Vita Nova - anno II - n. 2 - febbraio 1926

-- / I - , - 66 ..- - . · dato la nozione, occorre che esplichiamo al- eia equivalente alle 500 sterline df c~i è decune voci che .sono frequenti nel linguaggio bitore, e il creditor~ londinese negozi~rla indei cambi onde poi procedere più speditamen- cassando esattamente le 500 sterline, im~o~o te nell'esame delle operazioni di portafoglio del suo credito ; ma lo stesso debitore .r1corestero. dato potrebbe ordinare a un · suo ~orr1sponRicordiamoprima di tutto che le cambiali -dente di Parigi di rimettere una divisa d1 500 / che servono al regolam~nto delle operazioni sterline al suo creditore di Londra e contemin cambi prendono ora il nome di tratte, ora poraneamente rimettere all'intermediario il codi rimesse, secondo che viene considerata--ri- sto in franchi sostenuto per l'acquisto, della spetto a colui che deve riscuoterle, o di chi - predetta divisa. · / deve pagarle o- le ha emesse.. Se un commer- E cosi vi possono essere altre combinaciante di Bologna deve pagare un debito di, zioni c~e tralascia!llo per bre~ità di ill}lstrare - 500 sterline ad un . negoz~antedi Londra e e 13: cui scelta d-1p~nde.~ali o~por.tun1tà nel versa ad una Banca di Bologna la somma · debitore o nel creditore dt spendere meno o corrispondentefacendosi rilasciare una cambia- di incassare di più. Anche qui opera il minile sulla piazza.estera, ad esempio sulla banca mo mezzo e il massimo rendimento. di Cox di Londra, si dirà che egli invia al · Si dice allora che il debitore o il comprasuo creditore una rimessa o anche, e più bre- tore eseguiscono l'arbitraggio : e la scelta delvemente, che rimette a Londra. Anche si dirà la via più convenil11tespetterà, di regola, a che il creditore londinese, vende o negozia quello dei ·due contraenti il cui credito 0 d~ una rimessa oppure che si è fatto rimettere. · bito sorge nella moneta dell'altro contraente• ... .Se ·-al contrario• il creditore di Londra emette Se A è debitore verso B di Parigi di FRS. sul suo debitore bolognese una cambiale cor- 10\000, spettera ad A la scelta della via più rispondente all'importo di 500 sterline, vuol conveniente per pagare il suo debito e fra le .dire che egli negozia o vendeuna tratta, o varie vie preferirà quella che gli , permetterà anche che ha un tratto o trae sul debitore di estinguerlo con Io sborso di un minor nu- . mentre quest'ultimo si è fatto trarre. mero di lire italiane. Se invece C è creditore Ciò premesso non sara disagevole com- verso D di Londra di lire italiane 25:000, prendere che per regolare i rapporti di credi- spetterà al debitore londinese la scelta del to o di debito tra due piazze si può : · modo di regolamentQ; e spetterebbe pure ·atlo· a) in caso di realizzazionedi un credito stesso, se C fosse .debitore verso D anzichè emettere una tratta sul proprio debitore o ven- creditore, per le ragioni sopra esposte. derla, o, ordinare ad esso, di rimettere una Non è escluso però il caso di tratte che cambiale pagabile sulla pi~zza del creditore; il creditore emette nella propria moneta o di b) in caso di pagamento di un debito rimesse nella moneta del debitore (~entre. acquistare una cambiale e rimetterla al com- normalmente avviene l'opposto); e anChe qui pratore in modo che egli possa incassarla ; - agirà la ·convenienzagiacché in tali casi il oppure ordinare al creditore di trarre sul de- debitore o il creditore eseguira le operazi~ni bitore ~ poi.estinguere tale .tratta. nei modi ricordati perchè permetteranno di , Nei cast contemplati s1 é però supposto conseguire rispettivamente un· minor costo o che i rapporti vengano regolati. direttamente un maggior ricavo. · ' tra compratore · e venditore, o, in genere, tra creditore e debitore, si. è supposto insomma il cambio ·cosi detto diretto. Ma sono frequenti, nella pratica, i casi in cui le realizzazionidi crediti e le estinzioni di_debiti avvengono indirettamente valendosi dell'intervento di banche intermediarie oppure regolando i rapporti predetti con uso di cambiali di cui il credito sorge non nella moneta del compratore o del venditore, ma in monete di un'altra piazza purchè equivalenti al numero di monete in cui sorge il credito o il debito e trasformabili mediante girata o negoziazione di esse. ··. . · . Cosi il debitore bolognese dell'esempio sopra P~cato potrebb~ rimett~re ç~rta su franI ; ·Il costo di una quantità di monete estere di tino Stato è espresso dal numero di'monete nazionali che occorre sborsare per~~avere quella quantità a disposizione e dicesi corso o p:ezzo del cambio. Esso Può essere aua pari,. sopra la pari, o sotto la pari, secondo che ti valore_es!rinseco~elle monete acquirenti è uguale, maggiore o minore di quello estrinseco delle mo~ete che voglionsi acquistare. Le ragioni delle variazioni del corso dei cambi sono molteplici. Una causa fondamentale è. data dal rapporto tra i•.. crediti e i de- . bi ti <h uno Stato v~rso tutti gli altri, il qUale ~ Biblioteca Gi-noBianco '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==