\ - ' I I ' ' I - 51 - J libertà la personalit~ dello spirito e·dà quindi la coscienza che la verità da lui raggiunta in la ptecisa coscienza.che lo spirito umano·non un determinàto momento non è mai definitiva. ha limiti o barriere, ma. è lo stesso infinito f · Questa coscienza manca allo spirito religioso ., ,che si viene attuando. Ma per intendere ade-·. il quale se ne vive tutto chiuso nella verità gtiatamente la differenza fra la Scuola con- ( ferma,.,immutabile,.e quindi morta. - fessionale e la Scuola laica, bisogna muoverf Da ciò è facile intuire quanto notevole dalla definizione stessa della religione~ sia la differenza fra la Scuola confessionale e Che cosa è la religione ? Essa è una vi- la Scuola laica : nella prima non è possibile sione dell'u~iverso in cui si pone l'assoluto l'attuazione della verità come divenire dello · come opposto e quindi ·esterno al nostro spi- spirito; nella seconda, invece, come abbiamo - , •rito, vale a èl;re che .la religione esiste in cercato di far veder.e, si ha l'attuazione della quanto affermiamoche di là dalla nostra sog- verità che libera. gettivita esiste qualche cosa di assoluto che Ma c'è un altro carattere per cui la Scuola noi non creiamo, e che pertanto è assoluta- confessionale differisce dalla Sc~ola laica, cioè \.mente inconoscibile. Ecco la ragione per cui il carattere della eteronomia o la legge degli ogni ..religione si fonda sul mistero, sull'inco- altri, laddove nella scuola laica è vivo il senso .. noscibile, che è ciò che si chiama comune- dell'umanità che-ha fede nella potenza di sè mente l'irrazionale.· Dunque il · carattere o la stessa, e quindi realizza l'autonomia. peculiarità della ·religione consiste nella irra- , Tuttavia noi dobbiamo riconoscere onezionalità, malgrado -che storicamente si sia stamente che grandi sono i pregi della scuola tentato di razionalizzare lo stesso irrazionale. confessionale, la quale si rappresenta l'antispiQualsiasi religione difatti parla sempre ritualità, l'irrazionalità, ma essa ha una fede · mediante simboli -o miti : gli uni e gli altri che costituisce la viva sorgente del sµo ·prinsono inseparabili dalla vita di qualsiasi reli- çidio educativo. Perchè la fede é legge, é norina,· · gione. Ora, chi dice simbolo o mito,dice sem- che guida tutte le azioni dei credenti. La scuola pre qualche cosa di irrazionale. Ma, se è così, laica, !nveèè, come è intesa comunemente,cioè la religione ·non può non essere dogmatita, e come neutralità o indifferenza spirituale, é quindi non può non essere intollerante, par- stata una vera devastazione· delle i~telligenze ziale. Donde la divjsione dell'umanità in due e dei caratteri, perohè essa non ha posseduto grandi schiere: l'una dei reprobi e l'altra éle- - e non può possedere un concetto unitario, orgli eletti. Cosi si smarrisce ciò che costituisce ganico, vivo, e quindi si è limitata ad impar- . il principio fondamentale della vita spirituale, tire . una scienza che è semplice' ornamento cioé il principio dt !l'amore. Il _quale é univer- ,della mente, ma non fede robusta, che è ·mosale, perchè momento per momento, ora per ralità. Perciò la scuola laica si è accontentata ora, reaHzza la fusione di tutti gl~ uomini co- di creare degli specialisti del sapere, che, apme p~rti o men1bri di un unico e vivente or- punto per questo, sono pri'vi di una visione · ganismo. Invece secondo il dogmatismo reli- integrale della vita umana, se~za la quale ·non gioso non si può rigorosamente parJare di è possibile, evidentemente, creare uomini che un'unica umanità che abbia un unicò slancio, siano degni di ·un tal nome. \ un'unica verità, un'unica religione. Ecco perché ' Contro una cosi falsa concezione della il dogmatismo religioso conduce, come accen- scuola laica, ha voluto portare un rimedio ranavamo poc'anzi, all'intoltera,nza,alla parziali- dicale, organico, la riforma della scuola dovuta tà, al fanatismo, e quindi 'alla svalutazione a Giovanni Gentile. del vero concetto di umanità. . Il quale ha instaurato davvero il vero Ma qui si può obbiettare: dunque non concetto della scienza. Per lui questa non é dobbiamo riconoscere nessun significato o va- un ammasso di notizie comunque combinatee t lore ai- dogmi.? Non è forse vero che anche ordinate. •ma é la stessa concezione della vita _ il filosofo dogmatizza ? Ma c~ é una sensibile che s'appunta nella nazionalità!In altri termini differenza fra il dogmatismo religioso e il do- la scienza che si propone di promuovere la rigmatismo filosofico: il primo é acritico, e però forma G_entile, é la scienza che é fede, ma ·fede antispirituale o antiumano, il secondo invece nazionale, in cui si celebra la vera natura è critico e pertanto è l'espressione vera del.. dello spirito. E se la· nazione c9incide ·con le l'umani!à, Dif~tti il fil'osofo ha sempre viva Stato, la vera educaziene è quella statale. ,i o • • ✓ • . , .. ' . - iblio • , I ..,. • / . I , I • I \ I' I I I
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