,,. ,. , RECENSIONI li Masaniello del prof. MICHELANGELO SCHIPA pubblicato quest'anno in elegante edizione dailla Casa Editrice Laterza di Bain trae la sua or,igine e il suo fondamento non tanto dalla copiosa letteratura fiorita sul noto popolano di Napoli, quanto da memorie contemporanee rimaste inedite e da documenti airchivjstici parte stampati, parte inediti e prrima non utilizzati. Codeste ticerche fatte per più anni dallo Schipa, storico coscienzioso, qualità che va seimpre più scomparendo negli scrittori di cose storiche sovente improvvisatori ~ù che ricercatorj acuti e di1igenti, dettero origine a diverse monografie ; cosicchè l'opera che o•ra è uscita aUa luce, è anche sintesi e continuazione di studi fatti. Il tii,tolo è Masaniello, perchè la rivo,luzione che da lui prese j} nome, è il punto centrale; ma il la·voro non si limita ad esso. L'A. innanzi tutto vuol fare un'espos~- 2ione dei diversi umor,i delle classi socia.li di Napoli ed espone i.l continuo dissenso tra popolo •e nobiltà a,l principio del~-astoria mode1111ad, issidio che discendeva da.i tempi medioevali; era l' aspiraZJione sempre avuta dal popolo a partecipare agLi onori e alle cariche pubbliche. La nal'tiazione di questo stato di ammi è ~icu.ra at-t·estazione di quella forza vitale che non ha ma,i abbandonato I' I t11,J.ia a,nche nei secoli di ma,ggior scadimento. Nobai e ,popolia,n,i,ad esempio, si opposero a,l1• introduzione del Santo Ufficio spagnolo in Napoli tentata, da D. Ra'tmo111dodi Cardona · e per popolo s '.intenda quel ceto laborioso ed industre chiamato anche a Napoli popolo grasso, composto di proprietairi, dottor1, avvooa ti, magistrati, mercanti etc., conihta•riad agitazioni convulse e a tumulti v•era più j111 basso un proletari.ato formato da Napoletani pr1v1 di og.nii risorsa e da forestieri venuti dal di fuori spintri dalla miser-ia e da,li~e prepotenze 'locailii. Il quadro è fatto con diI igenza e sicurezza : benchè non sarebbe stato_ male allrarga~e anche un po• di più lo studio della condizione economica e culturale d~i ~et.bi ~eti. Y eda-nsi, ad esempio, le pagine 1n cui .brevemente il Croce (Storia del Regno di Napoli) descrive la nobiltà, il popolo e la iplebe di quella città e come egli tratteggia brevemente e co~ precisione la ,figura, non so se simpatica, del Genoino : i.I r,ilievo ottenuto dal Croce ~ più_ forte. di quello de1lo Schipa, benchè 11 pl"1mo sia meno addentro ne!la storia de.Jil ',a,J,tro. il quale si è per lunga serie di a:-inà rivol~o d•irettamente alle fonti frugando e i,a,ccogil1endo negli airch,vi e nelle biblioteche con tenac,i.a mirabi~e. !I ~ove~o spagnolo disordinato, esoso. i1mm1se111va 1,l Regno : una deliberazione del vicerè o·ossuna, che per meglio governare cercava di abbassare la potenza della nobiltà e di fomentare l'odio t11a le classi sociali, liberò il popolo napoletano da!la gahella sulle frutta. La figura di que to Biblio eca Gino Bianco v,ioeirè intraprendente, nemico di Venezia, ambizioso, autore di una rispetta.bile forza mil~ta,re nel Regno, sospetto di ribellione a.I Re di Spagna, ab~le ammirn.istratore ed espilatore di danaro è beine delineata. Credo che se rA. avesse un po· più largia,mente accennato alle tendenze dei Napoletani vetoo Roma, Francia e Piemonte, avrebbe scr:tto una pagina che avrebbe potuto allargare il quadro e non sarebbe stata nociva ailf economia del lavoro. E' vero, come egli dice nella prefazione, che esistono già altre monogra,fie speciali, ma pure è vero che il lettore non può procurarse!.e tutte. Le gabelle s; aggravavano ; odiosa sentivasi queHa sulla farina. Il Governo spagnolo era sempre senza danari ; la sua storia in Italia, nei Paesi Bassi e in Aimerjca è stata sempre queJlila d.i espilatori ; esso non ha saputo mai crear nuHa, anzi ha uc-oiso le inizi.ative locali. Quando una flotta tirancese mi,nacciò Portolongone, per fa,r fu-onte alle spese s' imposero nuove tasse, fra cui quella sul,le frutta ; e qui compare la figura di Masaniello, popolano ardito, vizioso, gioviale; Je sue fila sediziose, la sua nomina a capitano genera.le del ,popolo, il Genoino compartecipe della rivoluzione, la volgarità d. animo del duca