80 --------------------_;____--_-------------------- VITA NOVA mocrat1c1 1 s1 mo, alieno da ogni cura e considerazione della realtà economica, che è realtà storica deter-- minata e perciò anche essa naziona:le, -e dentro ogni nazione soli- ·dale e fondata sulla collaborazione concreta e non sull'astratta !otta delte classi ; non il socialismo che è elevazione delle condizioni mate,riali e rivend'icazione della dignità mora:le e politica del lavoro; non il socialismo che è riconoscimento deld 'origine di ogni proprietà del lavoro, cihe insieme con ogni altra iforma di attività umana è la fonte di ogni bene che abbia un valore ; non il socialismo ohe svela quanta parte della potenza politica e del vigore morale d'un poP9lo si fondi sulla salldezza del!la sua struttura e·conomica. - Il liberalismo ? Sì, il Jiberalismo delllo Stato negativo od assente dal campo in cui lottano e devono comporsi in legale ·disciplina ·le forze economiche e .morali della nazione ; dello Stato agnostico perchè in consapevolle del proprio valore di personalità o volontà centrale e superiore stimo'latrice e governatrice d'ogni particolare volontà che operi nell'ambito della ·stessa nazione, avvaloratrice d'ogni sforzo che in questo ambito si compia e che abbia in sè stesso il germe d'un efficace contributo al progresso de,Ho spirito umano che in que1lla specifica forma nazionale abbia la sua concretezza e storica effi·cienza. Ma inon il liberalismo che è negazione delle caste, dei privilegi e dei diritti div.ini, e visiOlne della. aderenza im,mediata degl 'istituti politici alla volontà, e cioè alla stessa vita nazionale ; e quindi necessità di conserntire che 1 la nazione esprima ,dati suo seno ·p,rofondo, dove i signori democratici non hanno nè abitudini nè interesse di guar- · dare le leggi f ondamentaili del proprio regime. - l,l partito popolare? - Sìt anche esso, questo ibrido partito, nato dal modernismo pseudocattoli 1 co e da·l socialismo, e ohe minacciò per un momento di avvolgere nel.le spire dell'equivoco e del,la ipocrisia :la vita pubblica italliana. Ma il partito popolare che il Fascismo ha 1combattuto e distrutto, era appunto questo comproBiblioteca Gino Bianco messo contradditorio tra socialismo democratico, che è particolarismo e ·materialismo, e cattolicismo, che è disciplina e solidarietà morale, ed e·saltazione dei valori superiori agi• interessi e al:le fantasia dei singoli e delle categorie, e rivendicazione deU'assoluta superiorità del dovere sul diritto, ,de1 ll' abnegazione e del sacrifìzio sop,ra ogni più giusta sod,disfazione dei propri bisogni pa~ticolari: la guerra, la morte, se occorre, da pre,fer.irsi infinitamente al:la vita serena e comoda de'lla famiglia lontana dalla bufera e raccolta intorno alla pace gioiosa del focolare. Ma il F ascis-mo a,nche qui ha ,negato quel ·che si conciliava col principio di vero che e.ra pure in quel programma. No11 ha rifiutato questo principio ; anz; 1o ·ha preso sul serio, e ha profondamente sentito, come nessun governo mai nelila storia d'latlia, l'in-- tima connessione di tut!e le energie de1 lla nazione, tutte in sostanza mo~ .ralli, con una vigorosa fede religiosa, radicata per miHenarie tradizioni .nel cuore del 1 popolo italiano E anche qui ha fatto, seriamente! que'l che altri diceva di voler fare Il pensiero fascista edifica. In conclusione, i,l Fascismo pare abbia seminato il campo di rovine. E i,n realtà non ha fatto che edificare. Nulla •di ciò che i,l passato ci tramandava e che attraeva glli animi perchè aveva un ·significato ed era una pietra utile all'edificio, ohe la nuova Italia si sforzava di costruire, nul:la si è abbandonato: soltanto, s'è sbarazzato il terreno dei materiali ingombranti, che impedivano la costruzione. E la costruzione attesa e hra,mata è cominciata. Cadute le opposizioni derivanti da contrasti formaili e da inacidite passioni personali, oggi tutto il popollo italiano intuisce e riconosce che una nuova vita s'è ~prigionata dal suo stesso petto: guarida 'Con fiducia i'llimitata al 1liberatore ; esalta nel.lo spettacolo della costruzione, per cui a giorno a giorno si eleva l'edificio de,l'la nuova potenza delila Patria. Sente oscuramente, che questa epurazione, che par distruzione delle idee • dei vecchi partiti, questa sintesi ravvivatrice e potenziatrice dellle vecchie fedi, attesta la presenza e l'azione di una forza nuova. Di una forza che ha evocato dall 'ombra. del dopoguerra accidioso i gi~- vanetti martiri de1Ua nuova Patria aspettata e n~n ancor n~ta dalla vittoria, e poi ile if alang1 serrate delle camicie nere pronte alil'audacia del 28 ottobre, e poi la Milizia e un Partito di ferro e una corporazione travolgente nel suo fermento · tutte le forme del lavoro nazionale ; una forza, che, attraverso ostacoli, che a volta a volta pareva dovessero arrestarne gli e fletti, ha a grado a grado inquadrato tutta la nazione : una nazione di quaranta milioni di uomini, una nazione tra le • più antic'he del mondo, passata per tutte 'le esperienze, esperta di tutte le idee, logorata da tutte le ideologie e da tutte ~e tirannidi, e, almeno apparentemente, prona allo scett~icismo a all'indisciplina : l'ha inquadrata rutta questa nazione, e fusa in un sentimento, che è ardore di grandezza da conquistare a qualunque costo, a prezzo di qualunque sa1 crificio. ' L'ha inqu~drata, come una milizia, tra .le cui fila ci saranno, come in ogni esercito, gli sfiduciati, gli infidi e i vili; ma, confusi nella massa, sospinti, trascinati da questa, marciano tutti sotto a stessa bandiera. Qual' è ,questa forza ? In questa sede non c•è bisogno di indagarlo. Comunque definita, essa evidente .. m.ente è una forza spirituale. Non r.niraco:losa certo, derivante pure da;lla storia italiana antica e recente, è sopratutto dalla gra,nde guerra, e che sarà spiegata da,lla storia come i,l divampare d'un fuoco che covava già nella nostra coscienza, e di cui molte favi'lle erano sprizzate già prima della guerra, combattuta dalla gioventù italliana con 1 'anima di un grande popolo. Ma i~ fiamm1eggiare di questo fuoco è pure indizio di una forza ooova dello spirito italiano, salito a una più a'lta e fiera coscienza di sè: no~ rivolta .p. iù al passato, com• era ~'lita per l'innanzi, ma nell 'avve- .' . n1re ; non perc10 rettorrcamente e oziosamente corriva e sterili vanti, ma austeramente e operosamente
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