Vita Nova - anno II - n. 2 - febbraio 1926

• ,I VITA NOVA fucile e 860 colpi d'artiglieria in polveriera) : mento· i nostri pezzi da montagna possono a si cercò di fare una piccola provvista d'acqua malap~na rispondere ai pezzi nemici, che hann~ in recipienti; si stabilirono posti avanzati, si più lunga portata. ,1 dì . 1O u? at~ac~o degli pose una mina sotto il blockhaus per farlo sai~ abissini è respinto con g!avi perdite; il g~or~o I1 tare nel caso di forzato abbandono. Dal 13 al un altro più violento viene anco~a resl?into, lii~ 31 dicembre il tempo fu occupato in questi . il nemico trincerato e ben provvisto d1 cannoni lavori difensivi, mentre, al solito, ras Maconnen e mitragliatrici batte con efficacia le · nostre inviava su e giù messaggeri per riprendere le misere fortificazioni, prendendole d'infilata e trattative di pace, senza mai concludere. Il sul rovescio dalle posizioni dominanti. I nostri 29 dicembre il capo abissino ebbe la sfronta- resistono eroicamente, lottando anche con le tezza di mandare a chiedere al Calliano un prime torture della sete. Il giorno 13 arriYa medico, per curare ras Mangascià Atichin caduto al Calliano una lettera del maggiore F elter con da cavallo; e il nostro maggiore mandò in- proposté di armistizio, che vengono respinte;· fatti, cavallerescamente, il tenente medico Moz- . ma il 19 un'altra lettera dello stesso comuniu zetti. l'ordine di evacuare il. forte e uscire con tutta .. Si giunse così ai primi dell'anno nuovo. E il pr;sidio per ·raggiungere l'esercito del Barachiaro che finora il ritardo dell'avanzata abis- tieri; ciò che infatti viene eseguito il giorno 21. sina non era dipeso dall' impedimento costi- alle ore 13. Il Governatore, tutto considerato, tuito dal forte di Macallè; chè anzi lo stesso aveva creduto opportuno di accettare le proMaconnen temporeggiava, per ·aspettare il gros- poste di onorifica resa della guarnigione di so dell'esercito. Questo giunse, con gli altri Macallè avanzate dal Maconnen a nome del ~api e con lo stesso Negus, il 7 gennaio. Ed Negus. La funzione del forte era ormai finita; ecco la scena cambiare ad un tratto. Alle 1O di · il presidi.o ridotto agli estremi avrebbe dovuto _mattina la pianura a sud del forte d' Enda lesus entro pochi giorni arrendersi a discrezione~ La viene occupata da grandi masse nemiche; poco razione d'acqua era ridotta a mezzo litro giordopo sorgono le tende dell'.immenso accam- naliero per uomo, e stava per finire; i quadru- · pamento; e più alta, più grande, isolata fra pedi non avevano bevuto fìno dal giorno 8. · , tutte, la tenda rossa del Negus. Contempora- Non faceva dunque una vana millanteria Meneamente (si noti) gli abissini vengono all'as- nelik quando, scrivendo a S. M. il Re d'Italia salto: alle 11 la piccola guarnigione è già im- · per invitarlo a nominare un plenipotenziario pegnata su tutta la linea. di fuoco; il villaggio per la pace, così si esprimeva: '' Per· dare d' Enda lesus viene abbandonato e alle 11,30 prova di fede cristiana facemmo uscire con cii-ca anche il blockhaus ne segue la sorte. tutte le loro robe, accompagnati da ras Maconnen Prima dijritirarsi, il nostro jusbas·ci Selecca in buona salute, quelli che erano nel forte di Agu~gia, comandante i due boluk di _as~ariche Enda lesus, assetati, stretti, cir~ondati e quasi - la d1fendevano, mette fuoco alla m1cc1a della calpestati da nostri piedi ". min~; c<;>sÌp! o~o dopo eh' era stat~ oc~upata , Il piccolo presidio, preso in mezzo dal~ dagh Ab1ss1m, I ?pera _s~accata_salta m· ana con l enor~e massa dell'esercito scioano, avanzò poi g!ande strage dei nem1c1,-La ?•<?r,:iatapassa f~a v:erso 11n<;>rd.Esso aveva subìto perdite .rela~ v1olen~e scaramucce; gh Ab1ssm~ metto~o •~ t1vamen~emgenti: 33 morti, 75 feriti, 9 dispersi. batteria anche un certo numero d1 cannom, dei I soldati portarono seco lasciando il forte il quali ta!uni a tiro rapid~. . , . proprio. munizionament~ al completo e ~on Il_ giorno seguente s1 rmnova l as.sal_t~; ! 59 ~olp1_per pezzo d'artiglieria. Non vi erano nostn devo'!~ ab~andonare t~tte le. pos1z1<;>msta~• episodi di diserzione nè di panico. La esterne e ntirars1 entro la cmta; 11 nemico resistenza del Calliano e del suo I I I battaoccupa ambedue le sorgenti, che trovandosi in glione indigeni fu giustamente definita eroica : angolo morto non possono essere battute dal tuttavia la storia imparziale deve riconoscere nostro fuoco;. e ~ 'allo~a in poi, , no.~ostan~e che i.giorni di vero combattimento furono assai q?alc?e tentativo d1 s<;>rt•~an,on sara pm poss1- pochi : d:il ?iorno 7 al 13. E non potevano bile nprenderle. Commc1a un forte bombarda- essere d1 più, perchè il nemico non aveva Bi neo

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