d' Aocos, la condotta subdola del car.. di,nale fjlomarino, ,la bestialità della plebe che uccide·, decapita e trascina per le vie il corpo di Masanie!.Io e poche ore dopo esa·lta quell '~nfel~ce. Vi sono momenti della storia, ne· quali la penna del ricercatore di notizie e del narratore si deve trasforma-re in quella dell'artista; l'arte è sintesi, è rilievo; le figure campeggiano nel grande quadro colla loro impronta di attività spi,rituale. Lo stile dello Schipa è sovente piatto, ma la narrazione è piena, chiara, ordi.nata ; onde il lettore completa qua,nto nel dettato manca; la drammatitcità deHa rivoluzione napoletana che non sa liberarsi dal basso e quindi tanto più vergognoso Governo dii Spagna, penichè si divide e sii perde per l'atteggiamento osti!e delila pavida nobiltà chiusa nel suo egoismo, perchè i rivoltosi non sono animati da un programma determinato, comune e sentito, perchè diversi sono gli interessi e le aspirazioni, traspare per la sua forza propria dalle fila molteplici dei fatti. La popolazione del Regno angariata, spolpa,ta, non trovava la via per scuotere Ì'1 capo dal doini,nio stlrlaniero. Il prof. Schipa, non metre molto in luce la posizion'e del clero 11ispetto alla Spagna, nè l' az,ione di Roma ; egli rimane chiuso dentro le mura di Napoli ; ma in tutta Italia perfino in Roma v•era un senso di ribellione. Certamente anche la nobiJ.tà anelava a cambiamenti di ,cose, ma una ra-gione potente 1a teneva unita ed era ravversione al popolo che m,inaicciava i suoi diritti acquisiti ; e questa fu la ragione che la spinse ad inchina,rsi a Don Giovanni d •Au$tria ; quando approdò con una flotta a,l porto di Napoli. il popolo non mostrò paura e resistette al bombardamento spagnolo; mentre i nobili, i baroni tagl,iando le comunicaz•ioni cercavano di affamare la città. A capo dei rivoltosi e,ra G~naro Annese; lo spirito della rivoluzione dominava, ma accanto agli 1nsor.ti che vagheggiavaaio la libertà repubbliicana, come quella d~ Olanda, non mancava chi l1a teneva per il Governo spagnolo, chi per Innocenzo X che per altro pienamente favorevole alla Spagna mandava aiuti a Don Giovanni e g~i permetteva di far J.eve ,nello Stato Pontificio; altri propendevano per la 1repubbl,ica sotto la protezione della Francia e si mettevano d. accordo col duca di Gu;sa avversato dal Mazarino. Era il travagliio di un popolo che sente tutto il disagio del dominio straniero, manoaiva però la forza di coesione d•inteniti. Gein.naro Annese non era l'uomo da guidaa-e una rivo!'llzione ; e fo~e il lavoro di Roma fu più potente e più penetrante dii quan.to lo Schipa non creda. Nota è la spedizione di una ff otta ,f,rancese comandata dail principe Tommaso di Carignaino; a nt11Ua essa 1iuscì; i tempi non erano maturi al fato della g.rande famiglia; non tardò molto che un altro prÌnoipe di quella Casa prendesse il f tolo d~ Re d,i Sicil,i,a ; in questa pure non meno che a Napoli si seintiva il trava,g!io deMa servitù de1lo straniero ; eran<i i preludi di una gr-ande epopea che più .tard; si doveva svolg,ere. La rivoluzione di Muaniello e i moti successivi finivano con ottenere molto poco. Un po.polo che vuol compiere urna nobi.Ie gesta nazionale, deve avere piena coscienza che al d _;sopra degli interessi dei singoli uomini e dei ceti diversi v•è il diritto e l'interesse della nazione tutta ; il popolo di ~apoJ.i etia ancor molto lorltano da questo sentimento ; ma per la salute d'Italia v;gilava e si preparava la dinastia militare dei Savoia, che assuefaceva i sudditi a ,non indietreggiare a,vanti ad e.,ercit,i numerosi ed agguemiti ; perehè è ceJto che l·a nazione è personalità mora!e ; ma è ,pur certo che solo colle armi si poteva vincere la forza del reg.iona1li$mo, dei t1ranni e giungere a Roma. LUIGI COLINJ-BALDESCHI Catalogue d'une Collection J' anciens livres à figures italiens appartenant à TAMMARODE ·MARINIS. Milano, U. Hoepli, 1925. In-4, con molte tav. in nero e a colori. Giusbamente nota il Seymur de R,icci, nella pref az;one al superbo volume « Catalogue d'une collection d. anr.iens livres à figures italiens », che se facciamo un con-
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