, I I ... ' Diritto Internazionale - I . \ . \ PRQP. SCIPIONII GEMMA I SERA DEL 30 MAGGIO-1925 PROSEGUIAMO a parlare del territorio acqueo e diciamo brevemente dei laghi, i quali possono' considerarsi in certo modo dei fiumi allargati, e quindi qualche cosa· di quello che abbi·amodetto del regime dei fiumi, potrebbe ripetersi anche per essi. · Un lago può essere o interamente nazionale, come è ora fortunatamente il nostro lago di Garda, oppure disciplinato internazionalmente in diverse maniere. Una regola unica il diritto internazionale non l'ha, perchè u·n bacino acqueo non tutto chiuso dallo stesso confine potrebbe tuttavia appartenere ad uno stato solo, come il Mar Caspio, che appartiene tutto intero alla Russia, benchè una piccola parte delle sue sponde sia territorio persiano. Qualche volta i laghi possono appartenere pro lndlvis9 agli Stati ripuari, come avviene per il Lago di Costanza, che appartiene in parte· ali' Austria, in parte alla Svizzera, ed In parte ad alcuni stati della Germania, (Ba- vTera; WU'rt~niberg~Baderi). • • 1n 1an Ma quella cl1e ha dato luogo alle maggiori discussioni. nel dirftto internazionale è · stata la· superficie marittima. Si è ammesso sempre che sopra una zona del mare gli Stati abbiano un potere d'impero, che è esclusivo; vale a dire si é,capito che il potere statuale non si arresta proprio dove finisce la terra ferma, perchè anche al . di la sussistono interessi molto gravi, che non possono essere sacrificati. Basti pensare alla difesa militare, sanitaria, fiscale, alla tutela ed al controllo di certe industrie, che di solito sono riservate ai nazionali, come l'estrazione del sale e la pesca. costiera,senza contaie che iri generale l'amministrazione e la gf uris-dfzione dello Stato non potrebbe senza troppo pericolo trovare un limite preclusivo proprio nella striscia di terra ferma che separa il mare dal-· la costa. . " , · Se si obbiettasse che ·la natu1iadel :malie è sempre la stessa sia nel-mate alto come nelle acque costiere e eh~ perciò una distin~ zio·ne àl rroposito_ é in~nimissfbile, le osserr' \
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