il .Momigliano, a noi ciò piace, perchè ,di giovinezza supina ne a,bhiamo piene tutte le bottiglie. G. MANZELLA FRONTINI CRONACA FINANZIARIA Un recente articolo del Popolo d'ltalia, a proposito del cosidetto problema della esistenza o meno delle opposizioni, affermava la intransigenza fasci sta e nel tempo medesi,mo osservava che l'opposizione delle cose è in re ipsa. La vita presenta obbiettivamente la sua oppos ;zione. Il periodo storico attuale è carico di così gravi problemi, impone ta:li tremende responsabilità che non c'è bisogno di· aumentarle e complicarle con una opposizione. Giustissimo. In verità, .non esiste in Italia un pericolo dell'um,ainità. C'è la vita coi suoi problemi, con le sue formidabili opposizioni : il fascismo dovrà battersi contro queste e si batterà gagliarda-mente. Quanto aHe altre, può e deve permettersi il lusso di negarle e ,di trascurarle. Tutto ciò è profondamente vero, soprattutto in materia economica e finanziaria. Non per amor d1 frase il Capo del Governo parlò cti battagllia per la lira. In un Paese come .il nostro a produzione crescente, ma ahimè, anche a prolificazione crescente, il problema fìnanaziario è al primo piano. Orbene la battaglia della lira è vinta: si può asserirlo ormai senza esagerare meli' ot- . . t1m1smo. È ormai passato il perio,do deilla preoccupazione. li popolo italiano, di tutte le categorie, si è ormai convinto che la nostra valuta, espressione della forza e della capacità di avvenire della Nazione, è quanto di più sicuro e di più solido si possa immaginare. lii valore reale della lira, infatti, non è rappresensentato dalle oscillazioni del mercato finanziario sensibile alle pressioni più varie e più delicate, ma · corrisponde in sostanza, alla rie-· chezza e a1lla forza produttiva dello Stato italiano. Tutti ricordano il periodo di criVITA NOVA si, frutto più che altro di una pres- · sione psicologica, verificatosi al principio dello scorso m,ese di luglio~ con la caduta del valore d·ellla nostra moneta, assolutamente ingiustificato di fronte alle condizioni Ieali della economia nazionale. Questo p·eriodo di crisi, sull quale non vale la pena d,i insistere, è or- . mai superato. In materia finanziaria per la sua stessa natura le parole ccntano pochissimo e contano invece straordinariamente i fatti. Or1bene, il fatto sintomatico di questi ultimi tempi è costituito dal notevolissimo afflusso di ,nuovi fondi da parte dei risparmiatori italiani nelile casse_ dello .Stato ; prova più che sufficiente a dimostrare che la fi,ducia del popo,lo italiano nella sua va1 luta è complletarnente ritornata. Il fe111omeno è stato caratteriz2.ato da una costante richiesta da parte del pubblico di nuovi buoni del Tesoro. Altro fatto sinto,matico, ch,e dimostra il continuo progredire della fiducia della moneta naziona,le, è costituito nell'aumento dei depositi postali e dei buoni po·stali che sono notevolm·ente cresciuti. Note circostanze hanno determinato, tra la fine dell'ultimo esercizio .finanziario finanziario ed il principio di quello attuale, una crisi, non profonda ma notevolle, di malessere finanziario ; ·ma la sanità fondamentale della situazione politica ed economica, i provvedimenti del Governo •di controllo del Tesoro, attuato a partire dal settemibre di que,st' anno, hanno va·lso oltre che a superare la crisi, a determinare •Utnassestamento•, . pe-r cui i,l credito interno ed -estero dell 'Italia ha potuto riprendere in modo fermo, il suo giusto posto. Il· Tesoro - ha· riferito iii ministro Volpi nel.la Sl!a relazione al Consiglio dei Miniski del 30 dicembre - mentre ricostituiva la generale fiducia, indice significativo ,d,eUa quale è l'attrazione del risparmio ai titoli ,di Stato, allargava ,le proprie riserve di divisa estera, ,preparando e svolgendo quella che fu chiamata -la << manovra della ilira », i cui favorevoli risultati sono notori. Biblioteca Gino Bianco --------- 67 T aili risultati sono chiaramente espressi dal raffronto tra il coirso ,dei cambi al 2 luglio e quel:Io ormai sta:bilizzato ,da 4 me-s~. La sterlina:. che segnava ili 2 luglio il corso di 144,93 rimase fe11maper ora, e salvo i.I m,eglio, a circa 120; il dollaro . sce&e da 29,883 a 24,75-25; il &anco svizzero da 5 79 a 480. 11 ministro Volpi aggiungeva che il disagio del franco francese malgra,do i molteplici rapporti tra i:I franco e la lira, specie in relazione con gli scambi comm·erciali irnporta,ntissimi tra i due Paesi, non ha .influito, sulla sta,bilità del cam•bio, della nostra valuta di fronte alle valute più .aippr,ezzate; ciò conferma~ tipicamente, la riconosciuta ed assoluta .autonomia del nostro credito. L' esp~sizione finanzia-ria de.I no-· stro ministro ,cl.elle Finanze ha un valore d·ecisivo •e conclusivo. In veri·tà 1'lanno 1925 è stato· caratterizzato nel cam,po finanziario ed economico da due azioni in grand,e stiile; la battaglia per la lira, la battaglia per il grano. ~n principio d'anno .la nostra moneta su1 biva un nuovo processo .di svalutazione. So- .no note le vicende per cui s'era determinato uno stato d'animo net..- tameinte inflazionista che si tra,duceva nella ·grande massa dei risp~- m:.atoi urn vero e proprio senso di aperta sfi,ducia nelle sorti della lira. La crisi, aggravata anche dal1 'intervento di una vasta specuilazione tri 1 bassista internazionale ed interna, si è prolungata sino al luglio, mese in ·cui raggiunse il suo massimo di intensità in giornate piene <l'ansia. La lira sterlina aveva raggiunto il valore d'i circa 150 lire mentre anche le monete svalutate guadagnavano sulla nostra. • Fu allora che Mussolini con un intervento personale e con azione nettamiente !ascista proclamò la battaglia ,per la ,lira; forze di resistenza si ,manifestarono immediata·mente nel Paese, p·roduttori e risparmiatori si strinsero intorno al Covemo,. Questo pose in giuoco il prestito tem.pestivamen 1 te e previggentemente contrattato con la Banca Morgan e la offensiva contro ila lira fu vittoriosa 1 m·ente arginata. Le quotazioni della sterlina e del do,llaro discesero rapidamente a I •
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