fronto tra la produz-ione de!le stampe delJa Germania, della Francia, dell'Olanda, con quelle dell'Italia alla fine del secolo XV e a.I principio del XVI, nonostante rltialia abbia dei nomi insigni, quali il Ma,ntegna, il Riaimondi ed altri, rii nostro paese non ha quella superiorità splendente che dimostra nella pittura. Se noi, però, alle stampe isolate uniamo le incisioni in rame e le x,i!ografie che contengono i libri in quelr età fortunata, allora si comprende quale Ticchezza, quale genio e originalità abbia avuto l'ltal;a anche in questo genere di arte. I libri figurati italiani della fine del 1400 e del principio del 1500 sono ancora male -conosciuti, o almeno incompletamente. Gi.~cchè se, per l'arte Fiorentina della xilografia, abbiamo gli eruditissimi lavori del Kiristeller, e se, per il lihro ,illust-rato veneziano, possediiamo la sontuosa riprodu- -i,ione e descriz,ione del principe D'Essimi, certo è che le ailtre sedi dePa coltura, e intere regioni, sono prive di Ulllaguida che -oi mostri il camm,ino percorso nell'arte delimosa del libro figutato. Fon;e la cosa .dipese anche dal fatto che l' ltailia non abbia avuto per tutto il secolo XIX dei ,grandii collezionisti del libro figu11ato no- •rano. I raccoglitori del Secolo XVIII, VITA NOVA come ·l'ing!ese lord Spencer ed altri, pur non trascurandoli, non sentirono l' .attrazione che portano con sè i Libri illustrati ; la bontà del testo, la forma della stampa, l' ampiezza dei margini, I' antichità della produzione, sopratutto se trathl.vasi di edizioni cosidette principi, erano le guide pninCij>a,Liper i gra-ndi coeezionist,i. La cosa cambia solo nel secolo XIX, nel quale il libro figurato si im,pone per i collezionisti di tutte le Nazioni : basti ricordare Renouvier in Francia, il F,isher e il Muray in Inghilterra, e finalmente la splendida co!- lezione de1l'Essling. I C,ataloghi deHe collezioni, non esclusa queMa di Pierpont-Morgan, hanno portato un grande vantaggio per lo studio del!• arte del libro. Ma tutte queste opere hanno un rapporto non italiano, bensì più largo, r,ivolto cioè a tutte le Na- . . 21001. La collezione dei libl'i italiani figurati del • De Mairinis ha quesba grande funzione per noi : di occupa,rsi solo del libro antico italiano, e di passare in rassegna i più i,nteressanti prodotbi per freschezza di immagini, per bellezza di disegno, per abilità di esecuzione, per il nitore della riproduzione. I più celebri lib11iqui ci sono tutti, ed è compreso il pr.imo che abbia contenuto incisioni in rame, il ,rarissimo Monte Sancto • • di Dio del 1477. Questa preziosa collezione di libri per ogni lato inreressa,nte è volutamente limitata a 233 volum·i ; il possessore ,potrebbe accrescerla di due o tre volte tanto, non uscendo dalla propria libreria ; senonchè veniva in tal caso a dimiooire la importanza dei cimelii descritti con ogni cura e dottrina, e illustrati con 267 tavole che, salvo qualche rara eccezione, riproducono gli origi,nali nel loro stesso formato. Non mi fermerò ad elencare edizioni, perchè tutte meriterebbero essere segnalate : d~rò solo che più di venti di questi volumi sono « esempl~ri un•ici », non si trovano cioè menzionati in nessun' altra collezione del mondo allo stato attuale delle in.otizie, perchè ad esemplari unici ognuno sa come sia difficile (e qualche volta distruggibiile) l' affermazione. Il volume, è edito con ogni lusso dal1' Hoe-p1i, ben ·noto per tante imprese di bellezza italica, ha grande Ìm·portanza, non solamente per i bibliografi o per i raccoglitori, ma sopratutto per il contributo che reca aiJ.l' arte figurativa, nel più alto senso della parola. Esso diventa una base monumentale e indispensabile per studiare i,l vario svolgimento del disegno, della pittura, della incisione stessa in un secolo in cui l'Italia fu di guida atr Europa. A. SORBELLI . MAGAZZINI GARAGES L. ERRANI ~ ~ ~ TUTTO IL ' FABBISOGNO PER I Piazza ·S. A16, 7 • BOLOGNA • Tel. 9■32 L'AUTOMOBILISMO r Biblioteca Gino Bian o •
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