CARLO CURCIO ' ·POLITICA COLONIALE Gli avvenimenti di Siria hanno richiamato l'attenzione ·sui ixohlemi del vicino Oriente ed hanno sollevato vivaci discussioni sulla attitudine della Francia a conservare il mandato, se così si può chiamare, su quei territori : si è par.lato di un eventuale ri,nuncia al mandato, e - di conseguenza - si oono fatti i nomi d,i potenze c1 he potrebbero succedere neill'esercizio di tale mandato. ,fra queste si è .accennato all'Italia : ora noi non crediamo che la F raricia sia giunta al punto di dover ab·bandonaire la tutela di quei popoli; piuttoslto essa dovrà modificare prof ondaimeote ,la natura di questa sua tutela poichè fino ad ora - e durante la disèussione alla Camera France se lo ha co11e1sfsato anche ,iii Presidente del Consiglio dei Ministri - essa ha esercitato un protettorato vero e J»"Oprio in conrllra?Stcoon la narura giuridica d·el mandato ; per tale motivo abbiamo stimato inopportuno ,I' aocenno alla nostra Patria come destinata a raccogljere la successione. Quando - con l'ingresso della Ger.mania nelda Società del.le N.azion:i - si addiverrà ad una revisione del:la politica colooia'l~mond1iale e vi sarà senza dubb10 una nuov~ riprutizione di territ~i. colo: nia,li, .allora l'Italia avrà d1r1tto dii apporre il suo veto qualora non siano sodd1 isfatte alm-eno in patte le esig~nze og:nor. ~i~ crescenti delfa sua .1nitensa att1v-1ta demografica e della ,su.a scarsità di 1 materie prime. Verso l'Oriente pertanto dobbiamo guar,dare, non p-er brame di territor.i da sfruttare, chè in1 fatti le terre ed i paesi che guardano al Mediterraneo orienitaile non sono e noo possono ·oonsiderarsi colonie, ma perchè in essi possiamo trovare importanti sbocchi ai nostri commerci, alle nostre industrie. Per mantenere la fiaccola d'ita- .. l:ianità in que.lle terre qualche cosa si è fatto: ma siamo ancora agli imzi e bisognerà condurre la battaglia con assicluità, poichè molti sono gli ostacoli da .sormontare, molte le posizioni che altre 1 Nazioni hanno occupate. N.el ,campo culturàle le souole che si aprono ali' estero contri 1 bU1iscon• con g,rande efficacia ad un'opera di ita.lian-i 1 tà: non solo perchè esse chiamano a raccolta i figl1 i degli italian1i co]à reside1nti impedendo ad essi di dimenticare con la coltura italiana anohe la·civi•ltà delila Patria .Ion~ana, ma a,ndhe perchè esse ttichia.mano nuol'ei sempre più importanti d,i popolazioni locali, che, col1 'idioma itaJ,iano, imparano a co-· noscere Ja nostra Patria. A Costa111tinqpoli noi possiamo contare I8 scuolle italiane, scuole ·dhe dalle elementari vanno fino al 1 le scuole medie, e ,che contano una popolazione scolastiica di un migliaio 1 di allievi: se noi pMagoniarno questa ci1 fra a que,lla ufficiosa delle scuole francesi ,della stessa città che si ag,gira intorno ai 12.000 al-- . lievi, ,noi vediamo - a conferma ,di quanto è stato sopra detto - come il compito d1 i tSCalzare a,ltre supremazie è ben difficile. Abbi.amo voluto citare l'esempiodi Costan~inopoli, poichè in minori propoirz 1 ioni il fenomeno si avvera in tutto il Levante : è indubitabile che la F11anciacon un lavoro d,i propaganda secolare, con una tenacia ed un'un,i.tà di intenti veramente mi-
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