VITA NOVA Tu abbiti i miei più cordiali ringraziamenti per tutto che validamente adoprerai a mio benefizio, e s'abbia le benedizioni mie e della mia moglie e delle mie figlie ·l'alto e pietoso spirito della Regina. ' . Tuo affezionatissimo: G10St;E CARDUCCI Poi volle ringraziare la Regina. A gran fatica, come si vede, riuscì a scrivere la minuta a lapis. • Signora Marchesa, La Maestà della Regina alla benevolenza e benignità di cui ~i degnò proseguirmi sempre ·ha voluto dar corona di un supremo beneficio, che movendo spontaneo e pronto dal Suo cuore ne tiene quella ineffabilità di gra~ia che è tutta sua propria. I miei libri, questi compagni e aiutatori dell~ faticosa mia vita, non andranno dunque dispersi dopo di me; ma riposeranno in luogo degno e sicuro sotto gli .alti suoi auspici, con vantaggio mio e delle mie figlie. Grazie ne sieno a Lei, quante e quali la gentil pietà Sua può imaginare. Mia moglie e le mie figlie si uniscono a me in questi sentimenti, che io La prego, Signora Marchesa, di presentare devotamente alla Maestà della Regina. E a Lei mi rassegno ossequiosamente: ' G. C. • Come firmava ancora fanciullo. L'ultima firma fatta alla presenza della C.ssa Silvia Pasolini. E quando la Regina dopo acquistata la biblioteca, appreso che era in vendita la casa incaricò ancora il Senatore Nerio Malvezzi di comprarla per suo conto, Carducci tenta, ma invano, questa volta, di scrivere, e ~detta al genero: Augusta Signora, Il giorno col novello anno sorgendo purp e radiante mi per-- ~uade, anzi comanda nel primo pensiero e moto del cuore volgermi alla Maestà Vostra. Di un nuovo benefizio E1la mi ha gratificato, non volendo che per il breve tempo di vita che anco 111 'avanza, fossero disgiunti da me quegli antichi compagni de' rn,ei sogni e de' miei pensieri, con i quali quaranta anni ero Yissuto in intima famigliarità. • Biblioteca Gino Bi-a co Quei libri erano già, per ultimo acquisto, della Maestà Vostra; ed ora la Maestà Vostra assicurando per sua anche la casa che stava per essere venduta, ha rifatto un intangibile abitacolo de pensieri e degli affetti miei per i tempi che verranno. La quale felicità non ebbero gli ultimi italiani veramente grandi. Felicità toccata in sorte a questo povero uomo, potere dal suo letto di convalescente salutare mattina e sera quei libri che furono jJ conforto e il nutrimento della sua giovéntù. Quali grazie potrei rendere di tanta benignità? Ma vi è un gran Remuneratore al quale io mi affido. Augusta Signora, sono con immortal devozione e tenerezza vostro G. CARDUCCI. L'anno di poi scoccò " la grande ora ": il Poeta si spense in una rigida, tempestosa serata, mentre imperversava una vera bufera di neve. E la Regina telegrafò : · " Al dolore di Bologna che è lutto dell' intera nazione profondamente commosso si associa il mio cuore. L'Italia ha perduto un grande cittadino, ma il suo pensiero vivrà sempre fra noi reso più immortale dalle sue opere ". · Ed il 24 febbraio il Senatore Malvezzi consegnò al Sindaco di Bologna, mar - · chese .Giuseppe Tanari, questa lettera: Signor Sindaco, Le comunico che dono alla città di Bologna la casa ove abitò gli ultimi anni Giosuè Carducci e la biblioteca che egli raccolse . Bologna che ospitò con affetto Giosuè Carducci per tanti anni e lo circondò di tanta ammira- . ' . z1one, sapra, ne sono sicura, custodire fedelmente questi ricordi del maggior Poeta dell' Italia moderna. MARGHERITA La civica amministrazione decretò allora l 'erezione di un monumento accanto alla casa (affidato a Leonardo Bistolfì). Son trascorsi ormai vent'anni: il monumento verrà (già sono :giunti parecchi meravigliosi r " pezzi "), ma il vero· ed il maggiore ed il più gradito al Carducci ed agli studiosi tutti l' ha eretto Margherita di Savoia. La quale nel 1921 venne ad inaugurare la " Casa Carducci " fra il popolo festante che, pur traviato dal sovversivismo allora ancora non domo, ebbe~ slanci di irrefrenabile entusiasmo per la prima Regina d'Italia ... DANTE MANETTI (Legnl originali di G,'·«fio Ricci).
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