Vita Nova - anno II - n. 2 - febbraio 1926

' . I .. ., talli. In antico ·si adoperava il sigillo per indicare il possesso, per ratificare i contratti, e in og~i paso, per significare una data autorità: il conto ne fu la derivazione. Dapprima si limitq ad indicare il grado di finezza del metallo, o il titolo : in seguito servi anche à garantire il peso. Ed è solo in questo caso che presenta simboli, figure, parole, cioé diviene anche ornamento della moneta per evitare che si possano avere alterazioni di peso. Ma il conio non serve solo ad accertare e titolo e peso della moneta, ma difende la moneta dalle contraffazioni e ne riduce al . minimo il logorio derivante della circolazione. Per questo le monete non sono coniate in metallo puro, ma contengono anche una certa quantità di metallo di qualità . inferiore che dicesi e lega » e che serve a dar · loro una maggiore durezza rendendole cosi meno logorabili. La coniazione delle monete poi, dovendo certificare un peso e un valore, é bene che sia statale, giacchè lo Stato offre la maggiore ·garanzia per essa essendo il tutore e rappresentante· legittimo degli interessi di tutti. E poichè la coniazione avviene non con metalJo puro, ma ad un determinato titolo (esempio oro a 900/1000, cioé che su 1000 parti ne contiene 900 di fino; oro a 22 karati che su 24 ne contiene 22, ecc.) ne segue che lo Stato può essere compensato dalle spese di monetazione mettendo in ogni moneta quella quantità di lega a ciò sufficiente. Comunque la coniazione è un'operazione che, per quanto perfezionata oggi, non permette di dare delle monete esattamente uguali nel peso e nel titolo. E' necessario perciò stabilire un limite di essi al di sotto del· quale ·la moneta non può essere messa in circolazione ;· inoltre poichè circol~ndosi logora, cosi vi ha un limite anche al di sotto del quale non deve scendere nel suo consumo.:Si ha cosi la tolleranza sul titolo e sul peso. Ora il complesso delle monete adottate in uno Stato e delle disposizioni di legge che· · regolanola. coniazione e la circolazione loro, prende il nome di sistema monetarlo. In ogni sistema però, accanto alla moneta metallica tipo, vi ha la moneta sussidiaria che è in realtà un titolo rappresentativo della moneta tipo, giacchè il suo valore è inf~riorealla sua potenza d'acquisto. Essa serve, come é noto, per I 1piccoli pagamenti e dentro i limiti' determinati. I sistemi monetari poi, secondo che ammettono una sola moneta tipo .o due monete tipo si dicono nionometallicle bimetallici. Il • I ■ I • 1 neo monometallismo pu~ essere semplice, quando circola un solo metallo ; completo,senza rapporto legale, quando due monete circolano di # , eui l'una è tipo, l'altra ha un rapporto variabile (e prese~ta l'inconveniente dato appunto dalla variabilità di tale valore, tra moneta e merce e anche tra le due monete) ; può· essere • composto a rapporto legale come accade in Inghilterra ·dove vi ha il tipo oro, ma l'argento è moneta divisionaria. Il sistema bimetallicopuò essere completo ed incompleto: in questo secondo caso, delle due monete una non può essere coniata oltre un limite determjnato. E ciò per evitare svi- ' limenti della moneta. P,aticamente sono paesi monometallicia tipo oro: , . a) in Europa: l'Austria, la Danimarca, la Germania, l'Inghilterra, la Rumenia,la Russia, il P0rtogallo, la Svezia e la Norvegia, la·Turchia, l'Ungheria ; . · - b) fuori d'Europa: l'Argentina, 1• Au- · straHa, il Brasile, il Canadà, le Colonie l11,glesi, la Columbia, l'Egitto, il Giappone, il Marocco,·. \ 1 il Paraguaj, la Persia, gli Stati Uniti, il Siam. Sono paesi monometallistia tipo argento ; l'Abissinia,· la Cina, le Indie Inglesi, (che di fatto sono passate al monometallismo oro) l'Indocina francese4 Sorio infine bimetallisti: . , a) in Europa: Il Belgio, la Bulgaria, la Cekoslovacchia, la Francia, la Finlandia, la O recia, l'Italia, la Jugoslavia, l'Olanda, la, Polonia, la Spagna e la Svizzera; b) fuori d'Europa: la Bolivia, il Messico; le R~pubbliche dell'America Centrale, il Venezuela. 1 . · Ma monometallici o bimetallici i sistemi monetari tendono di fatto a divenire monometallici à tipo oro ; anzi sono divenuti tali. È ciò perchè l'oro rispetto agli altri beni, e specialmente all'a_rgento,presenta il minimo grado di variazioni di valore, cioè tende a -rimanere costante nel tempo ; o, meglio, per spazi di tempo non ampi, può considerarsi invariata nel suo valore. _ P~r questo può dirsi che la moneta aurea f~ ed è considerata la monetaejfettiva di ogni sistema, la moneta base anzi delle contrattazioni internazionali.La conflagrazionemondiale ·ha, si potrebbe dire, maggiormente precisato tale prerogativa, giacchè avendo i maggiori stati .belligeranti abbandonato il tipo oro e sostituito la moneta deprezzata come stru1tlenta monetario nell'interno dei loro rispettivi paesi, ne segui che l'oro assunse più che non per il

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