VITA NOVA anche più gravi ed ingrate, dei bilanci finanziari; ~a che oggi, vista panoramicamente, appare grandiosa e benefica. . Ad ovest precisamente di Via Lame e al sud dei binari di corsa, si stende, in piena efficienza fin dal 1913, il nuovo grande scalo merci a P. V., con magazzini di tipo moderno in cemento armato, disposti in pianta a denti di sega per facilitare il disimpegno delle colonne di carri accostate pei carichi e per gli scarichi, e con grandi corsie di binari pel carico e scarico diretto, dai carri comuni a quelli ferroviari e viceversa. La superficie complessiva dello scalo P. V. è ora, da sola, di mq. 200.000 e le aree coperte dei magazzini ed edifici accessori sono di mq.. 10.000. Il piano regolatore, con oculata larghezza, ha previsto la possibilità del raddoppiamento dei detti magazzini e l' incalzare dei traffici è tale che è da presumersi non lontana l'attuazione di questo ulteriore ampliamento. Al Ravone, in fregio a Piazza d'Armi, si sviluppa una moderna Officina Veicoli, costruita negli anni 1913- 1919 (con parentesi derivante dalla guerra), che comprende da sola circa mq. 20.000 di aree coperte ed occupa 450 operai; a fianco di essa sorgono grandi magazzini pel servizio approvvigiona ... menti, costruiti negli stessi anni, che recarono preziosi servizi anche durante la guerra e che subiranno prossimamente ulteriori ingrandimenti, specie per sistemare in modo razionale e completo l'importante servizio degli olii e dei combustibili liquidi. Datano dagli anni 1921-1922 i lavori per trasformare l'antico scalo merci P. V. in iscalo a Grande, con ingresso dal Viale Pietramellara e con costruzione di nuovi magazzini, coperti da incavallature di cemento armato, della superficie complessiva coperta di circa mq. 4500. · Infine dall'anno 1914 fino al 1921, con soste e difficoltà derivate dal periodo bellico, si iniziavano i lavori per la formazione del nuovo grande deposito locomotive alla Mascarella, di cui fa parte la imponente rimessa anulare a settanta settori (per altrettante locomotive) che ha il diametro di ben 140 metri e quindi un perimetro di quasi mezzo chilometro. *** ' . Col trasporto del vecchio deposito locomotive alla Mascarella si sarebbe ottenuta la disponibilità di tutte le aree occorrenti per la sistemazione del servizio viaggiatori. Senonchè sopravveniva il rapidissimo ampliarsi del Cantiere Trazione Elettrica, sorto in fregio alla strada di Galli era, di là dall'omonimo cavalcavia, dapprima allo scopo di studiare il miglioramento dei particolari di attrezzatura e d' impianto, in genere, del nuovo sistema di trazione, prima di introdurli sulle linee in esercizio; ampliato, poi man mano, specie a partire dal 1916, per adattarlo a servizi sempre più ampi e numerosi, quali le riparazioni e modificazioni dei trolley, dei macchinari in genere e particolarmente dei trasformatori, con laboBiblioteca Gino Bianco ratorio per misure elettriche, con scuole per la revisione e il rifacimento periodico degli avvolgimenti, per la formazione di operai specializzati, ecc ..... . Tali ampliamenti, ed infine il fiorire di speranze e di programmi per una rapidissima elettrificazion·e, che si manifestò durante la guerra e nei primi anni dopo la vittoria, imposero una improvvisa sosta all'attuazione integrale del deposito alla Mascarella; il quale, da qualche anno, si è mutato, con adatta-- menti e ripieghi, in un complesso di magazzini e di altri locali, a sussidio della trazione elettrica. Si iniziano ora i lavori per formare il defini-- tivo deposito in altra ampia sede, da ricavarsi assolutamente ex novo, in fregio alle linee di corsa per Milano e per Firenze, dopo il bivio della linea per Ferrara. Col valido appoggio delle Autorità, e per l'opera particolarmente fervida dei due deputati ferrovieri bolognesi, gli On. Arpinati e Chiarini - co\noscitori diretti dei bisogni di questa nostra città - altri problemi si stanno ventilando per superare le difficoltà derivanti dalla particolare configurazione della stazione di Bologna e per procurarle scali sussidiari a breve. distanza, i quali consentano di alleggerire il peso dei servizi della stazione principale, di attenuare l'aggravio delle comunicazioni attraverso al limitato piazzale fronteggiante il fabbricato viaggiatori, cui ho già accennato, e di migliorare il servizio dei raccordi agli importanti stabilimenti che sorgono nella zona nord della città. *** Intanto, pur mantenendosi in posto~ per qualche tempo ancora, il ·grave ostacolo dell'originario depo~ sito locomotive, troppo urgevano le necessità del servizio viaggiatori perchè non si dovesse pensare a migliorarlo, senza ulteriori indugi. \ Al personale ferroviario!' ed in parte al pubblico, sono già note le gravi ristrettezze del fabbricato viaggiatori; al pubblico, specialmente, vittima paziente e rassegnata, le deficienze assolute dei marciapiedi sotto tettoia, incapaci ormai di contenere i) grande movimento di persone, di carrelli per bagagli, per la posta, per gli accumulatori. E ben si ricordano le penose soste dei viaggiatori, assillati dalla frétta della partenza o dalle emozioni dell'arrivo, per attraversare a raso i binari, ingombri di immobili o mano~ vranti convogli! È bensì vero che un qualche sollievo era stato dato al servizio viaggiatori dalla costruzione, avvenuta negli anni 1911 e 1914, del piazzale ·sussidiario di testa, dal lato di Milano del fabbricato viaggiatori, munito di due nuovi comodi marciapiedi coperti da pensiline~ Ma i ·treni principali continuavano a risentire i gravi incomodi del servizio di tettoia, mentre gli stessi treni giungenti alle nuove pensiline, prevalentemente in servizio locale, risentivano l' inconveniente della grande eccentricità rispetto ali' uscita e quello della distanza degli uffici pei Capi stazi_one..
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